Conviene pagare 1-3 anni di contributi per pensione? I pro e contro, calcoli ed esempi

Come cambia la convenienza di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi ai fini pensionistici nel 2022 in base a tipologia di versamento, costi e aumenti della pensione finale

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Conviene pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione?

La convenienza di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione dipende da tanti fattori e non sempre contribuisce ai fini pensionistici di aumentare l’importo dell’assegno finale. Tutto dipende, innanzitutto, dal tipo di versamento volontario di contributi che si vuole effettuare, se cioè pagare 1-3 anni di contributi volontari o pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione con riscatto dei contributi, considerando che anche i contributi da riscatto sono una tipologia di contributi che non è obbligatorio versare ma che ogni singolo soggetto può scegliere di versare ai fini della pensione finale.

Conviene pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione? Ai fini del calcolo della pensione finale e del raggiungimento del diritto alla pensione stessa, concorrono tutti i contributi versati nel corso della propria vita lavorativa, qualsiasi tipo di contribuzione sia, con alcune eccezioni per specifiche forma di uscita anticipata dal lavoro. 

Spesso quanto i lavoratori vogliono o raggiungere prima la pensione finale o aumentare l’importo di pensione finale possono decide di versare ulteriori contributi in maniera del tutto volontaria. Si tratta, infatti, di decidere se versare contributi o volontari o da riscatto. Vediamo quali sono pro e contro del pagamento di contributi volontari ai fini pensionistici. 

  • Quanto conviene versare 1-3 anni di contributi volontari per pensione ed esempi
  • Pro e contro versare 1-3 anni contributi da riscatto per pensione e calcoli ed esempi

Quanto conviene versare 1-3 anni di contributi volontari per pensione ed esempi

La prima possibilità per i lavoratori versare volontariamente da uno a tre anni di contributi per la pensione è quella di pagare contributi volontari. Si tratta di una tipologia di contributi che permettono al lavoratore di maturare la pensione finale nel caso in cui non ci arrivi con i contributi obbligatori o di aumentare l’importo della pensione finale in aggiunta ai contributi obbligatori versati nel corso della vita lavorativa. 

I contributi volontari ai fini pensionistici non possono, però, essere versati da tutti i lavoratori e in piena autonomia: bisogna, infatti, presentare apposita domanda all’Inps e possono farlo solo coloro che: 

  • hanno cessato il loro rapporto di lavoro; 
  • hanno maturato almeno 5 anni di contributi o 3 anni di contributi negli ultimi 5 anni prima della presentazione della richiesta di versamento dei contributi volontari;
  • sono iscritti alla Gestione separata dell’Inps e non ad altra cassa;
  • che non siano titolari di pensione.   

Relativamente al versamento di 1-3 anni di contributi volontari per la pensione, potremmo dire, in generale, che conviene perché nella maggior parte dei casi, a fronte di costi da sostenere per pagarli, permettono di aumentare la pensione finale ma 

In altri casi, versare volontariamente da uno a tre anni di contributi non conviene, perché considerando le aliquote e i criteri da calcolo dei contributi da versare, l’importo finale per soli 1-3 anni potrebbe essere molto più alto del vantaggio sulla pensione finale. 

I contributi volontari si calcolano in base alla tipologia di lavoro che si svolge e ad aliquote stabilite annualmente dall’Inps. Stando alle leggi in vigore, in particolare, si pagano i contributi volontari per 1-3nni di contributi per la pensione nelle seguenti modalità: 

  • per i lavoratori dipendenti, l’importo del contributo da versare è settimanale e si calcola sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria anche se non collocate temporalmente nell’anno immediatamente precedente la data di presentazione della domanda;
  • per i lavoratori autonomi, l’importo del contributo da versare è mensile e si calcola sulla media dei redditi da impresa denunciati ai fini Irpef negli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la data della domanda;
  • per i coltivatori diretti, l’importo del contributo da versare è settimanale e si calcola sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro. 

Per fare un esempio di calcolo di contributi volontari se si decide di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione, una persona che ha percepito 20 mila euro nell’ultimo anno di retribuzione deve pagare circa 6.600 euro all’anno di contributi volontari, considerando l’aliquota stabilita per quest’anno del 33% su 20.000 euro di retribuzione. 

Ciò significa che per due anni, il costo del versamento volontario dei contributi è di 13.200 euro che salgono ancora a 19.800 euro per tre anni. Si tratta, dunque, di quasi 20mila che si sommerebbero ai contributi già versati dal soggetto per un aumento della pensione finale che potrebbe essere alto, per cui conviene in tal caso versare volontariamente tre anni di contributi.

Pro e contro versare 1-3 anni contributi da riscatto per pensione e calcoli ed esempi

Anche i contributi da riscatto permettono di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione, perché si tratta di un’altra tipologia di contributi che non è obbligatorio versare ma che ogni singolo soggetto può scegliere di versare ai fini della pensione finale.

I periodi per cui si possono pagare da 1-3 anni volontariamente contributi per la pensione con riscatto sono i seguenti:

  • corso legale di laurea, lauree brevi e titoli di studio ad esse equiparati;
  • astensione facoltativa per maternità al di fuori del rapporto di lavoro;
  • lavoro svolto all’estero;
  • periodi di lavoro svolto con contratto part time;
  • periodi non lavorati e privi di contribuzione successivi al 31 dicembre 1996; anni di praticantato effettuati dai Promotori finanziari;
  • periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni;
  • attività svolta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per periodi precedenti al primo aprile 1996.

Il costo per versare volontariamente i contributi per la pensione con il riscatto varia e può risultare conveniente versare 1-3 anni di contributi volontariamente con riscatto in alcuni casi, meno in altri, esattamente come per il versamento dei contributi volontari. 

Per il riscatto volontario di contributi per la pensione, il costo da 1-3 anni di contributi può oscillare tra i 2mila e anche gli oltre 15mila euro, cifre che sono assolutamente indicative e non certe, per cui, per esempio, riscattare la laurea in maniera agevolata non conviene più di tanto, considerando che è richiesta una somma di 5.264,49 euro per ogni anno da riscattare.

Ciò significa che per versare due anni di contributi volontariamente per la pensione con riscatto della laurea agevolato il costo complessivo è di 10.528,98 euro, che sale a 15.793,47 euro per tre anni per aumenti che potremmo definire considerando che le stime parlano di aumenti di appena 20 euro per un anno di contributi di laurea riscattati, di 45 circa per due anni e di circa 60 euro per tre anni di contributi versati volontariamente.