Anche e soprattutto per via delle recenti disposizioni che hanno limitato l'utilizzo di contanti, strumenti di pagamento come gli assegni cartacei sono destinati a un utilizzo più frequente. Ma come per tutte le opzioni utili per effettuare le transazioni economiche, anche in questo caso non mancano alcuni rischi che derivano dal loro utilizzo.
A iniziare dalla perdita del libretto degli assegni, rispetto a cui occorre attivarsi con rapidità per evitare guai peggiori.
Vediamo in questo articolo come fare, ricordando che sono anche altri gli aspetti a cui prestare attenzione, come il mancato pagamento dell'assegno per assenza di fondi o altra causa presso l'istituto di credito oppure la possibilità di essere iscritti nella Centrale d'allarme interbancaria se l'emissione di assegni bancari avviene senza autorizzazione o in mancanza dei fondi sul conto corrente di riferimento.
Altri rischi da non affrontare con leggerezza sono la nullità dell'assegno se è previo dei cosiddetti elementi essenziali e la possibilità di incorrere nelle sanzioni amministrative sulla base della normativa antiriciclaggio per emissione di assegni di almeno 1.000 euro senza l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. Vediamo quindi
Lo smarrimento del libretto degli assegni può provocare un bel po' di problemi nel caso di uso improprio di una terza persona. Ecco perché occorre intervenire tempestivamente per impedirne l'utilizzo. Di consegna è necessario entrare in contatto con la propria banca e chiedere il blocco del libretto assegni.
In questo modo eventuali titoli di credito che saranno staccati non potranno essere utilizzati. L'ideale è contattare la filiale di riferimento e dunque riuscire a parlare immediatamente con chi materialmente può eseguire questa operazione.
A ogni modo, molte banche mettono a disposizione un numero verde (se non una linea dedicata) per segnalazioni di smarrimento. In seconda battuta occorre denunciare la perdita alle forze dell'ordine, anche perché quando c'è di mezzo uno smarrimento non è mai troppo chiaro se si tratta di una sbadataggine o di un furto.
Anche se redatta materialmente una sola volta, viene prodotta in duplice copia, anche attraverso la compilazione di moduli già predisposti. La chiarezza delle informazioni inserite (meglio scrivere in stampatello) è fondamentale per il buon esito delle operazione. A quel punto, l'interessato può inviare una copia della denuncia al proprio istituto di credito a completamento delle operazioni richieste.
Un caso particolare è quello dell'assegno al portatore. In questa circostanza bisogna avviare la procedura di ammortamento per ottenere il pagamento di un assegno perso. In pratica occorre presentare ricorso al tribunale del luogo in cui l'assegno è pagabile e attendere l'emanazione di un decreto di ammortamento.
Al termine della procedura giudiziale viene dichiarata l'inefficacia dell'assegno e il beneficiario può ottenere il pagamento. In caso di smarrimento di un assegno con clausola di non trasferibilità, il prenditore ha diritto a un duplicato dopo la presentazione della denuncia.
Nella maggior parte dei casi, le banche aderiscono al sistema di garanzia tramite adesione al Fondo interbancario di tutela dei depositi. In questo modo garantiscono una copertura fino a 100.000 euro al richiedente dell'assegno circolare e al beneficiario che non ha incassato l'importo indicato.