Cosa fare se auto comprata non arriva. Tutti i diritti degli acquirenti aggiornati al 2022

Come venire fuori dalla spiacevole situazione di un'auto comprata che non arriva? Ecco cosa c'è da sapere per fare valere i propri diritti.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa fare se auto comprata non arriva. T

Se auto comprata non arriva, cosa bisogna fare?

Se l'auto comprata il contratto di acquisto prevede il diritto di recesso che può essere esercitato una solo volta al termine del periodo di tolleranza, quello cioè che intercorre dal termine previsto per la consegna indicato nel contratto e la consegna stessa.

Situazioni congiunturali a parte, la questione delle tempistiche della consegna delle auto è molto spesso motivo di scontro tra le parti. Le case automobilistiche (Audi, Citroen, Dacia, DS, Fiat, Ford, Hyundai, Jeep, Kia, Lancia, Mahindra, Mitsubishi, Nissan, Opel, Peugeot, Renault, Seat, Skoda, Suzuki, Toyota, Volkswagen) ovvero i concessionari non sempre riescono a essere puntuali con le promesse.

Dall'altra gli acquirente non vedono l'ora di mettere le mani sul nuovo veicolo e ogni giorno di ritardo viene affrontato con una certa difficoltà. Nel mezzo ci sono le disposizioni in materia di ritardo dei tempi nella consegna dell'auto, rispetto a cui l'acquirente conserva una serie di diritti. La consegna in tempo è un obbligo essenziale del venditore al momento della conclusione di un contratto di vendita. Approfondiamo quindi:

  • Se auto comprata Fiat, Volksavagen, Dacia, Renault non arriva, cosa bisogna fare

  • Quando bisogna restituire il doppio della caparra versata per auto comprata

Se auto comprata Fiat, Volksavagen, Dacia, Renault non arriva, cosa bisogna fare

L'auto deve essere consegnata come concordato nel modulo d'ordine. Oltre alla consegna puntuale, il venditore di auto deve anche garantire una consegna conforme. A norma di legge, se l'auto comprata il contratto di acquisto prevede il diritto di recesso che può essere esercitato una solo volta al termine del periodo di tolleranza, quello cioè che intercorre dal termine previsto per la consegna indicato nel contratto e la consegna stessa.

Si tratta di una condizione comune di tutte le case automobilistiche tra Audi, Citroen, Dacia, DS, Fiat, Ford, Hyundai, Jeep, Kia, Lancia, Mahindra, Mitsubishi, Nissan, Opel, Peugeot, Renault, Seat, Skoda, Suzuki, Toyota, Volkswagen. Come si può quindi intuire, si tratta di un periodo variabile sulla base delle intese tra le partie. In ogni caso, è di norma di 60 giorni. Non solo ma non può essere evitato e andare alla richiesta di recesso in quanto accettato contrattualmente al momento della sottoscrizione dell'atto di acquisto del veicolo.

Se il venditore di auto non rispetta gli obblighi di consegna indicati nel modulo d'ordine è quindi annullare l'acquisto senza dover pagare i danni. Dal punto di vista procedurale, il recesso dall'acquisto deve essere comunicato al concessionario via raccomandata con ricevuta di ritorno.

C'è però un aspetto importante da verificare al di là dei tempi reali di consegna del veicolo: per essere valido, l'automobilista deve inviarlo prima dell'avviso di disponibilità dell'auto. Ma attenzione perché nella maggior parte dei casi, questa notifica può essere comunicata all'acquirente con una semplice telefonata o un messaggio di posta elettronica e dunque in maniera sostanzialmente informale.

Per procedere allo scioglimento del contratto d'acquisto dell'auto, alla richiesta del doppio della caparra (come vedremo più specificatamente nel paragrafo successivo) o al risarcimento del danno, bisogna inviare al concessionario una lettera di diffida e messa in mora.

Se con il concessionario non si riesce a raggiungere un componimento bonario della lite, la strada della soluzione conduce verso il Giudice di Pace o al Tribunale con tanto di richiesta di condanna del concessionario al risarcimento dell'importo dovuto.

Quando bisogna restituire il doppio della caparra versata per auto comprata

Un importante punto di riferimento normativo rispetto alla ritardata consegna delle auto usate con tanto di scioglimento del contratto è l'articolo 1385 Codice Civile relativo alla restituzione della caparra confirmatoria.

Più precisamente, la disposizione prevede che se al momento della conclusione del contratto una parte dà all'altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta.

E ancora: se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra. Se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta, l'altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra.

Infine, sempre la medesima disposizione di legge stabilisce che se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.