Si tratta di un contratto nel quale il locatore di un bene mobile o immobile concede al conduttore il godimento di un bene per un tempo determinato a fronte di un corrispettivo economico versato in cambio.
Tra quante tiplogie di contratto di locazione si può scegliere a seconda delle particolari esigenze? Sono diverse, alcune più note altre meno, le tipologie di contratto di locazione che si possono stipulare tra le parti.
La tipologia di contratto ordinario a canone libero consente alle parti di definire autonomamente l’ammontare del canone. Bisogna considerare che la durata non può essere inferiore a 4 anni e che il rinnovo può essere allungato automaticamente della stessa durata, salve diverse esigenze, contemplate dalla legge, che possono interrompere tale rinnovo. Non c’è però nessun vincolo per le parti in questione di concordare diverse condizioni. Il locatore ha la possibilità di disdire il contratto dopo i primi quattro anni.
La richiesta però deve essere effettuata con un preavviso di 6 mesi minimo rispetto alla scadenza dei primi 4 anni. C’è anche bisogno di spiegare le motivazioni della richiesta di proroga. Dopo gli otto anni il rapporto può continuare oppure chi detiene il possesso del bene può decidere di non rinnovare il contratto. Ma in questo caso il locatore dovrà far pervenire una raccomandata con l’avviso almeno sei mesi prima della fine naturale del contratto.
Il contratto transitorio, invece non può durare meno di un mese e non più di un anno e mezzo. La locazione, una volta superato questo termine si ritiene automaticamente risolta e non è necessario nemmeno fare comunicazioni particolare. Questa tipologia di contratto dovrà essere completata anche da una richiesta specifica che deve chiarire in maniera inequivocabile che tra le parti esisterà solo un rapporto per l’appunto transitorio, cioè destinato ad esaurirsi. Dopo di che il bene tornerà nelle disponibilità del legittimo proprietario. Questo sottintende che se alla fine del rapporto c’è l’intenzione proveniente da entrambe le parti di proseguire il rapporto ci sarà bisogno di estendere un nuovo contratto.
Il contratto di locazione a canone concordato è calmierato. Questo significa che la cifra sarà oggetto di trattativa tra le parti che si accorderanno sul prezzo più conveniente per entrambi. Dopo che i primi tre anni di contratto sono scaduti sarà possibile scegliere di rinnovare per lo stesso periodo l’accordo oppure rinnovare il contratto trovando nuove mediazioni. Se non si sceglie nessuna delle due soluzioni prima indicate il contratto viene rinnovato automaticamente questa volta però per due anni. Dopo il biennio il proprietario dovrà scegliere se rinnovare il contratto con decidendo di rinnovare le condizioni del contratto stesso. Se, invece, il proprietario decide di non rinnovare il contratto bisogna avvisare la persona interessata con una raccomandata con ricevuta di ritorno con un preavviso di sei mesi.
Tutti, o quasi, hanno avito la possibilità di confrontarsi con il problema dell’alloggio all’atto in cui ha iniziato gli studi universitari nella condizione di fuori sede. Il contratto transitorio per studenti può avere una durata che oscilla tra i sei mesi o i tre anni. In questo caso il documento non potrà essere firmato se non nei comuni dove è fissata la sede legale degli istituti universitari a cui si è iscritti. La cifra di questo contratto può essere il frutto di un accordo tra le parti.
Ovviamente per iniziare questo rapporto lo studente, su input del proprietario di casa, deve dimostrare presentando tutta la documentazione necessaria, di essere appunto iscritto all’università. Inoltre lo studente deve impegnarsi a lasciare l’appartamento. Come caparra il proprietario non può chiedere una cifra pari alla somma di tre mesi di affitto.
Il contratto di comodato d’uso, che per alcuni aspetti rappresenta forse la soluzione migliore per chi può in questa circostanza avere a disposizione il bene immobile, stanza, appartamento, in maniera gratuita. Certo non per un tempo indefinito, ma solo per un determinato lasso di tempo durante il quale può usufruire gratuitamente del bene, impegnandosi, ovviamente, a restituire il bene alla fine del tempo per cui ci è accordati. In caso di un accordo non chiaro, o assente, su questo aspetto, il proprietario può legittimamente richiedere il bene dato in locazione.
Per quel che riguarda il contratto di locazione si può fare riferimento al modello necessario per stipulare i contratti di locazione 3+2, quelli per studenti universitari e i contratti transitori.