La convenienza di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione dipende da tanti fattori e non sempre contribuisce ai fini pensionistici di aumentare l’importo dell’assegno finale. Tutto dipende, innanzitutto, dal tipo di versamento volontario di contributi che si vuole effettuare, se cioè pagare 1-3 anni di contributi volontari o pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione con riscatto dei contributi, considerando che anche i contributi da riscatto sono una tipologia di contributi che non è obbligatorio versare ma che ogni singolo soggetto può scegliere di versare ai fini della pensione finale.
Conviene pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione? Ai fini del calcolo della pensione finale e del raggiungimento del diritto alla pensione stessa, concorrono tutti i contributi versati nel corso della propria vita lavorativa, qualsiasi tipo di contribuzione sia, con alcune eccezioni per specifiche forma di uscita anticipata dal lavoro.
Spesso quanto i lavoratori vogliono o raggiungere prima la pensione finale o aumentare l’importo di pensione finale possono decide di versare ulteriori contributi in maniera del tutto volontaria. Si tratta, infatti, di decidere se versare contributi o volontari o da riscatto. Vediamo quali sono pro e contro del pagamento di contributi volontari ai fini pensionistici.
La prima possibilità per i lavoratori versare volontariamente da uno a tre anni di contributi per la pensione è quella di pagare contributi volontari. Si tratta di una tipologia di contributi che permettono al lavoratore di maturare la pensione finale nel caso in cui non ci arrivi con i contributi obbligatori o di aumentare l’importo della pensione finale in aggiunta ai contributi obbligatori versati nel corso della vita lavorativa.
I contributi volontari ai fini pensionistici non possono, però, essere versati da tutti i lavoratori e in piena autonomia: bisogna, infatti, presentare apposita domanda all’Inps e possono farlo solo coloro che:
Relativamente al versamento di 1-3 anni di contributi volontari per la pensione, potremmo dire, in generale, che conviene perché nella maggior parte dei casi, a fronte di costi da sostenere per pagarli, permettono di aumentare la pensione finale ma
In altri casi, versare volontariamente da uno a tre anni di contributi non conviene, perché considerando le aliquote e i criteri da calcolo dei contributi da versare, l’importo finale per soli 1-3 anni potrebbe essere molto più alto del vantaggio sulla pensione finale.
I contributi volontari si calcolano in base alla tipologia di lavoro che si svolge e ad aliquote stabilite annualmente dall’Inps. Stando alle leggi in vigore, in particolare, si pagano i contributi volontari per 1-3nni di contributi per la pensione nelle seguenti modalità:
Per fare un esempio di calcolo di contributi volontari se si decide di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione, una persona che ha percepito 20 mila euro nell’ultimo anno di retribuzione deve pagare circa 6.600 euro all’anno di contributi volontari, considerando l’aliquota stabilita per quest’anno del 33% su 20.000 euro di retribuzione.
Ciò significa che per due anni, il costo del versamento volontario dei contributi è di 13.200 euro che salgono ancora a 19.800 euro per tre anni. Si tratta, dunque, di quasi 20mila che si sommerebbero ai contributi già versati dal soggetto per un aumento della pensione finale che potrebbe essere alto, per cui conviene in tal caso versare volontariamente tre anni di contributi.
Anche i contributi da riscatto permettono di pagare volontariamente 1-3 anni di contributi per la pensione, perché si tratta di un’altra tipologia di contributi che non è obbligatorio versare ma che ogni singolo soggetto può scegliere di versare ai fini della pensione finale.
I periodi per cui si possono pagare da 1-3 anni volontariamente contributi per la pensione con riscatto sono i seguenti:
Il costo per versare volontariamente i contributi per la pensione con il riscatto varia e può risultare conveniente versare 1-3 anni di contributi volontariamente con riscatto in alcuni casi, meno in altri, esattamente come per il versamento dei contributi volontari.
Per il riscatto volontario di contributi per la pensione, il costo da 1-3 anni di contributi può oscillare tra i 2mila e anche gli oltre 15mila euro, cifre che sono assolutamente indicative e non certe, per cui, per esempio, riscattare la laurea in maniera agevolata non conviene più di tanto, considerando che è richiesta una somma di 5.264,49 euro per ogni anno da riscattare.
Ciò significa che per versare due anni di contributi volontariamente per la pensione con riscatto della laurea agevolato il costo complessivo è di 10.528,98 euro, che sale a 15.793,47 euro per tre anni per aumenti che potremmo definire considerando che le stime parlano di aumenti di appena 20 euro per un anno di contributi di laurea riscattati, di 45 circa per due anni e di circa 60 euro per tre anni di contributi versati volontariamente.