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Conviene di più un prestito personale da una banca, Poste Italiane o una finanziaria? I pro e contro a confronto

Meglio un prestito da banca, Poste Italiane o finanziaria? Vantaggi, svantaggi e costi a confronto per scegliere la soluzione più conveniente nel 2025

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
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Conviene di più un prestito personale da

Accedere a un prestito personale rappresenta una scelta importante per chiunque abbia bisogno di liquidità per affrontare spese programmate o impreviste. In Italia, tra le principali alternative per ottenere un finanziamento, si trovano banche, Poste Italiane e società finanziarie: ciascun canale presenta caratteristiche peculiari in termini di condizioni contrattuali, flessibilità, tempi di erogazione e livelli di tutela per il consumatore. Comprendere a fondo queste distinzioni consente di selezionare la soluzione più idonea in base al proprio profilo creditizio, alle necessità economiche e alla sostenibilità nel rimborso delle rate.

Prestito personale, definizione e utilizzi possibili

Il prestito personale è una forma di credito non finalizzato, ossia non è vincolato all'acquisto di uno specifico bene o servizio, che consente di ottenere una somma di denaro da restituire secondo un piano di ammortamento a rate mensili costanti, maggiorate di interessi e spese accessorie. Viene generalmente richiesto per spese quali:

  • Ristrutturazione edilizia della casa;
  • Acquisto di mobili, beni durevoli, elettrodomestici e auto;
  • Consolidamento di altri debiti con tassi più elevati;
  • Copertura di spese sanitarie o familiari impreviste.

L'importo ottenibile, la durata e le condizioni economiche sono determinati dall'istituto erogante sulla base delle capacità di rimborso e dell'affidabilità creditizia del richiedente. Tra le alternative disponibili, è sempre opportuno confrontare non solo i tassi di interesse, ma anche il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include tutte le spese aggiuntive obbligatorie previsti dal contratto come istruttoria, incasso rata e coperture assicurative eventualmente richieste.

Prestito personale da banca, Poste Italiane o finanziaria: similitudini e differenze

Le principali differenze tra ottenere un prestito personale da una banca, una società finanziaria o Poste Italiane riguardano alcune specificità operative, costi medi e la flessibilità nell'offerta di prodotti finanziari. In linea generale:

  • Banche: offrono soluzioni personalizzabili, possibilità di trattativa soprattutto per somme elevate, durata fino a 10 anni e convenienza per chi dispone già di un conto corrente presso lo stesso istituto. La richiesta può risultare più articolata in termini di documentazione e iter valutativo.
  • Poste Italiane: agisce frequentemente come intermediario, potendo collaborare con partner bancari per l'erogazione. Si distingue per un'ampia accessibilità,  anche per chi non è correntista e per prodotti come il Prestito BancoPosta destinati sia per acquisti che per consolidamento debiti. Le tempistiche sono generalmente ridotte e i costi accessori competitivi.
  • Società finanziarie: si focalizzano sull'erogazione veloce, processi semplificati e una maggiore inclusività anche per categorie che potrebbero incontrare ostacoli presso gli istituti bancari (ad esempio autonomi, non residenti ecc.). I tassi sono spesso più elevati rispetto alle banche, mentre le spese accessorie possono essere più ridotte o azzerate (ad esempio penali di estinzione anticipata pari a zero).

Tutte le soluzioni richiedono, in fase istruttoria, la presentazione della documentazione reddituale, anagrafica e la dimostrazione della capacità di rimborso. Il processo di valutazione coinvolge il controllo sulla situazione debitoria del richiedente attraverso la consultazione delle centrali rischi gestite dalla Banca d'Italia e dai principali sistemi di informazioni creditizie privati. Può essere richiesta la presenza di garanzie aggiuntive o di un garante, qualora il profilo di rischio lo renda necessario.

Tempistiche di erogazione e flessibilità nel rimborso

I tempi necessari per ottenere l'erogazione effettiva della somma variano in base all'ente scelto:

  • Banche: i tempi di valutazione possono richiedere da pochi giorni fino a un paio di settimane, soprattutto se l'importo è rilevante o se la situazione patrimoniale non è immediatamente chiara. Alcuni istituti offrono "prestiti veloci" per liquidità immediata.
  • Poste Italiane: normalmente si ottiene una risposta e l'erogazione entro pochi giorni dall'approvazione.
  • Finanziarie: puntano sulla rapidità, spesso entro due/tre giorni dall'accettazione della pratica.

La durata del piano di rimborso varia anch'essa a seconda della soluzione:

  • Le banche e Poste Italiane possono arrivare a 120 mesi (10 anni);
  • Le finanziarie si attestano solitamente entro gli 84 mesi (7 anni, con eccezione della cessione del quinto).

Interessanti sono alcune forme di flessibilità sulla gestione delle rate offerte ormai sia dalle banche sia da Poste Italiane, come la possibilità di rinnovo o posticipo della rata.

Tassi di interesse, costi accessori ed esempi pratici

Il costo di un prestito personale dipende da diversi elementi:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale) espresso in percentuale, misura il puro interesse applicato;
  • TAEG esprime il costo totale includendo anche le spese accessorie (istruttoria, incasso rata, gestione pratica, assicurazioni…);
  • Eventuali oneri fiscali e commissioni (ad esempio l’imposta di bollo).

Un esempio simulato su prestiti BancoPosta mostra per un importo richiesto di 12.000 euro, rate mensili comprese tra circa 219 e 258 euro a seconda del prodotto, con costi totali del credito che si avvicinano spesso ai 16.000 euro considerando gli interessi maturati su tutta la durata. I tassi mediamente si attestano tra il 9% e l’11% TAEG per crediti non garantiti. Le società finanziarie possono applicare tassi superiori, compensati talvolta da condizioni più favorevoli per quanto riguarda flessibilità e penali.

Pro e contro a confronto, quale soluzione scegliere?

  • Banche: Vantaggi sulla personalizzazione delle offerte, condizioni a volte più vantaggiose per importi elevati o clienti fidelizzati, maggiori garanzie istituzionali. Svantaggi nei tempi di risposta e richiesta di maggiore documentazione.
  • Poste Italiane: Vantaggi in termini di accessibilità (anche senza conto corrente), processi rapidi e costi trasparenti. Svantaggi: minor possibilità di trattativa su grandi importi.
  • Finanziarie: Vantaggi sulla velocità, abbassamento di barriere all’accesso e costi accessori più bassi, svantaggi nella media dei tassi di interesse applicati e nella minore possibilità di personalizzazione delle condizioni.

La scelta deve prendere in considerazione, oltre ai tassi, la durata accettabile della rata, eventuali offerte promozionali, il servizio di assistenza post-vendita e le coperture assicurative proposte o rese obbligatorie. È buona norma informarsi sui propri diritti (diritto di recesso entro 14 giorni, informativa precontrattuale obbligatoria e condizioni standard dei prodotti), come previsto dalle direttive sul credito ai consumatori.

Gestione delle inadempienze e degli eventi di rischio

In caso di ritardo o mancato pagamento delle rate, banche e Poste sono solite attendere circa due mesi prima di procedere alla segnalazione agli archivi di rischio, mentre le finanziarie segnalano dopo circa 30-45 giorni. La segnalazione nelle centrali rischi incide negativamente sul rating personale e limita fortemente l’accesso a crediti futuri. La perdita del merito creditizio si riflette anche sulla possibilità di accedere a nuovi prodotti finanziari, come mutui, carte di credito e prestiti futuri.

  • Gli inadempimenti possono comportare l’attivazione delle procedure di recupero crediti e, in casi estremi, azioni legali.
  • Esistono soluzioni alternative per la rinegoziazione o per il consolidamento debiti, per le quali sono richiesti nuovi esami reddituali e puntuali comportamenti di pagamento.

Alcune tutele per i consumatori prevedono la facoltà di estinzione anticipata (con o senza penali, secondo normativa e condizioni contrattuali), la possibilità di rinegoziazione degli importi in caso di difficoltà economiche certificate e l'obbligo per l’ente erogante di trasparenza su ogni modifica delle condizioni.

 

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