Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, la falsa testimonianza in un processo civile è un reato procedibile d’ufficio, per cui chi ha commesso falsa testimonianza può essere denunciato alle autorità in qualsiasi momento e rischia la reclusione in carcere da due a sei anni.
Essere chiamati a testimoniare durante un processo è un ruolo decisamente importante che si deve assumere rispettando tutte le regole e le leggi in vigore, evitando, come previsto dalle leggi attuali, di dichiarare il falso. Vediamo di seguito cosa si rischia se si che commette falsa testimonianza in un processo civile.
La falsa testimonianza durante un processo, come testimonianza volontaria e consapevole, non vera di un fatto o un evento, in tutto o in parte, dinanzi all’autorità giudiziaria, per legge, è sempre reato e si configura nel momento stesso in cui chi viene chiamato a testimoniare rilascia la propria deposizione, falsa.
Basta, dunque, negare il vero, affermare il falso e contribuire, nel corso del processo, con la propria testimonianza alla decisione del giudice per commettere il reato di falsa testimonianza.
La falsa testimonianza in un processo civile è un reato procedibile d’ufficio, per cui chi ha commesso falsa testimonianza può essere denunciato alle autorità in qualsiasi momento e rischia la reclusione in carcere.
Il Codice Penale prevede, infatti, per chi commette reato falsa testimonianza in una causa civile sui fatti sui quali viene interrogato in tribunale la reclusione da due a sei anni.
Reclusione in carcere fino a sei anni: quali sono i rischi che si corrono per falsa testimonianza in un processo civile e chiarimenti