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Cosa significa accatastamento immobile e cosa serve? Significato e spiegazione

Cos' l'accatastamento di un immobile, la sua importanza e a cosa serve: i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa significa accatastamento immobile e

Cosa significa accatastamento di un immobile?

Accatastare un immobile nel Catasto Edilizio Urbano significa iscrivere un determinato immobile nella banca dati dell'Agenzia del Territorio. Sottolineiamo che l’accatastamento di un immobile è obbligatorio per tutte le tipologie di immobili e deve essere fatto dai titolari degli immobili stessi. 

Cosa significa l'accatastamento di un immobile e a cosa serve? Quando si costruisce una casa o si ristruttura in vista di un determinato uso deve essere accatastato, procedura prevista dalla legge e assolutamente obbligatorio per ogni tipologia di immobile. Vediamo di spiegare il significato di accatastamento di un immobile.

  • Accatastamento di un immobile: significato e spiegazione
  • A cosa serve l'accatastamento di un immobile 

Accatastamento di un immobile: significato e spiegazione

L'accatastamento di un immobile nel Catasto Edilizio Urbano significa iscrivere un determinato immobile nella banca dati dell'Agenzia del Territorio.

Si tratta di un obbligo valido per tutte le tipologie di immobili e deve essere fatto dai titolari degli immobili stessi entro massimo 30 giorni dal momento in cui lo stesso diviene abitabile o servibile all’uso di destinazione.

Ciò significa che se un immobile non è ancora abitabile o servibile all’uso a cui è destinato, non deve essere iscritto in catasto.

Con l'accatastamento, gli immobili vengono censiti nel rispettivo Comune censuario, suddivisi per fogli di mappa, particelle e subalterni e viene attribuita ad ogni unità immobiliare una rendita catastale, calcolata in base alla zona censuaria, alla categoria di appartenenza e alla classe.

E' poi sulla rendita catastale che si calcolano le diverse imposte, dall’Imu, alle successioni, ecc.

L'accatastamento di un immobile permette di attribuire ad ogni immobile una propria specifica categoria. Le categorie sono suddivise in gruppi in base a se si tratta di immobili a destinazione ordinaria (Gruppi A, B, C), a destinazione speciale (Gruppo D), a destinazione particolare (Gruppo E), altre destinazioni censibili nel Gruppo F (non soggette a rendita catastale).

In particolare:

  • rientrano nel Gruppo A le abitazioni, per esempio, di tipo signorile, di tipo civile, di tipo popolare e ultrapopolare, di tipo rurale, ville e villini, castelli e palazzi di pregio, uffici e studi privati, abitazioni tipiche dei luoghi;
  • rientrano nel Gruppo B gli immobili, per esempio, come collegi, ospizi, caserme, case di cura e ospedali, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori scientifici, musei, biblioteche, gallerie, cappelle e oratori, magazzini sotterranei per derrate;
  • rientrano nel Gruppo C gli immobili come fabbricati per esercizi sportivi, tettoie chiuse e aperte, rimesse e autorimesse e scuderie, negozi e botteghe, laboratori per arti e mestieri, magazzini e locali di deposito;
  • rientrano nel Gruppo D gli immobili considerati a destinazione speciale come alberghi e pensioni, case di cura e ospedali, teatri e cinema, istituti di credito e assicurazioni, ecc;
  • rientrano nel Gruppo E gli immobili considerati a destinazione particolare come stazioni per servizi di trasporti, marittimi, aerei, terrestri, recinti chiusi per speciali, fari, semafori, torri per uso orologio comunale, ecc.

Per fare l’accatastamento di un immobile servono 8-10 giorni lavorativi al massimo. 

A cosa serve l'accatastamento di un immobile 

L’accatastamento di un immobile serve per definire e identificare un fabbricato, evidenziandone i dati di base e la rendita fiscale. 

Permette, quindi, di effettuare il calcolo delle tasse sull'immobile, ma anche di determinarne l'agibilità e l'abitabilità.
 



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