Conviene o no aprire due conti correnti (personale e aziendale) se si ha partita iva. I pro e contro

A differenza dei servizi bancari personali, la maggior parte dei conti correnti aziendali non sono gratuiti.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Conviene o no aprire due conti correnti

Quali sono pro e contro apertura di conti correnti personale e aziendale?

Chi vuole avere sempre chiara la divisione tra le finanze aziendali e personali dovrebbe aprire un conto aziendale separato. In questo modo diventa più facile individuare quali entrate e spese si riferiscono alla parte strettamente lavorativa. Due conti significano però doppie spese.

Si tratta di una questione che tutti coinvolge più categorie di contribuenti. Chi ha appena avviato un'attività ed è un lavoratore autonomo o un commerciante individuale può scegliere se utilizzare il conto corrente personale o un conto corrente aziendale per gestire le finanze della propria impresa, piccola o grande che siano.

Ma anche le singole partite Iva si trovano davanti al medesimo interrogativo, anche per via della velocità con cui cambiano le normative in vigore. Ebbene, la prima informazione da sapere è che non c'è alcuna obbligatorietà nell'apertura di due conti correnti separati, uno personale e uno aziendale.

Le partite Iva dispongono della massima libertà nella scelta della doppia soluzione oppure di un singolo conto. Tuttavia è bene essere cosciente che ciascuna di queste scelte presenta pro e contro, vantaggi e svantaggi. Vale quindi la pena esaminarli con attenzione così da prendere una decisione consapevole:

  • Conto aziendale e personale separati: i pro
  • Contro conto aziendale e personale separati

Conto aziendale e personale separati: i pro

Non importa quanto piccola l'attività della partita Iva, sia essa in regime ordinario o forfettario, perché tutti gli anni bisogna presentare la dichiarazione dei redditi.

Chi vuole avere sempre chiara la divisione tra le finanze aziendali e personali dovrebbe aprire un conto aziendale separato. In questo modo diventa più facile individuare quali entrate e spese si riferiscono alla parte strettamente lavorativa, utile non sono a livello fiscale, ma anche per ottimizzare la propria attività.

Tenere traccia del credito aziendale, inclusi prestiti e carte di credito, diventa molto più semplice con un conto corrente aziendale separato. Allo stesso tempo, richiedere spese aziendali e sgravi fiscali diventa più facile e chiaro per le partite Iva con un conto corrente separato. Dal punto di vista del cliente, disporre di un conto aziendale separato dà un aspetto più professionale e meno approssimativo.

Accettare pagamenti con carta è qualcosa che sta rapidamente diventando la norma anche anche tra lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva.

Con la crescente popolarità delle transazioni senza contanti e l'uso di Internet per effettuare acquisti, sempre più persone si stanno allontanando dai metodi di pagamento tradizionali, inclusi contanti e assegni.

Per poter accettare pagamenti con carta, potrebbe essere necessario disporre di un conto aziendale e non personale. L'online banking è un vantaggio che molti di noi danno per scontato. Essere in grado di pagare le bollette, controllare il saldo e trasferire denaro al di fuori dell'orario lavorativo con uno smartphone è un enorme vantaggio rispetto alle lunghe code alle filiali.

Tuttavia, con la crescita sempre maggiore delle transazioni finanziarie online c'è il rischio che il conto venga violato o compromesso dai criminali informatici. Avere un solo conto violato è già un bel problema, ma se in un unico conto sono conservate tutte le finanze può essere un doppio disastro.

Contro conto aziendale e personale separati

A differenza dei servizi bancari personali, la maggior parte dei conti correnti aziendali non sono gratuiti per sempre come nella è possibile nella fase iniziale e promozionale. Le banche possono così addebitare nel tempo una serie di costi piuttosto elevati.

La scelta da parte delle partite Iva è dunque libera, ma l'apertura di due conti correnti comporta necessariamente costi maggiori. E non ci riferiamo solo a quelli strettamente economici, che includono anche l'imposta di bollo.

Ma anche quelli legati al tempo - risorsa molto preziosa tra i lavoratori autonomi - e agli adempimenti burocratici che comporta. Nel caso di utilizzo di un solo conto corrente in cui fare confluire tutte le operazioni, occorre farsi trova pronti in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle entrate.

In pratica bisogna saper giustificare ogni movimento. E non a parole, ma con causali chiare e incontestabili. Il rischio è la contestazione di incassi non giustificati da fattura.