La restituzione di denaro per prodotto mai ricevuto deve essere richiesta al venditore. Non è naturalmente semplice farsi rimborsare la somma di denaro se di mezzo c'è una truffa. Naturalmente è possibile la denuncia alle forze dell'ordine, come ai carabinieri o alla polizia. Tuttavia è bene sapere che l'azione è di tipo penale mentre per la parte civile occorre procedere per via legale. La denuncia per truffa va presentata entro 90 giorni.
Paghi un prodotto con bonifico e aspetti con impazienza vicino alla cassetta delle lettere in attesa della consegna. Tuttavia più passano i giorni e più cresce il sospetto che qualcosa sia andato storto. Potrebbe essere stato un disguido nella consegna oppure una truffa. Cosa fare a riguardo? Come recuperare i soldi?
Non c'è dubbio che pagare un prodotto senza che arrivi è una delle situazioni più spiacevoli, anche e soprattutto se il venditore sostiene di averlo inviato e l'acquirente ha pagato una cifra considerevole. Il problema è che non è possibile fidarsi fino in fondo degli stessi siti di aste.
Spetta infatti alla comunità di vendita dimostrarsi affidabile e all'acquirente prestare la massima attenzione e assumere le precauzioni necessarie. Anche se non sempre è possibile è sempre preferibile pagare i prodotti tramite un servizio che garantisce la sicurezza della transazione e quindi non via bonifico.
In questo caso sono poche le possibilità per fare ricorso se qualcosa vada storto sia che gli articoli non arrivino e sia che risultino danneggiati. Le carte di credito generalmente offrono lo stesso livello di garanzia di rimborso, anche se i reclami in genere devono essere presentati più rapidamente rispetto a PayPal.
Meglio controllare i termini e le condizioni per accertare correttamente quali sono i diritti in caso di mancata ricezione della merce. Dettaglio essenziale è ottenere una prova di spedizione. Significa semplicemente chiedere una ricevuta quando si utilizza il servizio postale o di consegna con corriere.
Nel caso di acquisto online, stampare le conferme e conservare i successivi messaggi di posta elettronica. Non dimentichiamo poi che c'è sempre l'eventualità che la responsabilità non sia del venditore ma nel sistema di consegna della corrispondenza e dunque non c'è truffa. Vediamo quindi
C'è un motivo ben preciso per cui un sito molto frequentato per gli acquisti online come eBay incoraggia l'uso di PayPal per evitare truffe. Oltre a offrire la crittografia che garantisce la sicurezza dei dati, l'utilizzo di questo strumento attraverso la piattaforme di aste aggiunte la garanzia di rimborso.
Ben diverso è il caso del bonifico poiché si tratta di un sistema di pagamento che si consuma al di fuori della piattaforme di acquisto. Naturalmente è possibile (anzi, è doverosa) la denuncia alle forze dell'ordine, come ai carabinieri o alla polizia. Tuttavia è bene sapere che l'azione è di tipo penale mentre per la parte civile occorre procedere per via legale.
La denuncia per truffa va presentata entro 90 giorni avendo cura di ricostruire i fatti e dunque portando con sé le ricevute dell'ordine, lo scambio di email, le prove sul pagamento e tutto il materiale utile. Secondo le norme in vigore, l'acquirente ha diritto al rimborso di quanto pagato e al risarcimento del danno per la mancata consegna.
Ricordando che il bonifico può essere revocato rivolgendosi alla propria banca fino a quando non il denaro non è stato materialmente inviato al beneficiario, l'eventuale restituzione di denaro per prodotto mai ricevuto deve essere richiesta al venditore.
Non è naturalmente semplice farsi rimborsare la somma di denaro se di mezzo c'è una truffa. A ogni modo un bonifico Sepa viene eseguito entro 24 ore mentre nel caso di bonifico istantaneo bastano pochi minuti. Non è invece possibile rivalersi sulla banca perché di fatto esegue un ordine senza discrezionalità ovvero senza verifica dei motivi alla base del passaggio di denaro.
In ogni caso, quando si effettua un acquisto via web occorre prestare la massima attenzione ed essere sospettosi per richieste di pagamento tramite bonifico bancario o valuta virtuale invece di metodi più sicuri, come carta di credito o servizi come PayPal.
Spesso è anche l'istinto a fare la differenza. Se qualcosa sembra sbagliato è meglio non dare seguito ovvero non pagare beni o servizi a meno che si conosca e ci si fidi del venditore singolo o dell'azienda.