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Prestito infruttifero è tra i modi più usati per dare soldi figli. Ma conviene davvero?

Quando e come conviene dare soldi ai figli con prestito infruttifero: cosa prevedono le norme in vigore e i vantaggi

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Prestito infruttifero è tra i modi più u

È conveniente concedere un prestito infruttifero per sostenere economicamente i propri figli?

Concedere un prestito infruttifero ai propri figli è una scelta vantaggiosa per entrambe le parti. Da un lato, chi presta il denaro evita le complicazioni burocratiche e le imposte legate ai prestiti tradizionali; dall'altro, il figlio beneficiario può restituire esclusivamente la somma ricevuta, senza dover affrontare gli interessi generalmente applicati ai prestiti convenzionali.

Il prestito infruttifero per dare soldi ai figli rappresenta una delle modalità meno onerose e più dirette per trasferire somme di denaro tra genitori e figli. La caratteristica principale del prestito infruttifero è proprio l'assenza di interessi: il figlio restituisce la somma ricevuta in un periodo concordato, ma senza alcun costo aggiuntivo. Questo lo rende una soluzione particolarmente adatta per sostenere i figli nell'acquisto di una casa, nell'avvio di un'attività lavorativa o per affrontare spese straordinarie.

Cos'è un prestito infruttifero

Un prestito infruttifero è un accordo finanziario tra privati in cui una somma di denaro viene prestata senza l'applicazione di interessi. Questa forma di finanziamento è spesso preferita tra parenti o amici poiché consente di trasferire fondi in modo semplice e senza i costi aggiuntivi tipicamente associati ai prestiti bancari tradizionali. A differenza di un prestito bancario, dove il prestatore guadagna dagli interessi, nel prestito infruttifero l'intento è solitamente puramente assistenziale.

La legge italiana non richiede necessariamente un contratto scritto per concludere un prestito infruttifero, ma per evitare future controversie e garantire una maggiore tutela legale, è senz'altro consigliato redigere una scrittura privata.

A livello fiscale, è importante che il trasferimento del denaro avvenga in modo tracciabile, preferibilmente tramite bonifico bancario. Questo non solo dimostra la natura dell'operazione in caso di controlli da parte dell' Agenzia delle Entrate, ma evita il rischio di essere interpretato come una donazione o un riciclaggio illecito. 

Come formalizzare un prestito infruttifero

Formalizzare un prestito infruttifero è una prassi consigliata per garantire chiarezza e trasparenza tra le parti coinvolte. La scrittura privata rappresenta lo strumento privilegiato per documentare l'accordo. Questo contratto scritto deve contenere elementi essenziali come l'identità del prestatore e del beneficiario, la somma del prestito e le modalità di restituzione. Inserire una clausola che specifichi l'assenza di interessi è fondamentale per definire la natura infruttifera del prestito.

Esistono diverse modalità per dare valore legale alla scrittura privata. La registrazione presso l' Agenzia delle Entrate è uno dei passaggi più efficaci. Sebbene comporti il pagamento di un'imposta di registro pari al 3% della somma prestata, offre una data certa al documento, proteggendo legalmente il prestatore in caso di inadempimento del beneficiario. Un'altra opzione è apporre un timbro postale sulla scrittura privata, fornendo così un'indicazione temporale.

Per i prestiti di minor entità, si può optare per una scrittura privata non registrata, scambiata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Questo metodo non fornisce una data certa ma può comunque essere usato come prova sufficiente della transazione. Inoltre, la recente diffusione delle firme elettroniche consente di attribuire validità legale alla scrittura tramite firma digitale e marca temporale.

Infine, l'utilizzo del bonifico bancario come strumento di trasferimento del denaro è altamente raccomandato. Oltre a garantire la tracciabilità, è fondamentale indicare una causale chiara che specifichi "prestito infruttifero" per evitare equivoci fiscali. 

Prima di procedere, potrebbe essere utile consultare un professionista, come un commercialista o un notaio, per assicurarsi che il contratto sia redatto correttamente e conforme alla normativa vigente.

Vantaggi e criticità

Tra i principali vantaggi di questa formula troviamo:

  • Assenza di interessi: il figlio non deve preoccuparsi di costi aggiuntivi, potendo concentrarsi sulla restituzione del capitale.
  • Flessibilità: le parti possono concordare liberamente le tempistiche e le modalità di restituzione.
  • Risparmio fiscale: se correttamente documentato, il prestito infruttifero evita le imposte legate alle donazioni.

Nonostante i vantaggi, il prestito infruttifero presenta però alcune criticità:

  • Rischio di controversie familiari: l'assenza di interessi e la natura personale del rapporto possono generare incomprensioni o conflitti, specialmente se il figlio ha difficoltà nel rispettare le scadenze.
  • Controlli fiscali: l'Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere prove documentali per dimostrare che si tratta di un prestito e non di una donazione.
  • Impatto sulla pianificazione patrimoniale: il prestito potrebbe interferire con altri progetti finanziari della famiglia.

Esempi concreti

Di seguito riportiamo alcuni esempi possibili di prestito infruttifero tra genitori e figli.

Acquisto di una casa

Un genitore presta a un figlio una somma per pagare l’anticipo su un immobile.

  • Somma: 50.000 €.
  • Finalità: anticipo per l’acquisto della prima casa.
  • Procedura: si stipula un contratto di prestito infruttifero in cui si specifica che il figlio restituirà la somma in rate annuali o mensili, senza interessi.
  • Registrazione: il contratto viene registrato presso l’Agenzia delle Entrate per avere validità legale ed evitare possibili accertamenti fiscali.

Apertura di attività commerciale

Un figlio vuole avviare una startup o un'attività, ma non ha capitale iniziale.

  • Somma: 20.000 €.
  • Finalità: coprire spese iniziali come attrezzature, affitto o licenze.
  • Procedura: si redige un contratto di prestito infruttifero che stabilisce un piano di restituzione flessibile, ad esempio dopo i primi due anni di attività.
  • Registrazione: registrazione del contratto per evitare che venga interpretato come donazione.

Spese di studio o formazione

Un genitore presta denaro al figlio per finanziare un master, un corso di laurea o una specializzazione all’estero.

  • Somma: 15.000 €.
  • Finalità: pagamento di tasse universitarie, materiali di studio o alloggio.
  • Procedura: contratto che indica il prestito e la modalità di restituzione, ad esempio dopo il conseguimento del titolo di studio o l’inizio di un lavoro.
  • Nota: può includere una clausola che permette al genitore di rivedere il piano di restituzione in caso di difficoltà del figlio.

Acquisto di un’auto

Un figlio ha bisogno di un’auto per lavoro o per necessità personali, ma non può permettersela subito.

  • Somma: 10.000 €.
  • Finalità: acquisto di un’auto.
  • Procedura: contratto in cui si specifica che il prestito sarà restituito in un determinato numero di anni o rate, senza interessi.
  • Consiglio pratico: registrazione sempre consigliata, anche per piccole somme, per evitare contestazioni.