L'orario di lavoro ordinario dei dipendenti con contratto sanità 2022 è di 36 ore settimanali distribuito su cinque o sei giorni alla settimana, con orario convenzionale rispettivamente di 7 ore e 12 minuti e di 6 ore.
Il contratto sanità 2022 regola e disciplina il rapporto di lavoro tra personale non dirigente assunto come dipendente a tempo determinato o indeterminato da Aziende sanitarie, ospedaliere del Servizio sanitario nazionale, Aziende ospedaliero-universitarie, Istituti zooprofilattici sperimentali, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Aziende pubbliche di servizi alla persona (ex IPAB), che svolgono prevalentemente funzioni sanitarie e non solo. Vediamo cosa prevede il contratto sanità 2022 per orario di lavoro e servizio di reperibilità dei dipendenti.
L'orario di lavoro ordinario dei dipendenti con contratto sanità 2022 è di 36 ore settimanali distribuito su cinque o sei giorni alla settimana, con orario convenzionale rispettivamente di 7 ore e 12 minuti e di 6 ore.
È possibile anche svolgere orari inferiori alle 36 ore settimanali e in tal caso si possono prevedere periodi con orari di lavoro settimanale, fino ad un minimo di 28 ore e, corrispettivamente, periodi fino a quattro mesi all’anno, con orario di lavoro settimanale fino ad un massimo di 44 ore settimanali.
Se si verifica un ritardo sull'orario di ingresso al lavoro, il lavoratore è obbligato a recuperare il debito orario entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è verificato il ritardo, altrimenti è soggetto alla decurtazione della retribuzione in proporzione al ritardo fatto.
L’orario di lavoro dei dipendenti con contratto sanità 2022 prevede la possibilità di lavoro su turni e di notte, da intendersi compreso nella fascia oraria tra le 22 di sera e le 6 del mattino seguente. L’orario di lavoro dei dipendenti con contratto sanità 2022 è, infatti, articolato su cinque o sei giorni, con turni rispettivamente di:
Il lavoratore assunto con contratto sanità 2022 ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero di 11 ore per il recupero delle energie psicofisiche. E’ possibile, però, che il riposo giornaliero venga sospeso se c’è la necessità di assicurare la continuità assistenziale da parte del personale addetto ai servizi relativi all’accettazione al trattamento e alle cure delle strutture ospedaliere.
Insieme al riposo giornaliero, il dipendente con contratto sanità 2022 ha anche diritto al riposo settimanale di 24 ore consecutive che solitamente coincide con la giornata di domenica. Il numero dei riposi settimanali per ciascun dipendente è di 52 all’anno, indipendentemente dalla forma di articolazione dell’orario di lavoro.
Se il riposo settimanale non può essere fruito di domenica, deve essere fruito entro la settimana successiva in giorno concordato fra il dipendente e il dirigente responsabile della struttura. E’ bene precisare che il riposo settimanale è un diritto irrinunciabile del lavoratore e non può essere monetizzato.
Il contratto sanità 2022 prevede il servizio di reperibilità, che il lavoratore non può rifiutarsi di svolgere e che prevede l’obbligo per lo stesso di raggiungere la struttura nel più breve tempo possibile.
Sono obbligati a svolgere il servizio di reperibilità solo i dipendenti in servizio presso le unità operative con attività continua e in numero necessario per soddisfare le esigenze funzionali dell’unità.
Il servizio di reperibilità solitamente è circoscritto ai lavoratori su turni di notte e in giorni festivi garantendo il riposo settimanale. La reperibilità ha una durata di dodici ore e prevede il diritto ad una indennità di euro 20,66 lorde per ogni dodici ore.
Non è possibile prevedere per ogni dipendente più di sei turni di pronta disponibilità al mese. Sono esclusi dal servizio di reperibilità:
personale delle categorie A, B, C e D, profili del ruolo amministrativo;
personale appartenente alle categorie A, C e D, profili del ruolo tecnico;
personale appartenente alla categoria D con funzioni organizzativi e profili della riabilitazione della medesima categoria.