Conviene o no fare una scrittura privata per sancire un accordo? I pro e contro nel 2022

Compravendita di casa o altro immobile, vendita di un’auto, prestito di soldi: quando conviene fare una scrittura privata e condizioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Conviene o no fare una scrittura privata

Conviene fare una scrittura privata per sancire un accordo?

Una scrittura privata conviene perché implica costi notarili decisamente inferiori rispetto a quelli richiesti per un atto pubblico e quando ha efficacia di prova legale se autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale. Ciò significa che quando una scrittura privata non è autenticata ma semplice può essere sempre contestata dal soggetto contro il quale viene prodotta e, quindi, non conviene fare una scrittura privata semplice per sancire un accordo perché può essere disconosciuta non rappresentando così la definitiva formalizzazione dell’accordo stesso che può così risultare nullo. 

Conviene fare una scrittura privata per sancire un accordo? La scrittura privata è un atto formale che viene sottoscritto per regolare e definire i propri interessi personali o economici e per sancire accordi e può, per esempio, concretizzarsi, per esempio, in un contratto, un testamento, un atto di vendita di casa, vendita di un’auto, prestito di soldi. Vediamo se e quando conviene, o meno, fare una scrittura privata per definire e formalizzare un accordo. 

  • Scrittura privata come fare per sancire accordo in modo legale
  • Quando conviene fare scrittura privata pro e contro 

Scrittura privata come fare per sancire accordi in modo legale

Un accordo che sia per la vendita di una casa, vendita di un’auto, prestito di soldi, o altro tipo di contratto per essere valido e legale se fatto tramite scrittura privata deve essere definito in maniera precisa seguendo le regole fissate dalla legge per la stesura di una scrittura privata che sia efficace e abbia valore legale.

Secondo le leggi in vigore, per avere un valore legale, la scrittura privata, sia che venga  registrata sia che non venga registrata, deve avere specifiche caratteristiche che sono:

  • soddisfare i requisiti di privatezza e autenticità;
  • riportare titolo, per inquadrare l’oggetto della scrittura privata;
  • indicare chiaramente il contenuto, se si tratta di compravendita di beni immobili o mobili, di automobili, o per la divisione degli immobili tra il coniuge debole e i figli, o per un prestito tra privati, o donazione a figli o altri parenti, o per la definizione delle quote di una società o di altra proprietà, o per la cessione di un marchio registrato, ecc;
  • se si tratta di un immobile, bisogna riportare il Comune dove si trova, la via e il numero civico, i dati catastali, i confini, la provenienza dell’immobile;
  • riportare il prezzo per la compravendita; 
  • riportare eventuali dichiarazioni di quietanza, che attestano l’avvenuto pagamento della prestazione da parte del compratore;
  • indicare modalità di pagamento;
  • riportare le firme delle parti che stipulano la scrittura privata;
  • indicare la data, che però non costituisce un elemento essenziale ma serve per capire quando è stata redatta.

Quando conviene fare scrittura privata pro e contro 

Se la scrittura privata può sostituire un atto pubblico, autenticata e registrata, non prevedendo obbligo di essere fatta da un notaio, per qualsiasi tipo di accordo sancire venga scelta, conviene certamente per i costi.

Al posto dell’onorario di un notaio per un atto pubblico, per la scrittura privata si pagano solo:

  • l’imposta di bollo per la registrazione di 16 euro ogni 4 facciate del documento e comunque ogni 100 righe;
  • imposta di registro pari a 200 euro; 
  • se il preliminare prevede una caparra confirmatoria, imposta di registro pari allo 0,50% della caparra o se è previsto un anticipo da versare l’imposta è pari al 3% dello stesso.

Conviene, per esempio, la scrittura privata per la vendita di un’auto, per esempio. Per vendere un’auto usata si può procedere alla transazione diretta, senza necessità di rivolgersi ad un notaio o un Ente che attesti la compravendita e la vendita può avvenire direttamente per accordo tra le parti e formalizzata con una scrittura privata. 

La scrittura privata per la vendita di un'auto si fa seguendo regole specifiche, compilando gli appositi modelli disponibili e può essere fatta anche in maniera semplice senza necessità di autenticazione davanti ad un notaio. 

Anche per la vendita di una casa è possibile fare una scrittura privata ma conviene sempre preferire il rogito notarile. Il motivo è presto spiegato: non conviene fare una scrittura privata per la vendita di una casa o altro immobile, perché la scrittura privata rispetto al rogito notarile non offre le stesse tutele e garanzie se semplice.

Per la legge, quando si tratta di una compravendita di una casa, la data da considerare per il passaggio della proprietà è quella della trascrizione dell’atto di compravendita che ‘non si può eseguire se non in forza di sentenza, di atto pubblico o di scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente’.

Ciò significa che una scrittura privata si può fare per la compravendita di un immobile solo ed esclusivamente se autenticata, cosa che comunque deve fatta da un notaio, per cui visti i diversi adempimenti necessari per l’acquisto della casa, viene comunque sempre preferito il rogito notarile.

Una scrittura privata ha, infatti, efficacia di prova legale se autenticata da un notaio o da altro pubblico ufficiale e, dunque, quando una scrittura privata non è autenticata ma semplice può essere sempre contestata dal soggetto contro il quale viene prodotta.

Non conviene, dunque, fare una scrittura privata semplice per sancire un accordo perché può essere disconosciuta non rappresentando così la definitiva formalizzazione dell’accordo stesso che può così risultare nullo.