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Cosa si puņ pagare con il reddito di cittadinanza. Lista aggiornata 2025

Spese per acquisti base di casa e cura della persona e prelievi entro determinati limiti: quali sono le spese che si possono pagare con soldi del reddito di cittadinanza

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa si puņ pagare con il reddito di cit

Il reddito di cittadinanza rappresenta una misura centrale di sostegno per nuclei familiari in condizioni di disagio economico, finalizzata alla copertura dei bisogni primari e al reinserimento lavorativo. L'utilizzo delle somme erogate attraverso la Carta Reddito di Cittadinanza è normato da disposizioni stringenti volte a garantire la tracciabilità delle spese e a evitare utilizzi impropri. Nel 2025 sono stati potenziati i controlli su requisiti patrimoniali e anagrafici dei beneficiari, con particolare attenzione alla corretta destinazione delle risorse e alle frodi. 

Come funziona la Carta Reddito di Cittadinanza e limiti di utilizzo

La Carta Reddito di Cittadinanza, erogata tramite Poste Italiane, consente di effettuare acquisti e pagamenti unicamente presso esercizi e per beni e servizi conformi alla normativa di riferimento. L’importo viene accreditato mensilmente in base alla composizione del nucleo familiare e deve essere speso entro il mese successivo all’accredito; eventuali somme non utilizzate vengono decurtate fino a un massimo del 20% dalla mensilità seguente, secondo quanto previsto dal decreto attuativo.

  • Prelievo di denaro contante: limite mensile di 100 euro per una persona sola, che sale progressivamente in base al numero di componenti, fino a 210 euro (220 euro in presenza di disabili gravi o non autosufficienti).

È applicata una commissione per i prelievi: 1 euro presso Postamat, 1,75 euro presso sportelli bancari convenzionati con MasterCard.

Lista aggiornata delle spese ammesse con la Carta RDC (2025)

Le spese consentite sono esplicitamente finalizzate a soddisfare bisogni essenziali e includono:

  • Generi alimentari, beni per l’igiene personale, abbigliamento, prodotti per la casa
  • Spese farmaceutiche (acquisto di farmaci e parafarmaci presso farmacie e parafarmacie convenzionate)
  • Pagamenti delle utenze domestiche (elettricità, gas, acqua, riscaldamento)
  • Pagamento di rette di mense scolastiche per minori a carico
  • Abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale
  • Benzina e carburanti
  • Acquisto di libri scolastici e materiale didattico
  • Acquisto di piccoli e grandi elettrodomestici (in esercizi convenzionati, esclusi e-commerce)
  • Spese per telefoni cellulari e dispositivi elettronici
  • Pagamenti presso bar, supermercati e tabaccherie convenzionati
  • Visite mediche e prodotti sanitari di base
  • Bonifico SEPA mensile per affitto (intestato anche ad altro membro del nucleo familiare residente nella stessa abitazione) o rata del mutuo prima casa

La carta può essere utilizzata esclusivamente presso negozi fisici sul territorio nazionale.

Spese escluse: elenco aggiornato e regole di decadenza

Il decreto attuativo vieta espressamente l’utilizzo del beneficio per:

  • Giochi che prevedono vincite in denaro, scommesse, lotterie
  • Beni di lusso (gioielli, pellicce, auto di lusso)
  • Armi, materiale pornografico, articoli per adulti
  • Servizi finanziari e creditizi, assicurazioni
  • Money transfer (trasferimento di denaro all’estero)
  • Acquisto, leasing o noleggio di barche, servizi portuali
  • Pagamenti o acquisti presso gallerie d’arte e club privati
  • Acquisti presso esercizi commerciali prevalentemente destinati alla vendita di beni vietati
  • Spese e-commerce (acquisti online o via direct marketing), esclusa la formula del “ritiro in negozio” per alcuni elettrodomestici
  • Spese fuori dal territorio italiano
  • Pagamento di spese condominiali e alcune utenze non relative all’abitazione di residenza

L’inosservanza di tali limiti comporta la decadenza immediata dal beneficio e, in caso di frode, l’obbligo di restituzione delle somme percepite nonché sanzioni penali (articolo 7, DL 4/2019 e Codice penale).

Prelievo contanti: simulazione limiti mensili

Il massimale di prelievo in contanti varia secondo una “scala di equivalenza” specificata dalla legge:

Composizione nucleo Importo mensile prelevabile
1 componente 100 €
2 adulti 140 €
2 adulti e 1 bambino 160 €
2 adulti e 2 bambini 180 €
2 adulti, 2 bambini, 1 disabile grave 220 €

Ogni prelievo è soggetto a commissione. Il monitoraggio è automatizzato, e nel caso di uso irregolare vengono avviate segnalazioni a INPS e organi di controllo.

Decadenza o sospensione: cause e procedure

La normativa dispone la perdita del beneficio nei seguenti casi:

  • Utilizzo per spese non ammesse o vietate
  • Falsificazione della dichiarazione ISEE o documentazione anagrafica
  • Violazioni di obblighi di comunicazione a INPS (es. variazione del nucleo, avvio attività lavorativa non dichiarata)
  • Commissione di reati indicati dal DL 4/2019 (tra cui: furto, traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, frodi ai danni dello Stato)

La decadenza prevede l’immediata interruzione dei pagamenti, la richiesta di restituzione delle somme e, nei casi previsti dal Codice penale, il deferimento all’autorità giudiziaria.

FAQ: Risposte a domande ricorrenti

  • Si possono pagare le bollette online con la Carta RDC?
    Dal 2025 la modalità online a mezzo sito Poste (poste.it) non è più consentita. I pagamenti sono ammessi solo per esercizi convenzionati fisici in Italia.
  • Si può prelevare tutto l’importo disponibile dalla carta?
    No, è consentita una quota mensile legata alla scala di equivalenza familiare; la parte restante deve essere utilizzata tramite POS convenzionati.
  • È possibile pagare le spese condominiali?
    No, questa tipologia di spesa non è ammessa tra i pagamenti consentiti.
  • Che succede se restano soldi inutilizzati sulla carta?
    L’importo non speso viene ridotto fino al 20% nell’accredito mensile successivo, secondo normativa vigente.

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