L'esperienza è certamente spiacevole perché tornare nella propria camera d'albergo dopo aver ad esempio fatto colazione nel ristorante e scoprire che manca lo smartphone fa andare su tutte le furie. La prima operazione è il controllo nei comodini, sotto il letto e in bagno.
Ma se non salta fuori e si è certi della sua sparizione per cause indipendenti dalla propria volontà ecco che la situazione diventa critica. Oppure, nel caso in cui venga ritrovato, il device risulta danneggiato. Cosa fare? Dipende da dove ci si trova perché ciascun Paese applica disposizioni differenti.
Negli Stati Uniti, ad esempio, la responsabilità di un hotel per gli effetti personali degli ospiti varia in base alla legge statale. Come regola generale, un ospite che richiede un risarcimento per gli oggetti mancanti o danneggiati deve dimostrare negligenza da parte dell'hotel.
Se l'hotel è in grado di dimostrare adeguata sicurezza e serrature funzionanti sulla porta, ecco che l'hotel non viene ritenuto responsabile per eventuali perdite o danni. In alcune giurisdizioni un cartello nella hall precisa espressamente che "questo hotel non è responsabile per eventuali oggetti rubati o persi" stabilendo così un confine netto alle responsabilità.
Altrove le strutture ricettive sono considerate responsabili solo fino a un certo limite di risarcimento. E in Italia? Vediamo tutto tra
La responsabilità degli hotel di risarcire per gli oggetti danneggiati o smarriti è regolata dalla Convenzione sulla responsabilità degli albergatori per i beni di proprietà dei viaggiatori.
Secondo questo documento, il risarcimento per gli oggetti smarriti è limitato a 100 volte il prezzo giornaliero della camera d'albergo per un furto o un danneggiamento commesso all'interno dell'hotel e 50 volte il prezzo giornaliero della camera d'albergo per un furto o un danneggiamento di un veicolo nel parco dell'hotel.
Si tratte di cifre potenzialmente elevate e di conseguenza è lecito attendersi una resistenza da parte delle strutture ricettive rispetto all'ammissione della colpa. La partita si gioca sull'onere della prova.
Di conseguenza potrebbe essere necessario un rapporto delle forze dell'ordine oppure una denuncia così come le ricevute per dimostrare la proprietà e il valore degli articoli danneggiati o sottratti.
L'altro punto di riferimento è l'articolo 1783 del Codice civile che si occupa espressamente della responsabilità per le cose portate in hotel e la individua negli albergatori. Sono loro a essere chiamati a rispondere per deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo.
Nel caso di danneggiamento, la prima cosa da fare è scattare una o più fotografie con lo smartphone per evitare che successivi interventi possano alterare le prove. Quindi contattare lo stesso albergatore e, in base all'entità del danno, le forze dell'ordine.
Secondo le norme del Codice civile sono considerate cose portate in albergo quelle che si trovano durante il tempo nel quale il cliente dispone dell'alloggio.
Ma anche quelle di cui l'albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia, fuori dell'albergo, durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dell'alloggio.
La terza categoria individuata è quella di cui l'albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia sia nell'albergo, sia fuori dell'albergo, durante un periodo di tempo ragionevole, precedente o successivo a quello in cui il cliente dispone dell'alloggio.
Considerando la delicatezza della questione e l'esito tutt'altro che scontato quando ci sono di mezzo danneggiamenti e furti in camera d'albergo, il primo suggerimento è di non viaggiare con oggetti di valore.
Computer portatili, fotocamere e smartphone sono elementi indispensabili per molti viaggiatori ma andare in vacanza con l'intera collezione di gioielli al seguito può rappresentare un azzardo.
Se c'è una cassaforte è meglio utilizzarla oppure è possibile consegnare oggetti di valore (dietro ricevuta) alla reception affinché siano tenuti al sicuro.