L'attenzione dell’Agenzia delle entrate nei confronti dei contribuenti resta costantemente alta. Anche quando di mezzo ci sono i conti correnti. Ecco perché occorre conoscere le regole con attenzione, così da evitare rischi e sanzioni. Approfondiamo nel dettaglio:
Conto corrente con soldi non dichiarati, cosa succede
Conto trading all'estero, conseguenze per soldi non dichiarati
Se c'è quindi un aspetto a cui fare attenzione è il denaro depositato sui conti correnti e verificare se fanno reddito. In termini pratici, nella dichiarazione annuale occorre far riferimento a dati e informazioni che sintetizzano la condizione economica del contribuente.
Vengono così calcolate le imposte e individuate le spese detraibili fiscalmente. E se si hanno difficoltà a giustificare il versamento di denaro in contante sui conti correnti? Ad esempio per chi possiede conti correnti all'estero? Il rischio è la violazione della normativa sul monitoraggio fiscale non dichiarando la titolarità di somme di denaro all’estero. Se il correntista risiede in Italia deve denunciare il possesso in Paesi esteri di conto corrente, azioni, obbligazioni o di altre attività finanziarie.
Dal punto di vista pratico bisogna compilare il quadro Rw del modello redditi nel caso di detenzione di redditi all'estero. Ma solo se la giacenza di denaro è superiore ai 15.000 euro. In questo caso scatta infatti l'obbligo del monitoraggio fiscale.
Se il titolare di conto corrente estero possiede liquidità inferiore a 15.000 euro non deve fornire segnalazioni al Fisco. Se è in possesso di giacenze più consistenti il correntista che non compila il quadro Rw può essere soggetto a sanzioni variabili, dal 3% fino al 30% delle somme non dichiarate che il titolare possiede in Paesi black o non black list. L'alternativa è la presentazione tardiva della dichiarazione entro tre mesi, che prevede una multa di importo pari a 250 euro.
Da un caso all'altro, cosa succede se il contribuente non dichiara il conto trading all'estero? E se non versa le imposte o se commette errori nel rispetto degli obblighi della normativa? Scattano le sanzioni fiscali, senza dimenticare che con lo scambio di informazioni internazionale l'amministrazione finanziaria è in possesso dei dati di tutti i cittadini italiani dei beni posseduti all'estero.
Per omessa dichiarazione, al sanzione fissa di 250 euro per infedele dichiarazione, dal 120% al 240% delle imposte dovute maggiorate di un terzo, la proroga di 1 anno del termine di prescrizione se non si presenta la dichiarazione. Per errata compilazione del quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche, è prevista l'applicazione di una sanzione fissa di 258 euro entro 90 giorni per mancata compilazione. Oltre questo limite temporale scatta la sanzione dal 3% al 15% delle somme non indicate in RW. Ma attenzione, le imposte sono raddoppiate se le attività sono in Paesi Black List.
Quali sono? Aruba, Bahama, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Costa Rica, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Filippine, Gibilterra, Gibuti, Grenada, Guernsey, Hong Kong, Isola di Man, Isole Cayman, Isola Cook, Isole Marshall, Isole Vergini Britanniche, Jersey, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Malaysia, Maldive, Mauritius, Monserrat, Nauru, Niue, Oman, Panama, Polinesia Francese, Principato di Monaco, Sark, Seicelle, Singapore, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Svizzera, Taiwan, Tonga, Turks e Caicos, Tuvalu, Uruguay, Vanuatu, Samoa.