Quando si acquistano case, auto e altri beni con soldi genitori secondo le leggi 2023, si corrono alcuni rischi se non si effettuano le operazioni in maniera corretta e regolare. E i rischi che si corrono possono essere sia di accertamenti fiscali e sia relativi alla possibilità di impugnare la donazione da parte degli altri eredi se si ledono le quote legittime di eredità.
Cosa succede e rischi possibili se si acquista case, auto e altri beni con soldi genitori? Quando si decide di acquistare case, auto e altri beni con i soldi genitori è sempre bene conoscere le leggi in vigore in modo da non correre rischi di effettuare operazioni errate con conseguenti eventuali sanzioni da pagare. Vediamo allora quali sono i rischi che potrebbero sussistere acquistando case, auto e altri beni con i soldi dei genitori.
Stando a quanto previsto dalle leggi aggiornate 2023, è possibile acquistare case, auto e altri beni con soldi dei genitori tramite la cosiddetta donazione indiretta. A differenza della ‘normale’ donazione, la donazione indiretta non prevede la cessione di un bene da genitori a figli, ma prevede che il genitore paghi direttamente il venditore tramite bonifico o con assegno, per poi presentarsi dal notaio all’atto della stipula del contratto definitivo e dichiarare di aver pagato direttamente il prezzo di vendita.
Precisiamo, però, che questa operazione può avvenire in sicurezza e senza rischi solo ed esclusivamente se ogni pagamento, sia per acquisto di casa che per acquisto di un’auto o altro bene avviene con strumenti tracciabili, quindi bonifici o assegni.
E’, per legge, assolutamente vietato l’uso del contante, perché in futuro mancherebbero prove dell’avvenuta operazione e giustificativi della stessa e si potrebbero avere problemi con il Fisco.
I rischi possibili che si corrono se si comprano case, auto e altri beni con i soldi dei genitori sono proprio legati innanzitutto a controlli e accertamenti da parte del Fisco se le operazioni non vengono effettuate correttamente con trasparenza.
Se si acquista una casa con i soldi dei genitori, l’Agenzia delle Entrate risale alla titolarità della nuova casa intestate al figlio e se i suoi redditi dichiarati non giustificano l’acquisto effettuato, tra prezzo di casa, spese notarili, ecc, potrebbe scattare un accertamento nei suoi confronti per capire come ha potuto comprarsi casa non avendo le reali disponibilità economiche per farlo.
In tal caso, spetta al figlio dimostrare la provenienza del denaro, e cioè che sono stati i genitori ad effettuare l’acquisto di casa, cosa possibile solo fornendo le prove dell’avvenuto pagamento con sistema tracciabile. Per evitare accertamenti e sanzioni tributarie basta dunque presentare la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento da parte dei genitori.
Altro rischio che si può correre quando si acquista casa, auto o altro bene con i soldi dei genitori è l’impugnazione del bene acquistato dai genitori ad un figlio alla morte degli stessi nel caso in cui lo stesso acquisto abbia leso le quote legittime di successione dell’eredità.
Quando, infatti, si effettua una donazione e, come abbiamo detto, l’acquisto di una casa o un’auto nuova o altro bene di valore rappresenta una donazione indiretta, bisogna sempre rispettare le cosiddette quote legittime che sono percentuali di eredità che spettano per legge agli eredi legittimi e che non possono essere aggirate.
Se tali quote legittime non vengono rispettate, gli altri eredi possono impugnare la donazione affinchè il bene acquistato dai genitori al figlio torni a far parte dell’intera eredità da dividere tra tutti secondo le quote spettanti per legge ad ognuno. L’impugnazione della donazione può avvenire, però, solo al decesso dei genitori.