Per recuperare soldi e liberare casa da un inquilino non paga l’affitto, indipendentemente dalla somma dovuta per gli affitti non pagati, bisogna rivolgersi al tribunale tradizionale che ha competenza specifica in materia di locazione degli immobili per poi procedere a sfratto per liberare la casa e pignoramento dello stipendio per recuperare i soldi.
Cosa fare se un inquilino non paga affitto per recuperare soldi e liberare casa? Il problema di inquilini morosi è sempre esistito e oggi, a causa delle difficoltà economiche vigente, ancor di più. Capita, infatti, non di rado di avere a che fare o sentire di inquilini che non pagano regolarmente il canone di affitto. E ci si chiede in questi casi cosa i proprietari possono fare per riavere i soldi dovuti e liberare la casa da un inquilino moroso.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022-2023, per recuperare soldi e liberare casa da un inquilino non paga l’affitto, indipendentemente dalla somma dovuta per gli affitti non pagati, bisogna rivolgersi al tribunale tradizionale che ha competenza specifica in materia di locazione degli immobili per poi procedere allo sfratto per liberare la casa.
Se l’inquilino tarda a pagare l’affitto di qualche giorno non sono previste conseguenze ma se il ritardo supera i 20 giorni dalla data di scadenza del pagamento dovuto e le mensilità non pagate si accumulano, il padrone di casa può sollecitare ripetutamente all’inquilino il pagamento del canone di affitto dovuto e, se l’inquilino non dovesse regolarizzare i propri pagamenti, può procedere con atto di ricorso per lo sfratto per morosità rivolgendosi al tribunale tradizionale.
Se l’inquilino paga gli importi dei canoni di affitto dovuti prima che il tribunale emetta il provvedimento, il provvedimento di sfratto si blocca, ma se l’inquilino continua a non pagare si arriva all’udienza davanti al giudice. Anche in questo caso, se l’inquilino regolarizza il pagamento, il provvedimento di sfratto si blocca ma se continua a non pagare, può chiedere il cosiddetto termine di grazia, che prevede 90 giorni ulteriori di tempo per recuperare i soldi necessari per pagare gli affitti arretrati.
Dopodicchè se l’inquilino continua a non pagare, il tribunale emette direttamente l’ordinanza di sfratto ordinando all’inquilino di lasciare l’appartamento nonché riceve anche l’ingiunzione per pagare i canoni non versati fino ad allora, compresi quelli maturati durante la procedura giudiziale.
Precisiamo che l’ordine di sfratto può essere indirizzato anche a nuclei familiari con minorenni o con disabili. Non esistono, infatti, divieti in tal senso ma sono previste deroghe e agevolazioni. Se, infatti, nella famiglia dell’inquilino moroso sono presenti minorenni o disabili, prima che lo sfratto diventi esecutivo, la famiglia deve aver trovato una sistemazione alternativa che sia adatta alle esigenze dei bambini e dei disabili, prevedendo in quest’ultimo caso la presenza di specifiche caratteristiche, come dispositivi di movimento lungo le scale, o maniglie e supporti di vario genere e altro.
Dopo l’emissione del provvedimento di sfratto da parte del giudice, stando alle leggi in vigore 2022-2023, il proprietario di casa, che risulta creditore, può rivolgersi all’ufficiale giudiziario per procedere al pignoramento dello stipendio dell’inquilino che non ha pagato l’affitto di casa.
Per recuperare i soldi da un inquilino che non paga l’affitto di casa, secondo le leggi 2022-2023, si può procedere anche con il pignoramento dello stipendio dello stesso inquilino e per avviare il pignoramento nei confronti dell'inquilino bisogna prima chiedere un decreto ingiuntivo per poi procedere all'esecuzione forzata con l'ufficiale giudiziario.