Dopo aver valutato il motivo del rifiuto della domanda di prestito aziendale occorre quindi considerare le possibili opzioni alternative. Non esiste infatti il solo finanziamento tradizionale attraverso le banche. Tra i prestiti speciali a cui fare ricorso ci sono anche quelli tra privati, quasi sempre più accessibili rispetto a quelli proposti dagli istituti di credito, ma allo stesso tempo legati comunque a una serie di vincoli.
Chiedere e ottenere un prestito per la propria azienda o per il proprio negozio non è affatto scontato. O meglio, la richiesta è sempre possibile, ma non è affatto detto che la risposta della banca sia sempre positiva. Sono numerose le ragioni per cui l'istituto di credito si rifiuti di concedere l'importo desiderato.
Ma ruotano tutte attorno a un concetto ben preciso: la difficoltà del richiedente a offrire alla banca le garanzie necessarie per la solvibilità.
Possono riguardare la situazione passata (ad esempio una storia creditizia non proprio limpida), quella presente (una grave situazione di crisi) o naturalmente quella futura. Inquadriamo meglio la situazione individuiamo le possibili alternative a disposizione delle aziende:
I requisiti dei documenti per garantire un prestito variano a seconda del prestatore e della storia della propria attività. Il richiedente deve fornire più di un semplice bilancio e una presentazione per ottenere il finanziamento. Molti imprenditori non hanno esperienza nella richiesta di prestiti.
Potrebbero non conoscere gli ampi requisiti relativi agli adempimenti necessari o come garantire la documentazione richiesta. I prestatori sono accurati con i loro metodi di selezione. Per iniziare, probabilmente richiedono un piano aziendale scritto, un'analisi fiscale e del flusso di cassa.
Richiedono anche la storia creditizia aziendale, informazioni finanziarie personali e riferimenti. I titolari di aziende in settori specializzati possono richiedere altri documenti giustificativi. Potrebbero anche chiedere il curriculum per dimostrare la tua competenza in campi come legge, ingegneria o contabilità.
I prestiti per lo sviluppo di proprietà o progetti infrastrutturali potrebbero richiedere progetti e autorizzazioni. Dinanzi a questa situazione occorre quindi farsi trovare pronti, ottenere le licenze, i documenti o altre certificazioni necessarie.
Il rifiuto di un prestito potrebbe anche essere dovuto al bilancio o al credito dell'azienda. Le banche sono critiche nei confronti delle imprese che non riescono a generare il reddito costante necessario per pagare le spese fisse e variabili. Il processo di candidatura pone una forte enfasi sulla costante generazione di entrate.
Gli imprenditori possono anche aumentare il flusso di cassa migliorando le pratiche di fatturazione. Ad esempio, potrebbero inviare fatture in anticipo. Possono anche prendere in considerazione la riduzione dei costi e la creazione di un fondo di cassa di emergenza.
Un altro fattore cruciale riguarda le garanzie sui prestiti in caso di insolvenza. Molti rifiuti derivano dalla mancanza di garanzie da parte dei proprietari. Gli istituti di credito accettano come garanzia sia i beni personali sia quelli aziendali, quindi è preferibile aumentarne il range.
La garanzia standard può includere beni immobili, attrezzature o inventario esistente. Le banche preferiscono comunque attività più liquide che possono essere vendute rapidamente in caso di insolvenza.
Dopo aver valutato il motivo del rifiuto della domanda di prestito aziendale occorre quindi considerare le possibili opzioni alternative. Non esiste infatti il solo finanziamento tradizionale attraverso le banche.
Tra i prestiti speciali a cui fare ricorso ci sono anche quelli tra privati, quasi sempre più accessibili rispetto a quelli proposti dagli istituti di credito, ma allo stesso tempo legati comunque a una serie di vincoli così da garantire la solvibilità.
Tuttavia vale la pena ricodare che il rifiuto del prestito da parte di una banca non comporta l'impossibilità di rifare la stessa domanda. Anzi, dopo aver individuato la causa del rifiuto, l'azienda può predisporre le necessarie contromisure per poi aumentare le possibilità di successo.
In ogni caso occorre aspettare i tempi tecnici richiesti dal proprio istituto di credito prima di formulare una seconda richiesta di prestito per la propria azienda o per il proprio negozio.