Nel caso in cui la propria linea telefonica venga attivata in ritardo, l’utente ha la possibilità di presentare u reclamo alla compagnia telefonica, avviare un tentativo di conciliazione online e, se quest’ultimo non dovesse andare a buon fine, anche un’azione legale tramite giudice di Pace o tribunale per ottenere un risarcimento per il danno subito.
Quando si decide di andare a vivere in una casa nuova bisogna attivare tutte le utenze, da gas e luce ad acqua e telefono ma capita spesso che l’attivazione della linea telefonica, cui è agganciata quella Internet, sia attivata in ritardo. Cosa si fa se e quando la linea telefonica è attivata in ritardo? Quali sono i tempi che si dovrebbero rispettare per le attivazioni delle linee telefoniche?
Stando a quanto stabilito dall’Agcom, Autorità garante per le comunicazioni, per l’attivazione delle linee telefoniche le compagnie hanno un massimo di 10 giorni da quando l’utente ne fa richiesta per garantire l’uso della linea. Il termine di 10 giorni si può allungare a 20 giorni ma solo a richiedere lo slittamento sia l’utente stesso per necessità sue, se, per esempio, nel giorno dell’attivazione è fuori casa per lavoro o non è ancora pronta la casa nuova.
Se entro il termine dei 10 giorni fissato dall’Agcom per l’attivazione della linea telefonica, non si fosse ancora presentato il tecnico per attivarla, appunto, il cliente ha la possibilità di:
Nel caso di ritardi nell’attivazione della linea telefonica, diverse compagnie telefoniche prevedono risarcimenti forfettari da calcolare in base ai giorni di ritardo rispetto alla scadenza dell’attivazione della linea. Il risarcimento è dovuto se la causa del ritardo dipende dal fatto che l’operatore non si sia presentato per l’attivazione ma se il ritardo è dovuto a problemi tecnici o burocratici che non dipendono dalla compagnia telefonica, allora non è dovuto alcun risarcimento al cliente.
Insieme al risarcimento forfettario che la compagnia telefonica calcola, il cliente che subisce il ritardo può anche chiedere un risarcimento maggiore dovuto ad eventuali danni causati dal ritardo dell’attivazione della linea telefonica, ma in tal caso deve fornire prove che dimostrino l’effettivo danno causato, o per danno patrimoniale, derivante da ulteriori costi che lo stesso utente ha dovuto sostenere per avere una linea sostitutiva in mancanza di quella per cui ha firmato il contratto.
Se, come sopra accennato, trascorsi i dieci giorni di tempo massimo che le compagnie telefoniche hanno per garantire l’attivazione di una nuova linea telefonica, questa non fosse stata ancora attivata e l’utente vuol procedere con la richiesta di risarcimento del danno deve innanzitutto inviare un reclamo tramite fax al numero fornitogli dalla stessa compagnia telefonica e, allo stesso tempo, una PEC e una raccomandata con avviso di ricevimento al gestore, chiedendo il dovuto rimborso.
Il reclamo deve riportare tutti i giorni di ritardo dell’attivazione rispetto alla scadenza prevista dei 10 giorni e la motivazione per cui si chiede il rimborso, e cioè ritardo dell'attivazione della linea telefonica a casa propria. Dopo di chè bisogna attendere la risposta da parte della compagnia telefonica che deve poi corrispondere il relativo rimborso, come previsto dal contratto di abbonamento e dalle regole in vigore.