Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, il reddito di cittadinanza può essere ereditato, quindi alla morte del beneficiario del reddito di cittadinanza la moglie o i figli possono continuare a percepirlo. Non si tratta, però, di una regola assoluta.
Cosa succede se muore il beneficiario del reddito di cittadinanza? Il reddito di cittadinanza, stando a quanto previsto dalle norme in vigore, è una prestazione che può essere ereditata. Ciò significa che alla morte del beneficiario moglie o figli possono continuare a percepire il beneficio. Perché accade, però, è necessario che soddisfino determinate condizioni. Vediamo allora cosa prevedono le leggi 2022 su reddito di cittadinanza e morte del beneficiario.
Il reddito di cittadinanza, come accennato, può essere ereditato, quindi alla morte del beneficiario del reddito di cittadinanza la moglie o i figli possono continuare a percepirlo. Non si tratta, però, di una regola assoluta.
Le leggi 2022 prevedono, infatti, che il reddito di cittadinanza alla morte del suo beneficiario possa essere ancora erogato ai familiari solo se si ritrovino in forti difficoltà economiche e soddisfino i requisiti per avere il reddito di cittadinanza.
Per legge, quando si verifica una variazione del nucleo familiare, bisogna presentare la Dsu (Dichiarazione Unica sostitutiva) aggiornata entro due mesi dalla variazione, altrimenti si rischia la decadenza del beneficio.
Dopodicchè non è necessario presentare nuova domanda di reddito di cittadinanza, perché questa deve essere presentata solo se l’evento è diverso da nascita o morte. In caso di morte del beneficiario del reddito di cittadinanza, il beneficio viene sospeso in attesa di verificare se moglie o figli hanno diritto ancora a percepirlo nonostante la scomparsa del beneficiario e se l’esito della pratica risulta positivo, il reddito di cittadinanza viene nuovamente erogato ai familiari compresi gli arretrati dovuti per la precedente sospensione del beneficio.
Precisiamo che la comunicazione all’Inps dell’evento di morte del beneficiario del reddito di cittadinanza non deve essere presentata dai familiari del de cuius perché spetta alle anagrafi comunali o ai medici necroscopi occuparsene sia trasmettere la comunicazione all’Inps e sia inviare il certificato di accertamento del decesso.
Come spiegato, non è detto che il reddito di cittadinanza venga ereditato da moglie e figli alla morte del beneficiario. Non è legge, infatti, che quando muore il beneficiario del reddito di cittadinanza, la somma fino a quel momento erogata continui ad essere corrisposta ai parenti.
Se, infatti, moglie e figli non vivono in condizioni critiche economiche e se non soddisfano i requisiti richiesti per beneficiare del reddito di cittadinanza, il beneficio decade alla morte del beneficiario. Se, infatti, viene meno anche un solo requisito tra quelli richiesti per l’accesso al reddito di cittadinanza il beneficio decade, ma ciò non toglie che il nucleo familiare possa fare nuovamente richiesta se torna ad avere una situazione che permette di nuovo di accedere al beneficio.
Ricordiamo che i requisiti per avere il reddito di cittadinanza prevedono:
Il reddito di cittadinanza può essere ereditato al decesso del beneficiario: condizioni, statuti, casi di confisca.