Cosa succede in caso di separazione se la casa è intestata sia a marito che moglie

Cosa accade alla casa intestata a entrambe i coniugi in seguito a separazione e diversi casi di assegnazione immobile

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Cosa succede alla casa coniugale intestata a entrambe i coniugi dopo a separazione?

La casa cointestata in caso di separazione resta al genitore collocatario con cui vanno a vivere i figli o se la coppia non ha avuto figli si può vendere e dividere equamente tra marito e moglie il ricavato della vendita o uno dei due coniugi può tenere la casa e dare all’altro il corrispettivo della parte spettante in denaro.

In caso di separazione o divorzio, stando a quanto previsto dalla legge italiana, tra gli aspetti su cui trovare un eventuale accordo vi è la casa coniugale. La legge prevede che in caso di separazione e in presenza di figli minorenni o maggiorenni non indipendenti economicamente la casa coniugale debba essere assegnata al genitore collocatario, vale a dire al genitore (solitamente la moglie) con cui i figli restano a vivere e spettante fino a quanto i figli non saranno economicamente in grado di sostenersi da soli.

Dopo questo traguardo, la casa resta comunque alla moglie se di sua esclusiva proprietà. Ma cosa succede in caso di separazione se la casa è intestata ad entrambe i coniugi?

Casa intestata a marito e moglie: cosa succede in caso di separazione

Se marito e moglie decidono di separarsi e la casa coniugale è cointestata ad entrambe i coniugi, le regole da rispettare restano quelle sopra riportate: se la coppia ha avuto figli e sono minorenni o maggiorenni non indipendenti economicamente o portatori di handicap, la casa coniugale spetta al genitore con cui i figli vanno a vivere.

Se, però, la coppia non ha avuto figli, e la casa è cointestata, marito e moglie possono decidere cosa fare della casa. Sono diverse, infatti, le possibilità previste: è possibile, per esempio, vendere l’immobile e dividere equamente tra marito e moglie il ricavato della vendita; o è possibile che uno dei due coniugi voglia tenere la casa e in tal caso è tenuto a liquidare all’altro la parte spettante in base al valore della stessa casa.

Casa coniugale: cosa accade dopo separazione

Il caso della casa coniugale cointestata è solo uno di quelli che si possono verificare quando marito e moglie decidono si separarsi ma può accadere anche che la casa sia di proprietà del marito, o che sia stata presentata da un genitore. Cosa accade in questi casi per l’assegnazione della casa coniugale dopo la separazione?

Se la casa coniugale dove vive la famiglia è di proprietà esclusiva del marito, in seguito alla separazione se la coppia non ha avuto figli, il marito ha diritto a rimanere nell’immobile.

Se la coppia ha avuto figli e sono minorenni o maggiorenni non indipendenti economicamente o sono portatori di handicap, la casa coniugale viene assegnata al genitore collocatario e se i figli restano a vivere con la mamma la casa, pur essendo di proprietà del marito, viene assegnata alla moglie dopo la separazione. Il marito può chiedere al giudice la revoca dell’assegnazione della casa alla moglie se i figli non convivono più con la mamma o diventano economicamente indipendenti o se la moglie ha iniziato una convivenza o contrae nuove nozze.

Se, invece, i figli restano a vivere con il papà allora la casa resta all’esclusivo proprietario. Se i figli, invece, sono già maggiorenni ed economicamente indipendenti la casa resta al proprietario, cioè al marito, senza che sia il tribunale a decidere.

Nel caso di casa coniugale prestata alla coppia dal genitore di uno dei due, per esempio il papà del marito, e si parla in questo caso di comodato, se viene data a tempo indeterminato per viverci abitualmente e in seguito alla separazione la moglie resta a vivere con i figli, la casa pur se prestata dai suoceri rimane alla moglie che sta con i figli e non deve essere restituita ai genitori del marito.

Se, invece, la coppia non ha avuto figli, in seguito a separazione la casa torna ai legittimi proprietari. Anche nel caso di cosiddetto comodato precario la casa torna ai legittimi proprietario, cioè ai genitori del marito. Si tratta del caso in cui nel momento in cui la casa viene prestata ai coniugi si stabilisce un termine di ‘prestito’.

Per esempio, i genitori del marito possono decidere di prestare la casa fino a quando il figlio non avrà possibilità di comprare una casa sua e in tal caso al momento della separazione della coppia la casa non può essere assegnata alla moglie.