I lavoratori con Contratto Università e Ricerca 2023 hanno diritto a 20 giorni di ferie nel caso di articolazione dell’orario di lavoro settimanale su cinque giorni e 24 giorni nel caso di articolazione dell’orario settimanale di lavoro su sei giorni.
Il Contratto Università e Ricerca, gestito dal Ministero dell’Istruzione, vale per il personale, a tempo indeterminato e determinato, eccezion fatta per professori, ricercatori e dirigenti, degli atenei e delle altre istituzioni universitarie statali, compreso il personale delle Aziende ospedaliere universitarie e l’Istituto universitario di scienze motorie (IUSM) di Roma. Vediamo come funziona il Contratto Università e Ricerca 2023.
Per gli stipendi tabellari per i dipendenti universitari, le retribuzioni sono le seguenti (per 12 mensilità cui aggiungere la 13esima mensilità):
Passando al settore Ricerca, gli stipendi in base ai Livelli sono i seguenti (per 12 mensilità cui aggiungere la 13esima mensilità):
Il Contratto Università e Ricerca prevede permessi retribuiti così articolati:
Durante i periodi appena riportati, il dipendente ha diritto a percepire l'intera retribuzione prevista, esclusi i compensi per le prestazioni di lavoro straordinario e le indennità che richiedono lo svolgimento della prestazione lavorativa.
Il dipendente ha anche diritto a fruire di 18 ore ulteriori di permesso retribuito nell’anno per particolari motivi familiari o personali che devono essere richiesti con esplicita domanda e concessi compatibilmente con le esigenze di servizio.
Inoltre, ai dipendenti sono riconosciuti anche specifici permessi di 18 ore annuali per visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici, fruibili su base sia giornaliera sia su base oraria. In ogni caso, la domanda di fruizione dei permessi deve essere presentata dal dipendente almeno tre giorni prima e solo nei casi di particolare e comprovata urgenza o necessità, la domanda può essere presentata anche nelle 24 ore precedenti la fruizione.
I lavoratori con Contratto Università e Ricerca 2023 hanno diritto a 20 giorni di ferie nel caso di articolazione dell’orario di lavoro settimanale su cinque giorni e 24 giorni nel caso di articolazione dell’orario settimanale di lavoro su sei giorni.
Anche i dipendenti con contratto Università e Ricerca 2023, esattamente come previsto da ogni altri Ccnl, possono assentarsi dal lavoro per malattia e sono tenuti ad avvisare tempestivamente i relativi enti dell’assenza in caso di malattia, con lo stesso obbligo di tutti gli altri lavoratori dipendenti di trasmettere in via telematica relativo certificato medico attestante diagnosi e prognosi della malattia dopo aver effettuato la dovuta visita presso il proprio medico.
Tocca a quest’ultimo, infatti, inviare il certificato medico a Inps a datore di lavoro. Resta per il dipendente l'obbligo di reperibilità nel domicilio indicato sul certificato medico per eventuali visite mediche fiscali. In termini di retribuzione durante il periodo di malattia, per i primi 10 giorni di ogni evento di malattia viene corrisposta la normale retribuzione spettante, che poi si riduce.
Resta possibile, come per ogni altra categoria di lavoratore dipendente, la possibilità di accesso alla disoccupazione per lavoratori universitari e della ricerca che dovessero rimanere senza impiego a causa di licenziamento a condizione di soddisfare i requisiti necessari richiesti dalla Naspi per la disoccupazione.
Stipendio per ferie, ferie e laurea per Università e Ricerca: Proposta di contratto 2020