Stando a quanto previste dalle leggi 2022, chi subisce una diffamazione online su Internet o nella cita reale, può presentare richiesta ufficiale di smentita dei fatti raccontati e di rettificare e correggere ciò che è stato detto o presentare una querela contro chi ha commesso la diffamazione.
La diffamazione rientra tra i delitti contro l’onore e il relativo reato previsto dalla legge italiana si manifesta quando viene offesa la reputazione e si lede la dignità di una persona assente. Il reato di diffamazione è più grave quando si attribuisce alla persona offesa un fatto determinato e quando viene diffuso a mezzo stampa o online.
Il Codice Penale prevede per il reato di diffamazione diverse pene per diversi tipi di diffamazione, in relazione alla gravità del fatto. Ma come difendersi se si subisce diffamazione online su Internet o nella vita reale?
Quando si viene offesi e diffamati, in pubblico dinanzi a terze persone, o online su Internet, sui social network, la legge in vigore permette di intentare causa contro chi ha commesso il reato di diffamazione.
Le strade per difendersi dalla diffamazione, nella vita reale o online, sono in realtà due:
In quest’ultimo caso, la querela deve essere presentata al pubblico ministero, alla Polizia giudiziaria o in un ufficio consolare se si risiede all'estero. Per presentare querela per difendersi dalla diffamazione subita da qualcuno, è bene sapere che c’è un tempo da rispettare perché c’è il termine di prescrizione di 3 mesi dal momento in cui si viene a sapere dell'offesa subìta.
Insieme alla querela, che porta all’avvio di un processo penale a carico del responsabile della diffamazione, chi subisce la diffamazione, online su Internet o nella vita reale, può anche chiedere un risarcimento del danno.
Inoltre, precisiamo che la prima strada, cioè quella di richiesta di smentita dei fatti che hanno contribuito alla diffamazione, non esclude la possibilità per chi ha subito la diffamazione di presentare comunque querela alla magistratura.
Chi si rende colpevole del reato di diffamazione incorre in sanzioni e punizioni pesanti. Le leggi in vigore prevedono, infatti, che chi, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione viene punito con la reclusione fino a 1 anno o con la multa fino a 1.032 euro.
Se la diffamazione, online su Internet o nella vita reale, consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a 2 anni ovvero della multa fino a 2.065 euro. Se, invece, l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità ovvero in atto pubblico, la pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 3 anni o una multa non inferiore a 516 euro.
Infine, se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o a una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.
Richiesta di rettifica e correzione dei fatti riferiti, querela: cosa fare quando si subisce diffamazione e pene previste