Contratto Part time stipendio, ferie, malattia, permessi, livelli, licenziamento, disoccupazione

Il contratto di lavoro part time può essere orizzontale, verticale e misto e stipendi, ferie, permessi dipendono da lavoro svolto: le regole

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Cosa prevede il contratto part time?

Il contratto di lavoro per time prevede per il lavoratore assunto un orario di lavoro ridotto rispetto a chi ha un impiego a tempo pieno e stipendio e ferie e permessi sono calcolati in base ai giorni di lavoro effettivamente svolti.

Il contratto di lavoro part time permette di lavorare con orario ridotto rispetto all’orario di lavoro previsto per un impiego a tempo pieno. Stando a quanto previsto dalla normativa italiana, l’orario settimanale di lavoro a tempo pieno è di 40 ore per i lavoratori dipendenti ma i contratti collettivi possono fissare anche un limite inferiore di lavoro, per esempio 38 ore a settimana di lavoro.

Le ore minime lavorative che possono essere previste da un part time sono 16 settimanali e in questo caso si parla di un part time al 40%. Vediamo quali sono le regole previste da un contratto part time per stipendi, livelli, ferie, permessi, malattia e licenziamento.

Contratto part time: orizzontale, verticale e misto

E’ innanzitutto importante chiarire che esistono diverse forme di contratto part time. Il contratto part time può essere, infatti,  orizzontale, verticale e misto: nel part time orizzontale, si lavora tutti i giorni lavorativi, ma per un numero minore di ore rispetto ad un impiego full time; nel part time verticale, si lavora con orario pieno solo alcuni giorni, settimane o mesi; mentre il part time misto prevede le regole del part time orizzontale e verticale per cui il lavoratore lavora con orario giornaliero ridotto e per un minor numero di giornate.

Contratto Part time: stipendio e livelli

Stipendio e livelli previsti per chi lavora con un contratto part time sono gli stessi previsti dal CCNL di riferimento per la retribuzione dei dipendenti assunti a tempo pieno, l’unica differenza è che lo stipendio è proporzionato alle ore lavorate.

Lo stipendio lordo minimo che percepisce un dipendente con contratto part time non può, infatti, essere inferiore a quello definito nel contratto collettivo nazionale e prevede anche tredicesima e quattordicesima, se chiaramente prevista dal CCNL di riferimento.

Contratto Part time: ferie, malattia, permessi

Per quanto riguarda le ferie, i lavoratori con contratto part time orizzontale maturano le ferie nello stesso modo di un lavoratore a tempo pieno, cioè un rateo di 2,166 giornate al mese per un totale di 4 settimane di ferie in un anno e l’unica differenza è che a ogni giornata di ferie corrisponde un minor numero di ore.

Per il lavoratore con contratto part time verticale o misto, per arrivare a maturare un rateo bisogna aver lavorato almeno 15 giorni in un mese e bisogna calcolare le di effettivo lavoro. Solo sulla base di questi parametri possono essere calcolate caso per caso per le ferie.

Anche nel caso dei permessi, essi sono previsti in base al tempo di lavoro: il dipendente con contratto di lavoro part time orizzontale può godere di permessi brevi proporzionati alla durata della sua prestazione, per esempio per un part time al 50% potrà fruire al massimo, di 18 ore di permesso annuo; il dipendente con contratto di lavoro part time verticale, può godere di un numero di ore di permesso proporzionato ai giorni effettivamente lavoratori durante l’anno, per cui, per esempio, chi lavora 3 giorni la settimana può avere, al massimo, 21 ore e 36 minuti di permesso annuo.

Per malattia, o infortunio sul lavoro, o maternità, per i lavoratori con contratto di lavoro part time valgono gli stessi diritti spettanti ai lavoratori che hanno contratti di lavoro a tempo pieno.

Contratto part time: licenziamento

Passando al capitolo licenziamento, per chi ha un contratto di lavoro part time a tempo determinato, il licenziamento può avvenire solo ed esclusivamente per giusta causa, mentre nel caso di contratto di lavoro part time a tempo indeterminato, il dipendente può essere licenziato per giusta causa, licenziamento anche senza preavviso il dipendente, o per giustificato motivo, dando un preavviso i cui termini previsti sono stabiliti dal contratto e se il datore di lavoro non rispetta i tempi di preavviso previsti deve dare al dipendente le buste paga che avrebbe percepito durante il periodo di preavviso.

Contratto part time: disoccupazione

Anche i lavoratori che hanno un contratto part time che si conclude, o perché a tempo indeterminato o per licenziamento, possono chiedere la disoccupazione Naspi. E i requisiti per richiedere l’indennità di disoccupazione sono: essere in totale stato di disoccupazione involontaria; aver maturato almeno tredici settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, e aver svolgo almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono la disoccupazione, a prescindere dal minimale contributivo.