Cosa si rischia a prestare un'auto. Tutti i casi 2023

Il prestito dell'auto è un'operazione perfettamente legale, ma quali sono i rischi reali che corre il conducente?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa si rischia a prestare un'auto. Tutt

Prestito auto, quali sono i rischi?

Se il guidatore viene infatti sanzionato per eccesso di velocità oppure per aver attraversato un incrocio stradale con il semaforo rosso accesso, la sanzione viene automaticamente inviata al proprietario del veicolo. Ma non è il solo caso da segnalare.

Il prestito dell'auto a un amico o a un familiare è un'operazione perfettamente legale sia dal punto di vista del Codice della strada che assicurativo, purché il contratto della propria polizza non presenti clausole restrittive. Tuttavia si potrebbero incontrare complicazioni in caso di sinistro.

Il prestito occasionale dell'auto per un giorno o un fine settimana è una pratica piuttosto comune. Si parla di occasionalità se si presta la propria auto per brevi periodi e in rare occasioni. Analizziamo in questo articolo alcuni casi particolari e più precisamente:

  • Prestito dell'auto, il caso degli incidenti

  • Prestito dell'auto, il caso delle multe

  • Norme 2023 sul prestito dell'auto

Prestito dell'auto, il caso degli incidenti

Condizione fondamentale per la circolazione su strada di ogni veicolo è la sottoscrizione della Rc auto che tutela nel caso di danni causati a terzi. Il punto è anche un altro. Nel caso di incidenti, a rispondere è il titolare del veicolo ovvero la sua assicurazione e non il conducente terzo.

Detto in altri termini, se la responsabilità dell'incidente è di chi ha preso l'auto in prestito, a pagare i danni è la compagnia assicurativa del proprietario e non quella del conducente. Diverso è invece il caso in cui ci siano responsabilità penale per eventuali vittime o feriti in un incidente stradale. A risponderne è infatti solo il guidatore e non il proprietario. In pratica sarà il conducente a doversi difendere nell'ambito di un processo penale per lesioni e non il titolare del mezzo.

Prestito dell'auto, il caso delle multe

Un altro caso da segnalare è quello delle multe. Se il guidatore viene infatti sanzionato per eccesso di velocità oppure per aver attraversato un incrocio stradale con il semaforo rosso accesso, la sanzione viene automaticamente inviata al proprietario del veicolo. Tuttavia, quest'ultimi conserva il dritto di indicare il nome dell'effettivo conducente.

Se dalla multa deriva anche la decurtazione di punti della patente, l'intestatario deve comunicare entro 60 giorni dal ricevimento della multa il nome e cognome alla polizia, così come i dati della patente e, appunto, di chi era al volante.

In caso di inerzia o di ritardo, è soggetto una seconda sanzione da 282 a 1.142 euro, ma non subisce la decurtazione dei punti per via dell’impossibilità di identificare l’effettivo conducente. Se trasmette la comunicazione all’agente accertatore, vengono sottratti i punti alla patente di chi era alla guida.

Secondo una recente ordinanza della Corte di Cassazione, se nei 60 giorni dal ricevimento della multa notificata, il proprietario dell'auto dichiara all'agente accertatore di non ricordare chi fosse alla guida della propria auto e offre validi motivi, non rischia la seconda multa che scatterebbe appunto in caso di mancata comunicazione del nome del vero conducente.

In ogni caso, sia il proprietario dell'auto e sia l'effettivo conducente può proporre ricorso contro la multa ritenuta illegittima.

Norme 2023 sul prestito dell'auto

Secondo il Codice della strada, gli atti da cui derivi una variazione dell'intestatario della carta di circolazione ovvero che comportino la disponibilità del veicolo, per un periodo superiore a 30 giorni, in favore di un soggetto diverso dall'intestatario stesso, nei casi previsti dal regolamento sono dichiarati dall'avente causa, entro 30 giorni, al Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici al fine dell'annotazione sulla carta di circolazione, nonché della registrazione. In caso di omissione si applica una sanzione da 727 a 3.629 euro.