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Cosa fare se l'auto nuova comprata non arriva, i diritti degli acquirenti e come farli rispettare

Come venire fuori dalla spiacevole situazione di un'auto comprata che non viene consegnata? Cosa c' da sapere per fare valere i propri diritti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa fare se l'auto nuova comprata n

L'acquisto di un veicolo nuovo rappresenta un investimento importante che richiede spesso lunghe attese. Purtroppo, non sempre i tempi di consegna concordati vengono rispettati dai concessionari, creando disagi e frustrazione negli acquirenti. Vediamo quali sono i diritti di chi ha acquistato un'auto nuova che non viene consegnata nei tempi stabiliti e quali azioni intraprendere per tutelarsi.

I diritti dell'acquirente in caso di ritardo nella consegna dell'auto

Quando si sottoscrive un contratto per l'acquisto di un nuovo veicolo, la consegna puntuale rappresenta un obbligo essenziale del venditore. Questo vale per qualsiasi marca automobilistica, sia essa Fiat, Volkswagen, Dacia, Renault o qualunque altro produttore presente sul mercato.

Il contratto di acquisto tipicamente prevede il diritto di recesso che può essere esercitato una sola volta al termine del cosiddetto periodo di tolleranza. Quest'ultimo corrisponde all'intervallo che intercorre tra il termine previsto per la consegna (indicato nel contratto) e la consegna effettiva.

Questo periodo di tolleranza è una condizione standard applicata da tutti i costruttori automobilistici e generalmente si attesta intorno ai 60 giorni, anche se può variare in base agli accordi specifici tra le parti. È importante sottolineare che tale periodo non può essere evitato, essendo stato accettato contrattualmente al momento della sottoscrizione dell'atto di acquisto.

Procedura per recedere dal contratto di acquisto

Se il concessionario non rispetta gli obblighi di consegna indicati nel modulo d'ordine, l'acquirente ha il diritto di annullare l'acquisto senza dover pagare alcun risarcimento. Dal punto di vista procedurale, il recesso deve essere comunicato al concessionario tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Un elemento cruciale da considerare riguarda la tempistica: per essere valido, il recesso deve essere inviato prima dell'avviso di disponibilità dell'auto. Questo rappresenta un aspetto delicato della procedura, poiché nella maggior parte dei casi tale notifica può essere comunicata all'acquirente in modo informale, attraverso una semplice telefonata o un messaggio di posta elettronica.

Per questo motivo, è consigliabile documentare tutte le comunicazioni con il concessionario e, nel caso di comunicazioni verbali, richiedere sempre una conferma scritta.

La diffida e messa in mora del concessionario

Per procedere allo scioglimento del contratto d'acquisto, alla richiesta del doppio della caparra o al risarcimento del danno, è necessario inviare al concessionario una lettera di diffida e messa in mora. Questo documento formale rappresenta il primo passo per l'esercizio dei propri diritti in caso di inadempienza contrattuale.

La diffida dovrebbe contenere:

  • I riferimenti al contratto di acquisto
  • La data di consegna originariamente prevista
  • Il periodo di tolleranza trascorso
  • La richiesta specifica (recesso dal contratto, restituzione della caparra, ecc.)
  • Un termine ultimativo per l'adempimento

Se con il concessionario non si riesce a raggiungere una composizione bonaria della controversia, sarà necessario rivolgersi al Giudice di Pace o al Tribunale con richiesta di condanna del concessionario al risarcimento dell'importo dovuto.

La caparra confirmatoria e il diritto alla sua restituzione

Un punto di riferimento normativo fondamentale riguardo alla ritardata consegna dei veicoli e al conseguente scioglimento del contratto è l'articolo 1385 del Codice Civile, che disciplina la restituzione della caparra confirmatoria.

Secondo questa disposizione:

  • In caso di regolare adempimento del contratto, la caparra deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta
  • Se la parte che ha versato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto trattenendo la caparra
  • Se inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra (in questo caso il concessionario), l'acquirente può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra versata

Lo stesso articolo prevede inoltre che, se la parte non inadempiente preferisce richiedere l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno sarà regolato dalle norme generali del diritto civile.

Alternative alla risoluzione del contratto

Non sempre la risoluzione del contratto rappresenta la soluzione migliore per l'acquirente. In alcuni casi, potrebbe essere preferibile valutare alternative come:

Rinegoziazione delle condizioni contrattuali

È possibile concordare con il concessionario una modifica delle condizioni contrattuali a fronte del ritardo nella consegna. Questo potrebbe includere:

  • Uno sconto sul prezzo finale del veicolo
  • L'inclusione di optional o servizi aggiuntivi gratuiti
  • L'estensione della garanzia
  • La fornitura di un veicolo sostitutivo fino alla consegna

Richiesta di un veicolo sostitutivo

In caso di necessità impellente di un mezzo di trasporto, è possibile richiedere al concessionario la fornitura di un veicolo sostitutivo per il periodo di attesa. Questo può rappresentare una soluzione temporanea efficace, specialmente se il ritardo si protrae per diverse settimane o mesi.

Tale richiesta non è prevista per legge, ma può essere negoziata come forma di compensazione per il disagio subito. Alcuni concessionari offrono questo servizio spontaneamente per mantenere buoni rapporti con la clientela.

Cause comuni dei ritardi nella consegna

I ritardi nella consegna dei veicoli nuovi possono dipendere da numerosi fattori, molti dei quali al di fuori del controllo diretto del concessionario:

  • Problemi nella catena di approvvigionamento di componenti essenziali (come microchip o elementi elettronici)
  • Difficoltà produttive negli stabilimenti delle case automobilistiche
  • Problemi logistici nel trasporto dei veicoli dalla fabbrica ai concessionari
  • Ritardi nelle procedure di immatricolazione o nei controlli di qualità
  • Eventi imprevisti come scioperi, calamità naturali o crisi sanitarie

Comprendere la causa del ritardo può aiutare a valutare meglio le opzioni disponibili e a scegliere la strategia più adeguata per tutelare i propri interessi.

Consigli pratici per tutelare i propri diritti

Per proteggere efficacemente i propri diritti in caso di ritardo nella consegna di un'auto nuova, è consigliabile seguire questi accorgimenti:

Prima dell'acquisto

  • Verificare la reputazione del concessionario, consultando recensioni online e richiedendo feedback ad altri clienti
  • Richiedere tempi di consegna realistici e farli mettere per iscritto nel contratto
  • Leggere attentamente tutte le clausole relative alla consegna e al periodo di tolleranza
  • Negoziare preventivamente eventuali penali o compensazioni in caso di ritardo

Durante l'attesa

  • Mantenere un registro di tutte le comunicazioni con il concessionario
  • Richiedere aggiornamenti periodici sullo stato dell'ordine
  • Conservare copia di tutti i documenti relativi all'acquisto e alle successive comunicazioni

In caso di ritardo prolungato

  • Inviare una comunicazione formale al concessionario esprimendo preoccupazione per il ritardo
  • Consultare un'associazione dei consumatori o un avvocato specializzato per valutare le opzioni disponibili
  • Preparare adeguatamente la documentazione necessaria per l'eventuale invio della diffida

Il ruolo delle associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori possono fornire un supporto prezioso in caso di controversie con i concessionari auto. Questi enti offrono:

  • Consulenza legale specializzata sui diritti degli acquirenti
  • Modelli di lettere di diffida già predisposti
  • Assistenza nella mediazione con il concessionario
  • Supporto nell'eventuale procedura giudiziaria

Rivolgersi a un'associazione dei consumatori può rappresentare una soluzione economica ed efficace per risolvere la controversia, spesso evitando di dover ricorrere alle vie legali più onerose e lunghe.

Quando è opportuno rivolgersi a un legale

Se nonostante i tentativi di risolvere bonariamente la questione, il concessionario continua a non rispettare gli impegni contrattuali, può essere necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto dei consumatori o contrattualistica.

È consigliabile considerare questa opzione soprattutto nei seguenti casi:

  • Quando il valore dell'auto e della controversia è significativo
  • Se si sono subiti danni economici rilevanti a causa del ritardo
  • Quando il concessionario ignora o respinge le diffide formali
  • Se si sospettano pratiche commerciali scorrette o difetti non dichiarati al compratore

Un legale potrà valutare la solidità della posizione dell'acquirente e consigliare la strategia più efficace per ottenere il risarcimento dovuto o la risoluzione del contratto a condizioni vantaggiose.