Cosa posso fare se mi mancano da 2 a 7 anni di contributi per andare in pensione

Come fare a recuperare anni di contributi che mancano per la pensione finale tra le diverse soluzioni disponibili: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cosa posso fare se mi mancano da 2 a 7 a

Cosa fare se mancano da 2 a 7 anni di contributi per andare in pensione?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se mancano da 2 a 7 anni di contributi per andare in pensione, a seconda di tipologia di lavoratore e motivo di buco contributivo, sono diverse le soluzioni a cui si può ricorrere, da richiesta di versamento contributi volontari a riscatto dei contributi, a richiesta di Naspi e costituzione di una rendita vitalizia Inps. 

Cosa posso fare se mi mancano da 2 a 7 anni di contributi per andare in pensione? Per andare in pensione sono richiesti specifici requisiti che variano a seconda che si esca con la pensione di vecchiaia, per cui i requisiti richiesti sono di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, o con la pensione anticipata, per cui bisogna maturare 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne a prescindere dall’età.

A queste leggi pensionistiche si aggiungono forme di uscita anticipata al momento in vigore ma destinate ad esaurirsi. In ogni caso, per maturare il diritto alla pensione è necessario raggiungere un determinato requisito contributivo. Vediamo di seguito cosa si può fare se mancano anni di contributi necessari per il raggiungimento della pensione finale.

  • Versamento contributi volontari se mancano da 2 a 7 anni di contributi per pensione 
  • Riscatto contributivo se mancano da 2-7 anni di contributi per la pensione
  • Chiedere Naspi se mancano da 2 a 7 anni di contributi per pensione 
  • Coprire buchi contributivi con rendita vitalizia come fare


Versamento contributi volontari se mancano da 2 a 7 anni di contributi per pensione 

La prima cosa che si può fare se mancano da 2-7 anni di contributi per andare in pensione è chiedere il versamento dei contributi volontari: si tratta di una tipologia di contributi utili ai fini pensionistici sia per quanto riguarda il raggiungimento del diritto alla pensione e sia per il calcolo dell’importo di pensione finale. 

Per versare contributi volontari per coprire buchi contributivi da 2 a 7 anni bisogna soddisfare specifiche condizioni che sono in particolare:

  • essere disoccupati o in mobilità
  • aver maturato almeno 5 anni di contributi;
  • aver maturato 3 anni di contributi negli 5 anni prima precedenti la presentazione di richiesta di versamento dei contributi volontari.

Se si soddisfano i requisiti appena riportati, allora per versare contributi volontari bisogna presentare apposita domanda all’Inps e, se accettata, si può procedere al relativo pagamento degli anni di contributi da coprire nelle seguenti modalità:

  • o pagando direttamente online sul sito dell’Inps, anche usando la carta di credito;
  • o con bollettino MAV (Pagamento mediante avviso), che può essere pagato in una qualsiasi banca senza commissioni aggiuntive;
  • o contattando il numero verde Inps e fornendo il numero della carta di credito.

Riscatto contributivo se mancano da 2-7 anni di contributi per la pensione

Altro sistema che permette di recuperare da 2-7 anni di contributi che mancano per la pensione è il riscatto dei contributi, valido solo ed esclusivamente per determinati periodi di tempo che sono:

  • congedo di maternità;
  • corso legale di laurea, con riscatto sia ordinario che agevolato;
  • periodi di lavoro prestato all’estero;
  • periodi di lavoro svolto con contratto part time;
  • periodi di lavoro militare;
  • attività svolta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per periodi precedenti al primo aprile 1996;
  • periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni;
  • anni di praticantato effettuati dai Promotori finanziari;
  • periodi non lavorati e privi di contribuzione successivi al 31 dicembre 1996.

Riscattare da 2-7 anni di contributi per la pensione ha un costo, considerando che si tratta di una operazione sempre onerosa, per cui prima di fare apposita domanda è sempre consigliabile valutarne prima la convenienza, soprattutto quanto i contributi che mancano alla pensione riguardano molti anni e non solo 2 o 3.

Chiedere Naspi se mancano da 2 a 7 anni di contributi per pensione 

Anche la richiesta di Naspi per la disoccupazione può essere una soluzione utile per recuperare contributi se mancano da 2-7 anni di contributi per la pensione. Si tratta, però, di una indennità che, per legge, ha una durata massima di 24 mesi per cui potrebbe coprire fino ad un massimo di due anni di mancati contributi. 

La Naspi per la disoccupazione può essere richiesta se mancano 2 anni di contributi per andare in pensione da chi è in totale stato di disoccupazione e soddisfa tutti i requisiti richiesti dalla legge e prevede per il lavoratore disoccupato il riconoscimento dei contributi figurativi, utili sia a maturare la pensione finale e sia al calcolo della pensione finale.

La domanda per avere l’indennità di disoccupazione Naspi deve essere presentata all’Inps direttamente dal soggetto che resta senza lavoro.

Coprire buchi contributivi con rendita vitalizia come fare

Se mancano contributi per la pensione da 2-7 anni non versati dal datore di lavoro, se riguardano un periodo inferiore a 5 anni, basta avvisare all’Inps, mentre se riguardano un periodo superiore ai 5 anni, né Inps e né azienda possono coprire i buchi contributivi. La soluzione in questo caso può essere la rendita vitalizia

Si tratta di una tipologia di rendita valida per i lavoratori dipendenti che non hanno ricevuto dal datore di lavoro i contributi obbligatori e non possono più averli per superamento del periodo per poter esercitare questo diritto per prescrizione.

I documenti da presentare per la costituzione della rendita vitalizia sono quelli che dimostrano effettivamente la sussistenza del rapporto di lavoro, la durata e l’importo della retribuzione corrisposta.

La costituzione di rendita vitalizia è gratuita e può essere richiesta all’Inps per se mancano da 2-7 anni di contributi per la pensione lasciati scoperti dal datore di lavoro dalle seguenti categorie di lavoratori: 

  • lavoratori dipendenti (o loro superstiti); 
  • lavoratori ancora a lavoro; 
  • lavoratori già andati in pensione;
  • chi ha lavorato come apprendista;
  • collaboratori domestici.