Non esiste l'infallibilità, soprattutto in un contesto così delicato e complesso come quello fiscale e del pagamento delle tasse. Proprio per via della farraginosità del sistema italiano, uno delle circostanze più scomode in cui potrebbe trovarsi il contribuente italiano è quello del versamento delle imposte con un importo sbagliato o secondo un codice tributo non corretto.
L'elenco delle possibilità è molto lungo proprio per via delle tante tasse da pagare. Pensiamo ad esempio all'Imu o alla Tari, ma molto semplicemente anche quelle in sede di dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 a cui fanno riferimento i lavoratori dipendenti e i pensionati oppure il Modello Redditi Persone Fisiche per lavoratori autonomi e professionisti. Cerchiamo allora di entrare nel vivo di una questione evidentemente molto delicata ovvero:
Pagamento tasse nazionali o locali sbagliato, cosa fare
Come fare ad avere restituzione o a correggere errore
Abbiamo accennato alla lista di errori che il contribuente potrebbe commettere in relazione alle numerose tasse che è chiamato tutti gli anni a pagare. Un primissimo elenco comprende:
Imu
Tari
Tasse F24
Tasse 730 2020
In materia di Imu, l'Imposta municipale sugli immobili, la questione è estremamente fluida in quanto la normativa vigente suggerisce al contribuente come comportarsi nel caso di pagamento sbagliato ovvero effettuato in favore di un Comune diverso da quello in cui ricade l'immobile.
Ebbene, come viene testualmente argomentato, nel caso in cui il contribuente abbia effettuato un versamento relativo all’imposta municipale propria a un Comune diverso da quello destinatario dell’imposta, il Comune che viene a conoscenza dell’errato versamento, anche a seguito di comunicazione del contribuente, deve attivare le procedure più idonee per il riversamento al comune competente delle somme indebitamente percepite.
Nella comunicazione il contribuente indica gli estremi del versamento, l’importo versato, i dati catastali dell’immobile a cui si riferisce il versamento, il comune destinatario delle somme e quello che ha ricevuto erroneamente il versamento.
In fin dei conti è lo stesso trattamento riservato a chi sbaglia il pagamento della Tari, l'imposta sui rifiuti, in quanto - come precisato in via ufficiale - i Comuni che non avevano ricevuto le somme dei tributi di loro pertinenza procedevano alla notifica degli avvisi di accertamento e si rifiutavano di annullare in autotutela gli avvisi stessi, nonostante il contribuente avesse dimostrato di aver effettuato il versamento, anche se a un Comune incompetente
Il focus è anche sul modello F24 ovvero sugli errori nella compilazione manuale o nel suo inserimento telematico. La strada da seguire è quella di chiedere l'annullamento dei dati sulla piattaforma dell'Agenzia delle entrate attraverso l'applicazione Entratel. Di quali sbagli stiamo parlando? Dell'indicazione del codice tributo o del codice dell'Ente impositore.
In questo caso la somma può essere attribuita a un'altra imposta o a un soggetto differente dal titolare del tributo e ha richiesto il pagamento. Se il versamento è già stato accreditato, il contribuente deve quindi presentare richiesta all'Agenzia delle entrate per i tributi erariali, o all'ente territoriale per i tributi locali per l'annullamento del modello F24 e dell'eventuale atto di accertamento. Da segnalare anche la possibilità di chiedere la sola rettifica del codice errato.