Il venditore deve assicurare trasparenza e laddove viene a mancare e l'acquirente si considera danneggiato, ecco che può fare valere la garanzia. La normativa in vigore prevede che i difetti che si manifestano nei 6 mesi successivi alla firma del contratto di acquistano vadano considerati già esistenti. A quel punto l'acquirente ha 2 mesi a disposizione dalla scoperta del problema per la contestazione al venditore con tanto di denuncia formale.
Sì all'acquisto di un'auto usata perché spesso e volentieri si rivela un ottimo affare. Si tratta infatti dell'occasione di diventare proprietari di un modello a cui sarebbe difficile accedere senza una facilitazione economica. La differenza di prezzo tra nuovo e usato è molto pronunciata e per il compratore il risparmio è assicurato.
Ma affinché si possa parlare di affare è fondamentale che l'auto sia in buone condizioni. Indipendentemente dall'anno di immatricolazione e dai chilometri percorsi è fondamentale l'assenza di difetti o malfunzionamenti. O meglio, non devono essere conosciuti dal venditore al momento della trattativa.
Si tratta dei cosiddetti vizi occulti che riguardano nella maggior parte dei casi componenti minori dell'auto perché non sempre controllati. Pensiamo ad esempio al lettore di cd. Difficilmente invece difetti al motore o alle parti meccanici non balzerebbero subito all'attenzione del guidatore.
Vogliamo allora sapere quali sono i diritti dell'acquirente e qual è la garanzia che può fare valere nei confronti di un'auto usato che non è proprio conforme a quella immaginata. Vediamo quindi
Nel caso di vendita di un'auto usata, l'acquirente ha diritto a ricevere il mezzo in condizioni conformi. Si parla infatti di garanzia legale di conformità.
Non significa che l'auto usata deve essere in perfette condizioni perché nella valutazione si tiene conto dell'utilizzo precedente e dunque dell'usura di tutte le componenti. Il venditore ha però il dovere di rivelare tutti i difetti ovvero quelli di cui è a conoscenza e che sono evidentemente visibili.
Per fare un esempio concreto, l'acquirente non può contestare la sostituzione della frizione che si è resta necessaria a distanza di poco tempo dalla vendita, ma può rivendicare la mancata comunicazione della modifica di una parte del motore che incide sul corretto funzionamento.
In questo caso scattano i diritti del consumatore che sono di 4 tipi: riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo, risoluzione del contratto, da applicare in base alla situazione e alla propria volontà.
Di più: come di recente sentenziato dalla Corte di Cassazione, eventuali incidente avvenuti in passato devono essere dichiarati.
Come stabilito dal Codice civile (l'articolo è il 1490), il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinato ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
Nel secondo comma precisa quindi che il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in malafede taciuto al compratore i vizi della cosa.
Anche quando si comprano auto usate si applica quindi la garanzia che è pari a 24 mesi. Tuttavia in sede di trattativa è possibile ridurla, ma non può mai essere inferiore a 12 mesi.
Dal punto di vista pratico, il venditore deve assicurare trasparenza e laddove viene a mancare e l'acquirente si considera danneggiato, ecco che può fare valere la garanzia. La normativa in vigore prevede che i difetti che si manifestano nei 6 mesi successivi alla firma del contratto di acquistano vadano considerati già esistenti.
A quel punto l'acquirente ha 2 mesi a disposizione dalla scoperta del problema per la contestazione al venditore con tanto di denuncia formale. In ogni caso è possibile rivendicare i diritti fino all'ultimo giorno di garanzia.
Non basta esprimersi verbalmente perché occorre inviare al venditore una raccomandata con ricevuta di ritorno. La lettera deve essere circostanziata e contenere tutti i dettagli, dalla data di consegna del veicolo al giorno della scoperta del difetto.
E deve essere accompagnata dai documenti dell'auto e del proprietario, compreso il passaggio di proprietà al Pubblico registro automobilistico (oggi riunito nel Documento unico di proprietà) che è adesso smaterializzato e non più in formato cartaceo.
indipendentemente dall'anno di immatricolazione e dalla distanza percorsa L'assenza di difetti o malfunzionamenti è importante. o meglio, il venditore non avrebbe dovuto saperlo.