Se un permesso di soggiorno è in ritardo e non arriva, si può o contattare la Questura di riferimento o ci si può rivolgere ad un avvocato, procedendo con un ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, il TAR, per violazione dei principi amministrativi e per violazione nell’inadempimento per silenzio dell’amministrazione.
Cosa fare se permesso di soggiorno è in ritardo e non arriva? Il permesso di soggiorno è un documento che permette a cittadini stranieri di soggiornare regolarmente in Italia per determinati periodi di tempo.
Il permesso di soggiorno viene rilasciato dalla Questura a tutti i cittadini di Paesi che non fanno parte dell'Unione Europea e riporta tutti i dati del richiedente e motivo e durata del soggiorno. Vediamo allora di seguito quali sono le soluzioni possibili nel 2022 nei casi di ritardo di arrivo del permesso di soggiorno.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, il permesso di soggiorno deve essere rilasciato (per primo rilascio), rinnovato o convertito entro sessanta giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda.
Dunque, per legge, la Questura deve rilasciare il permesso di soggiorno entro 60 giorni dal giorno esatto deposito della domanda, calcolata sulla base del cedolino rilasciato dalla medesima amministrazione e che riporta relativo numero di protocollazione.
La stessa Legge chiarisce, inoltre, che il termine dei 60 giorni si riduce a 20 giorni per rinnovo di un permesso di soggiorno già esistente.
Se un permesso di soggiorno è in ritardo e non arriva, la prima soluzione è certamente quella di sollecitarne la pratica di lavorazione. Basta contattare la Questura di riferimento, o recandovisi di persona o telefonicamente, e chiedendo a che punto è la pratica di lavorazione del proprio permesso di soggiorno, sollecitandone i tempi.
In alternativa, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, ci si può rivolgere ad un avvocato, considerando anche che per chi ha redditi bassi esiste il gratuito patrocinio, perchè metta in mora l'Amministrazione competente. In tal caso, si deve procedere con un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, il TAR, per violazione nell’inadempimento per silenzio dell’amministrazione.
Con il ricorso alle vie legali, si ottiene subito il rilascio del Permesso di soggiorno per effetto della sentenza favorevole e se il soggetto richiedente ha subito danni per mancato rilascio del permesso di soggiorno nei tempi di legge previsti, per esempio conseguenze a lavoro, ecc, può ottenere anche un risarcimento danni.