Cosa fare se marito non paga assegno di mantenimento. Tutti i casi e soluzioni 2022

Multe e sanzioni penali fino alla reclusione per ex marito che non paga mantenimento alla ex moglie: cosa fare e cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cosa fare se marito non paga assegno di

Cosa fare se il marito non paga l’assegno di mantenimento?

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, se l’ex marito non paga il mantenimento alla ex moglie, le soluzioni possibili sono esortare in un primo momento lo stesso ex marito a pagare come regolarmente stabilito (soprattutto se a stabilirlo è stato un giudice dopo la separazione) o, nel caso in cui l'ex marito dovesse continuare a non pagare l'assegno di mantenimento, sporgere querela per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
 

Cosa fare se il marito non paga l’assegno di mantenimento? L’assegno di mantenimento è una prestazione prevista dalla legge che a seguito di separazione deve essere versato generalmente da parte del coniuge economicamente più forte al coniuge economicamente più debole.

Di solito sono gli ex marito che pagano l’assegno di mantenimento alle mogli per importi determinati sulla base di specifici elementi e che è considerato obbligatorio dalla legge. Quando, infatti, a seguito di separazione si stabilisce che l’ex marito deve corrispondere alla ex moglie l’assegno di mantenimento, il marito è tenuto ad effettuare mensilmente il versamento dovuto, a meno che non sussistano casi di sospensione, revisione dell’importo o decadenza. Vediamo invece quali sono le soluzioni 2022 possibili se il marito non vera il mantenimento come stabilito.

  • Assegno di mantenimento alla ex moglie cosa fare se marito non paga
  • Assegno di mantenimento alla ex moglie da ex marito chi e come decide

Assegno di mantenimento alla ex moglie cosa fare se marito non paga

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, se l’ex marito non paga il mantenimento alla ex moglie, le soluzioni possibili sono esortare in un primo momento lo stesso ex marito a pagare come regolarmente stabilito (soprattutto se a stabilirlo è stato un giudice dopo la separazione) o, nel caso in cui l'ex marito dovesse continuare a non pagare l'assegno di mantenimento, con aiuto del proprio legale avviare una casa sporgendo querela per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Chi commette tale reato è soggetto a sanzioni pesanti, fino a quelle penali: si rischia, infatti, una multa fino a 1.032 euro e la reclusione fino a un anno. Prima, però, di sporgere querela nei confronti dell’ex marito che non paga l’assegno di mantenimento, è bene sapere che si tratta di un passo che si può compiere solo un bel e lungo periodo di tempo di mancato pagamento.

Se, infatti, l’ex marito salta qualche pagamento sporadicamente o ritarda nel pagamento non può essere querelato. 

Assegno di mantenimento alla ex moglie da ex marito chi e come decide

Se dopo la separazione, di comune accordo o per decisione del giudice di competenza, viene stabilito che il marito deve versare regolarmente l’assegno alla ex moglie per un determinato importo, egli non può decidere in piena autonomia, quando e come vuole di smettere di versare l’assegno o cambiarne l’importo, dunque.

L’importo dell’assegno di mantenimento da versare alla ex moglie, nel caso di mancato accordo tra i coniugi dopo la separazione, viene fissato dal giudice di competenza sulla base di criteri specifici.

Gli elementi che si considerano per calcolare l’importo dell’assegno di mantenimento da dare alla ex moglie vi sono:

  • durata del matrimonio;
  • possibilità lavorative della ex moglie;
  • redditi e rispettivi patrimoni della coppia, come conti correnti, risparmi, investimenti, polizze assicurative, eventuali canoni di locazione percepiti da un immobile concesso in locazione;
  • spese che la coppia sosteneva durante la convivenza, per esempio mutuo o pagamento del canone di locazione, utenze, spese per i figli, ecc;
  • valore locatizio mensile delle eventuali proprietà immobiliari di cui il marito risulta titolare, ad eccezione della casa coniugale se assegnata alla ex moglie;
  • valore locatizio mensile delle eventuali proprietà immobiliari di cui è titolare la moglie, compresa la casa coniugale se a lei assegnata;
  • eventuali spese del mutuo da detrarre dal reddito netto di chi le sborsa;
  • numero di figli a carico della moglie.

Una volta stabilito l'importo dell'assegno di mantenimento da versare alla ex moglie non è detto che rimanga sempre lo stesso, perché al verificarsi di sostanziali modifiche delle condizioni economiche dell'ex marito, può cambiare l’entità dell’assegno.