Cosa possono controllare telecamere installate in città e quali sanzioni il loro utilizzo può dare

Le telecamere possono essere utilizzate anche per l'accertamento delle violazioni al Codice della strada devono rispettare le norme a tutela dei dati personali.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa possono controllare telecamere inst

Per installare le telecamere in città ovvero un impianto di videosorveglianza non serve il consenso preventivo dei soggetti ripresi. Tuttavia esistono regole ben precise da rispettare in relazione a cosa possono controllare le telecamere. Anche se il loro utilizzo è finalizzato alla tutela dell'ordine e alla sicurezza pubblica non devono essere segnalate, il Garante della privacy auspica l'utilizzo di cartelli per informare i cittadini. Ma vediamo meglio in questo articolo:

  • Telecamere installate in città, cosa possono controllare

  • Altre regole sull'utilizzo degli impianti di videosorveglianza

Telecamere installate in città, cosa possono controllare

In baso al Piano straordinario di controllo del territorio, i Comuni possono far uso di sistemi di videosorveglianza per la prevenzione dei reati e controllo del territorio. Queste finalità non erano perseguibili in quanto di competenza delle forze dell'ordine. Tra l'altro, i Comuni non devono più rispettare il limite della finalità delle riprese, ma la videosorveglianza deve avere uno scopo di semplice tutela del territorio. Di conseguenza è ammissibile per la scoperta di violazioni, come quelle in materia di rifiuti.

In ogni caso devono essere garantite le misure di sicurezza, come la tracciabilità degli accessi, l'identificazione del personale che ha l'accesso e l'impossibilità di ricostruire i percorsi dei cittadini nell'ambito del territorio comunale.

Di interessante c'è che nel contesto dell'utilizzo da parte dei Comuni di sistemi di videosorveglianza in luoghi pubblici o aperti al pubblico per la tutela della sicurezza urbana, la conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte mediante l'uso di sistemi di videosorveglianza è limitata ai sette giorni successivi alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione. Anche i privati possono installare telecamere rivolte verso aree pubbliche, ma occorre un accordo con il Comune per limitare l'uso delle riprese esterne ai soli Comuni per fini di polizia.

Le telecamere possono essere utilizzate anche per l'accertamento delle violazioni al Codice della strada devono rispettare le norme a tutela dei dati personali. Gli apparecchi di rilevazione possono memorizzare immagini solo nel caso di infrazione. Le immagini devo essere utilizzate solo a fini di accertamento e contestazione delle violazioni.

Al termine del procedimento devono essere cancellate. Le immagini non vanno mai inviate al domicilio dell'intestatario del veicolo con il verbale di contestazione, ma gli interessati devono poter accedere a richiesta a tali immagini. La registrazione continua del monitoraggio del traffico va conservata in forma di dati anonimi, senza che sia possibile identificare i veicoli o le persone, e può essere utilizzata per studi o ricerche sul traffico.

Il sistema T-Red, quello installate al semaforo, è in grado di produrre due tipi di multe: se l’auto supera la linea di arresto ed è ferma al semaforo e se oltrepassa il semaforo con il giallo e il rosso.

Altre regole sull'utilizzo degli impianti di videosorveglianza

Disposizioni aggiornate alla mano, non è consentito l'uso di telecamere nelle aule delle università e per la sorveglianza di attività professionali svolte in un contesto pubblico. Tuttavia è consentito l'utilizzo di videocamere di sorveglianza nelle scuole quando risulti indispensabile per la tutela dell'edificio e dei beni scolastici.

La presenza delle telecamere deve essere segnalata dagli cartelli. Le riprese devono essere circoscritte alle aree interessate da furti o gesti vandalici. Le aree esterne possono essere oggetto di riprese anche durante le lezioni mentre le aree interne dell'edificio possono essere oggetto di riprese solo negli orari di chiusura e non nelle ore di svolgimento di attività scolastiche o extrascolastiche.