Lo stipendio di un infermiere privato è di circa 1.500 euro netti, ma molto dipende dal tipo di azienda in cui si lavora e dalla tipologia dell’impiego e si può arrivare fino a 3mila euro al mese per chi raggiunge un ruolo organizzativo. In generale, però, lo stipendio degli infermieri privati, pur variando un po’, non differisce poi molto dallo stipendio degli infermieri pubblici.
Decidere di intraprendere la carriera di infermieri è una decisione che comporta a volte anche la scelta se operare nel pubblico o nel privato. Certamente tutto dipendente da possibilità e occasioni esistenti, considerando che stipendi e livelli degli infermieri privati sono più o meno gli stessi dei pubblici con variazioni che dipendono dall’azienda privata o dalla struttura presso cui si presta servizio. Vediamo cosa prevede il contratto infermieri privati 2023 in tema di stipendi.
Lo stipendio medio di un infermiere privato è di circa 1.500 euro netti, ma molto dipende dal tipo di azienda in cui si lavora e dalla tipologia dell’impiego. Per esempio, per un infermiere day hospital o per uno impiegato in Onlus e cooperative si parte da un minimo retributivo di mille euro mensili, che possono arrivare a 2mila euro per maggiori responsabilità, per esempio per gli infermieri di area critica (impiegati in Pronto Soccorso e sala operatoria); e fino a 3mila euro al mese per chi raggiunge un ruolo organizzativo.
Inoltre, l’infermiere può lavorare anche come libero professionista, per più committenti e avere la Partita Iva, avendo, dunque, possibilità di ulteriori guadagni. In generale, però, lo stipendio di un infermiere privato non è molto diverso da quello di un infermiere pubblico e dipende sempre dal livello di inquadramento del lavoratore e aumenta per effetto del recente rinnovo del contratto sanità.
Il rinnovo prevede aumenti retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 euro al mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali ed è stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori aumenti che hanno interessato la parte accessoria del salario.
Il rinnovo del contratto della sanità influisce chiaramente anche sugli stipendi degli infermieri privati i cui livelli e relativi stipendi previsti rispettano, come detto, più o meno gli stessi del pubblico e sono:
Tutti i gli infermieri privati hanno diritto ad un periodo di ferie di 30 giorni lavorativi per anno solare. Per i casi in cui l’orario di servizio non sia distribuito su sei giorni lavorativi settimanali, il calcolo dei giorni di ferie deve sempre essere effettuato con riferimento a giornate lavorative di sei ore. I permessi retribuiti, giornalieri e orari, congedi, assenze per infortuni, sono:
Non sono, invece, previsti permessi retribuiti per partecipare ai corsi di aggiornamento e specializzazione professionale per il servizio e per prolungata assistenza per malattia di familiari.
Gli infermieri con contratti privati 2023 hanno diritto a percepire l’indennità di malattia e conservare il posto di lavoro per 18 mesi al massimo nell’arco di tempo di 4 anni. I18 mesi diventano 20 se si ha una ricaduta della stessa malattia e il periodo di ricovero ospedaliero si prolunga.
Il trattamento economico dovuto nel periodo di malattia all’infermiere privato prevede la retribuzione di fatto al 100% per i primi 12 mesi in 4 anni. L’infermiere privato ha la possibilità di chiedere ulteriori tre mesi di malattia ma non retribuiti se conclusi i 20 mesi il dipendente è ancora ricoverato.
Qual è lo stipendio e il livello di un infermiere privato dopo il rinnovo del contratto: criteri salariali, ferie, ferie e malattia.
Concetti chiave