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Contratto lavoro domestico 2025 stipendi, mansioni, livelli, permessi, ferie, malattia, licenziamento

Regole e normative relative al contratto nazionale di lavoro domestico (CCNL) e cosa prevede per stipendi e malattia e tutti gli altri aspetti fondamentali per la vita di un lavoratore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Contratto lavoro domestico 2025 stipendi

Nel contesto italiano, il contratto di lavoro domestico rappresenta la principale fonte normativa che disciplina i rapporti tra datori di lavoro privati e collaboratori domestici – colf, badanti, baby sitter – garantendo tutele essenziali a entrambe le parti.

Negli ultimi anni, il settore ha subito importanti aggiornamenti, soprattutto in relazione agli stipendi minimi, ai diritti dei lavoratori, alle procedure di assunzione e ai criteri di risoluzione del rapporto di lavoro. In questa panoramica completa, vengono affrontati e approfonditi tutti gli aspetti regolamentati dal CCNL Lavoro Domestico aggiornato al 2025.

Ambito di applicazione, figure professionali e tipologie contrattuali

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro domestico (CCNL) si applica ai collaboratori che svolgono mansioni all’interno dell’ambiente familiare, siano essi italiani o stranieri purché in regola con i documenti. Tra le figure incluse vi sono:

  • Colf: addetti a pulizie, lavanderia, stiro, riassetto
  • Badanti: assistenza a persone anziane, autosufficienti o non autosufficienti
  • Baby sitter: cura e sorveglianza dei minori
  • Altre figure: giardinieri, autisti, maggiordomi, governanti, custodi, pet/dog sitter

Le principali tipologie contrattuali previste sono:

  • Tempo indeterminato – garantisce maggiore sicurezza e stabilità, ed è preferibile sia per i lavoratori che per i datori.
  • Tempo determinato – utilizzabile solo in caso di esigenze temporanee, ad esempio sostituzioni, con una durata massima di 24 mesi consecutivi e precise motivazioni indicate nel contratto.
  • Part-time o full-time, sia in convivenza che non, fino a 54 ore per i conviventi e 40 ore per i non conviventi settimanali.

Inquadramento professionale e mansioni: livelli e qualifiche del contratto lavoro domestico

Il sistema di inquadramento dei lavoratori domestici si articola su otto livelli (A, AS, B, BS, C, CS, D, DS). L’attribuzione a un livello dipende dalla complessità delle mansioni, dal grado di autonomia e dalla responsabilità affidata:

  • Livello A: operatori generici senza esperienza (piccole pulizie, stalle, animali, manutenzione ordinaria)
  • Livello AS (A Super): personale addetto alla sola compagnia, senza altre mansioni
  • Livello B: collaboratori familiari polifunzionali (pulizie, cucina, assistenti ad animali, custodi, autisti)
  • Livello BS (B Super): assistenza a persone autosufficienti o a bambini, se richieste mansioni domestiche
  • Livello C: personale con conoscenze tecniche specifiche (cuochi, addetti cucina)
  • Livello CS (C Super): assistenti a persone non autosufficienti, senza formazione specifica
  • Livello D: figure con alte responsabilità e autonomia (capo cuoco, governante, amministratore)
  • Livello DS (D Super): assistenti a persone non autosufficienti con formazione riconosciuta o funzioni direttive

L’attribuzione del livello determina anche l’entità della retribuzione, i diritti alle indennità e la responsabilità nell’ambiente domestico.

Stipendi, tabelle minimi retributivi e indennità 2025

Una delle novità più rilevanti per il lavoro domestico nel 2025 riguarda l’aggiornamento annuale degli stipendi minimi, collegati all’andamento dell’inflazione. Dal 1 gennaio 2025 entrano in vigore nuove tabelle retributive, che prevedono un aumento dei minimi dell’0,96% rispetto al 2024. Qui si riportano gli importi mensili lordi applicabili per i lavoratori conviventi:

Livello Stipendio mensile (full-time)
A 736,25 €
AS 870,13 €
B 937,06 €
BS 1.003,99 €
C 1.070,94 €
CS 1.137,86 €
D 1.338,65 € + indennità funzione 197,95 €
DS 1.405,58 € + indennità funzione 197,95 €

Per i lavoratori non conviventi la paga oraria minima nel 2025 oscilla, a seconda del livello, tra 5,35 € (livello A) e 9,5 € (livello DS). A queste cifre si aggiungono indennità sostitutive di vitto e alloggio, ove previste, e altre possibili maggiorazioni (ad es. per babysitter di minori di 6 anni o per assistenza contemporanea a più persone).

Le tabelle aggiornate e il dettaglio completo delle indennità possono essere scaricati dal sito ufficiale Assindatcolf Tabelle Retributive 2025.

Orario di lavoro, straordinari, riposi e lavoro notturno

Il CCNL stabilisce chiari limiti e modalità per l’organizzazione dell’orario settimanale e giornaliero:

  • Lavoratori conviventi: massimo 54 ore settimanali, fino a 10 ore al giorno su 6 giorni.
  • Lavoratori non conviventi: massimo 40 ore settimanali, distribuite su 5 o 6 giorni.
  • Riposo settimanale: almeno 36 ore consecutive (24 di domenica + 12 in altro giorno per conviventi; 24 ore per non conviventi)
  • Riposo giornaliero: minimo 11 ore consecutive tra due turni;
  • Mezza giornata libera per conviventi oltre al giorno di riposo, per recuperare le energie psicofisiche.

Il lavoro notturno (tra le 22:00 e le 6:00) dà diritto a una maggiorazione del 20% sulla retribuzione oraria base per ogni ora lavorata. In caso di prestazioni durante giorni festivi o riposo domenicale, si applicano specifiche indennità e maggiorazioni fino al 60%, secondo la normativa contrattuale.

Permessi, ferie e congedi: disciplina aggiornata 2025

I permessi retribuiti per motivi personali rappresentano uno dei diritti cardine del CCNL:

  • Permessi annuali retribuiti: 16 ore annue per conviventi full-time; 12 ore annue per conviventi part-time e non conviventi con almeno 30 ore settimanali (da riproporzionare in caso di orario inferiore)
  • Permessi per motivi particolari: 3 giorni per lutto (parenti conviventi o entro il 2° grado), 10 giorni per il padre in caso di nascita di un figlio, 40/64 ore all’anno per corsi di formazione professionale (in base al tipo di contratto e anzianità).
  • Permessi sindacali: fino a 6 giorni lavorativi all’anno per cariche comprovate presso le organizzazioni sindacali firmatarie CCNL.
  • Congedo matrimoniale: diritto a 15 giorni continuativi, da fruire anche entro un anno dalla data di matrimonio.
  • Permessi non retribuiti: previsti per studio o motivi personali, sempre su accordo con il datore di lavoro.
  • Permessi per donazione sangue o midollo osseo: sono retribuiti e rimborsabili al datore di lavoro tramite INPS.
  • Congedo per donne vittime di violenza: assenza fino a 3 mesi con indennità INPS e piena tutela contrattuale.

Le ferie annuali sono fissate in 26 giorni lavorativi (equivalenti a 4 settimane e 2 giorni per anno), con la possibilità di frazionamento in due periodi e in linea di principio da godersi nel periodo giugno-settembre, salvo diverso accordo scritto.

Malattia, infortunio e tutela della salute

Il lavoratore domestico ha diritto alla conservazione del posto in caso di malattia, secondo lo schema seguente:

  • Anzianità fino a 6 mesi: 10 giorni di calendario
  • Da 6 mesi a 2 anni: 45 giorni
  • Oltre 2 anni: 180 giorni

La retribuzione durante la malattia è fissata al 50% nei primi 3 giorni consecutivi e al 100% dal quarto giorno in avanti, fino ai limiti previsti sopra. Il collaboratore è tenuto a presentare il certificato medico entro il giorno successivo all’inizio della malattia; per i conviventi non è obbligatoria la trasmissione, salvo richiesta specifica.

In caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, si applicano le stesse tutele e la denuncia deve essere trasmessa all’INAIL a cura del datore di lavoro, che corrisponde la paga per i primi 3 giorni di assenza.

Licenziamento lavoro domestico: procedure, diritti e preavvisi

Il licenziamento nel lavoro domestico può avvenire senza obbligo di motivazione, ma deve sempre rispettare precisi tempi di preavviso, la cui durata è parametrata a orario settimanale e anzianità:

Tipologia rapporto Anzianità Preavviso
≥25 ore/settimana 0-5 anni 15 giorni
≥25 ore/settimana >5 anni 30 giorni
<25 ore/settimana 0-2 anni 8 giorni
<25 ore/settimana >2 anni 15 giorni

La mancata concessione del preavviso dà diritto a un’indennità sostitutiva pari alle giornate non lavorate. In caso di licenziamento per giusta causa, il recesso può essere immediato, ma devono essere indicati nella lettera i motivi gravissimi (es. lesioni, furto, assenze ingiustificate oltre 5 giorni).

Al termine del rapporto di lavoro spettano:

  • TFR (Trattamento di Fine Rapporto): una mensilità lorda per ogni anno di servizio, rivalutata annualmente secondo l’indice ISTAT
  • Ferie non godute (monetizzate nell’ultimo cedolino)
  • Tredicesima maturata e non ancora percepita

Si precisa che dal 2025 la comunicazione di cessazione del rapporto va effettuata telematicamente all'INPS entro 5 giorni lavorativi dalla data di termine del rapporto.

Assunzione, adempimenti obbligatori e libretto di lavoro occasionale

Per regolarizzare correttamente il rapporto, la comunicazione obbligatoria di assunzione va inoltrata prima dell’inizio dell’attività all’INPS tramite il “Cassetto per il lavoro domestico”, app mobile, Contact Center o tramite intermediari abilitati. Sono necessari:

  • Contratto scritto – firmato da entrambe le parti, con indicazione dettagliata di tutti gli elementi obbligatori (vedi testo completo CCNL)
  • Documento identità e codice fiscale lavoratore, eventuale permesso di soggiorno
  • Buste paga, ricevute pagamento contributi e copie dei contratti conservati per tutta la durata del rapporto

Per prestazioni saltuarie e occasionali resta disponibile il Libretto famiglia, con limiti economici annuali (5.000 euro per prestatore, 10.000 euro per utilizzatore; 2.500 euro per prestatore presso lo stesso utilizzatore) e acquisto di voucher da 10 euro/ora. Le prestazioni occasioni si riferiscono solo ad attività non continuative quali baby sitting, giardinaggio, ripetizioni private, piccole manutenzioni, assistenza domiciliare.

Contributi INPS e Cassa Colf

I contributi previdenziali devono essere versati trimestralmente all’INPS, in base all’orario di lavoro e all’inquadramento del collaboratore; sono obbligatori anche per i rapporti part-time o saltuari. Dal 2025 è confermata la presenza della Cassa Colf, fondo bilaterale che offre tutele sanitarie e servizi integrativi a favore di lavoratori e famiglie (rimborsi per visite specialistiche, ricoveri, consulenza Sindacale).

Il datore di lavoro può dedurre fiscalmente fino a 1.549,37 € dei contributi previdenziali versati, mentre chi assume un assistente familiare per persona non autosufficiente può anche detrarre il 19% delle spese sostenute fino a un massimo di 2.100 € l’anno (limite di reddito a 40.000 €).

Tutele aggiuntive, sicurezza e scatti di anzianità

Il CCNL prevede:

  • Scatti di anzianità: ogni biennio di servizio presso lo stesso datore di lavoro spetta un aumento della retribuzione minima
  • Ambiente di lavoro sicuro e informazione su rischi domestici e utilizzo di dispositivi (obbligo di salvavita sui quadri elettrici, informativa sulle attrezzature, tutela dei dati personali)
  • Accesso a formazione professionale riconosciuta e certificazione UNI 11766:2019 per alcune figure (indennità aggiuntive)

Il datore ha l’obbligo di garantire un ambiente rispettoso e sicuro sotto il profilo normativo e deve informare il lavoratore su eventuali dispositivi elettronici installati, nel rispetto della privacy. Maggiori dettagli e casi specifici sono disponibili presso il servizio FAQ Assindatcolf.

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