Cosa succede se dal 1 Luglio 2022 una azienda non passa al libero mercato

In tutti i casi deve essere garantito il rispetto dei diritti fondamentali fissati dalla Carta europea dei consumatori di energia, anche alle piccole e medie imprese.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Cosa succede se dal 1 Luglio 2022 una az

Se azienda non passa al libero mercato cosa succede?

Nel caso di mancato passaggio al libero mercato scatta la cosiddetta fase a regime con l'attivazione di un'offerta Placet, al pari di quanto è eventualmente avvenuto nei 6 mesi precedenti, ma con una differenza importante. Il fornitore territoriale viene selezionato con una gara ad asta della durata di 3 anni.

Le date sul passaggio al libero mercato dell'energia da parte delle piccole e medie imprese sono state fissate da tempo, ma la chiarezza non è totale. Parliamo di date perché sono due quelle da ricordare.

Innanzitutto quella del primo gennaio 2022 ovvero del giorno in cui le pmi italiane avrebbero dovuto scegliere il proprio gestore.

La seconda data da segnalare è quella del primo luglio 2022 perché quella di conclusione del periodo transitorio. Si tratta quello in cui l'Autorità dell'energia assegnare un fornitore provvisorio per 6 mesi (dal primo gennaio al 30 giugno) con un'offerta Place (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con un prezzo calcolato sulla media dei valori consuntivi del Prezzo unico nazionale. E successivamente cosa succede?

  • Se azienda non passa al libero mercato cosa succede
  • Quali sono i diritti che devono essere sempre rispettati

Se azienda non passa al libero mercato cosa succede

La fine del mercato tutelato dell'energia ovvero il passaggio al libero mercato è obbligatorio innanzitutto per le piccole e medie imprese tra 10 e 50 dipendenti e fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro oppure potenza impegnata del punto prelievo maggiore a 15 kW.

Dal primo luglio le scelte devono essere fatte, ma cosa accade se invece la pmi è rimaste con le mani in mano? Scatta la cosiddetta fase a regime con l'attivazione di un'offerta Placet, al pari di quanto è eventualmente avvenuto nei 6 mesi precedenti, ma con una differenza importante.

Il fornitore territoriale viene selezionato con una gara ad asta della durata di 3 anni. Il prezzo della materia energia composto dal prezzo variabile per l'approvvigionamento, basato sul Prezzo unico nazionale, dagli oneri minimi definiti dall'Autorità dell'energia prima della gara, del prezzo unico a livello nazionale. In tutti i casi non è mai prevista l'interruzione della fornitura di energia elettrica.

Quali sono i diritti che devono essere sempre rispettati

In tutti i casi deve essere garantito il rispetto dei diritti fondamentali fissati dalla Carta europea dei consumatori di energia. A iniziare dal diritto ad avere informazioni aggiornate sulla fornitura di energia, le condizioni contrattuali, i prezzi e le tariffe, le misure di efficienza energetica, l'origine e le fonti di produzione dell'energia elettrica.

Ma anche il diritto per i cittadini vulnerabili ad avere livelli minimi di servizi energetici per evitare la cosiddetta povertà energetica. La Carta elenca gli elementi minimi che deve comprendere qualsiasi contratto stipulato con un fornitore di energia. Ecco quindi il diritto di ricevere servizi regolari, prevedibili e sicuri di erogazione di energia elettrica e di gas.

E poi il diritto a procedure di ricorso semplici e poco costose in caso di controversia e il diritto di cambiare fornitore di energia elettrica e di gas e di beneficiare di procedure efficienti. In ogni caso l'energia deve essere erogata a prezzi ragionevoli, facilmente e chiaramente comparabili e trasparenti. Infine, vige il divieto di pratiche commerciali sleali e diritto a procedure giudiziarie trasparenti.

In termini concreti significa che i gestori devono consegnare al cliente la scheda di confronto dei prezzi e la scheda informativa sugli obblighi dei venditori, prevista dal Codice di condotta commerciale definito dall'Autorità. Ma anche farsi chiaramente identificare, specificare l'impresa di vendita per cui opera e fornire i recapiti per ogni eventuale contatto con l'impresa.

Quindi informare il cliente che il venditore gestirà per suo conto i contratti per i servizi tecnici necessari alla regolare consegna dell'energia fino al suo contatore. Poi informare il cliente sulle condizioni di riferimento fissate dall'Autorità, per la tipologia di cliente a cui appartiene.

Ed è quindi indispensabile specificare i tempi tecnici necessari per l’effettiva sostituzione del precedente venditore, indicare eventuali condizioni che limitano la possibilità di aderire all'offerta.

Infine, fornire informazioni dettagliate, in particolare sulle scadenze di pagamento del servizio, sul prezzo e le sue possibili variazioni nel tempo, sulle eventuali altre spese a carico del cliente, sulla durata del contratto e i tempi di recesso, su come e quando saranno misurati i consumi.

In tutti i casi deve essere garantito il rispetto dei diritti fondamentali fissati dalla Carta europea dei consumatori di energia, anche alle piccole e medie imprese.