Cosa fare se medico si rifiuta di fare ricetta per prescrizione medicinali

La ricetta medica va sempre scritta in forma indelebile, riportare la dose e le modalità d'uso per il malato. Ma cosa succede se il medico si rifiuta di prescriverla?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa fare se medico si rifiuta di fare r

Ricetta rifiutata dal medico, cosa fare?

Innanzitutto non si può costringerlo con la forza, anche se l'assunzione di quei farmaci è stata consigliati da un altro medico. Quest'ultimo può rilasciare la prescrizione assumendosene la responsabilità. Se il medico è considerato inadeguato dal paziente può naturalmente cambiarlo quanto prima. Nel frattempo può presentare un esposto all'autorità giudiziaria, segnalare il caso all'Asl in ottica risarcimento danno, inoltrare un secondo esposto all'Ordine dei medici della provincia di appartenenza per violazione del codice deontologico oppure rivolgersi al Difensore civico della propria regione. La contestazione non è però possibile per tutte le ricette mediche.

Un prima importante distinzione da fare è tra farmaci soggetti a prescrizione medica e farmaci non soggetti a prescrizione medica. I primi possono essere dispensati in regime assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale a seconda della classe e possono essere venduti solo dietro presentazione di ricetta medica. I secondi sono i medicinali da banco o di automedicazione che possono essere venduti senza ricetta, su semplice richiesta del paziente e non sono dispensati in regime assistenziale dal Servizio sanitario nazionale. Ma anche i medicinali senza obbligo di ricetta medica o da consiglio che Possono essere venduti senza ricetta, su consiglio del farmacista. Anche in questo caso possono essere dispensati in regime assistenziale dal Servizio sanitario nazionale. Ma cosa succede se, nel primo caso il medico ovvero il laureato in medicina e chirurgia, abilitato all'esercizio della professione ed iscritto all'Albo professionale, si rifiuta di fare ricetta per la prescrizione dei farmaci? Cosa fare? Per comprenderlo dobbiamo fare un passo indietro e fare presente che la ricetta è una scrittura privata con cui il medico prescrive la cura necessaria per il malato assistito. In tutti i casi la ricetta va scritta in forma indelebile, riportare la prescrizione, la dose e le modalità d'uso per il malato. E poi, altro dettaglio fondamentale affinché sia considerata valida, deve essere firmata e datata. La regola generale prevede anche che la prescrizione di più specialità medicinali comporti l'obbligo di ricetta medica con il medico di fiducia chiamato a informare il proprio paziente sugli effetti e le controindicazioni dell'utilizzo dei farmaci prescritti. Approfondiamo quindi

  • Ricetta rifiutata dal medico, cosa fare
  • Validità della ricetta medica

Ricetta rifiutata dal medico, cosa fare

Il punto di partenza è che spetta al medico decidere se rilasciare al paziente una ricetta con la prescrizione dei medicinali. Essendo il responsabile prende questa decisione tenendo conto delle proprie valutazioni. Di conseguenza può rifiutare di fare la ricetta su richiesta esplicita e magari insistente del paziente? Non sempre.

Più precisamente se si trova davanti a una situazione di urgenza e di necessità, in caso di diniego è chiamato a rispondere dell'accusa di rifiuto di atti d'ufficio.

Ci sono quindi condizioni ben precise affinché il camice bianco si trovi in questa situazione ovvero se il suo atto è dovuto e la prescrizione è indispensabile sulla base delle condizioni di salute del paziente.

Cosa fare se il medico si rifiuta di rilasciare una ricetta per prescrizione medicinali? Innanzitutto non si può costringerlo con la forza, anche se l'assunzione di quei farmaci è stata consigliata da un altro medico. Quest'ultimo può rilasciare la prescrizione assumendosene la responsabilità.

Se il medico è considerato inadeguato dal paziente può naturalmente cambiarlo quanto prima. Nel frattempo può presentare un esposto all'autorità giudiziaria, segnalare il caso all'Asl in ottica risarcimento danno, inoltrare un secondo esposto all'Ordine dei medici della provincia di appartenenza per violazione del codice deontologico oppure rivolgersi al Difensore civico della propria regione.

Validità della ricetta medica

Affinché la ricetta scritta su un foglio di carta (la cosiddetta ricetta bianca, sempre a totale carico dell'assistito) sia considerata valida è necessario che contenga alcune informazione ben precise.

Si tratta di nome e cognome del medico e struttura sanitaria di appartenenza, denominazione del farmaco o del principio attivo, luogo e data di compilazione della ricetta, firma del medico. Può essere scritta tramite computer a mano, ma l'importante è che sia leggibile.

Per quanto riguarda le tempistiche, la ricetta medica ha validità fino a 6 mesi dalla data di compilazione e per non più di 10 volte, salvo che per alcune categorie di farmaci per i quali il periodo di validità è inferiore. La ricetta medica è quindi ripetibile e il paziente può esibirla al farmacista per acquistare i medicinali fino al termine della sua validità.

A meno che il medico non indichi un numero di confezioni superiori a 1. In questo caso è utilizzabile solamente per quella volta.