Nella valutazione della scelta occorre tenere conto della quota della cedola annuale a tasso fisso del Btp. Se inferiore rispetto a quella iniziale, ci sarà maggiore convenienza alla vendita, ma anche maggiore difficoltà a trovare un acquirente. E viceversa.
I Btp continuano a rappresentare uno degli strumenti di investimento che riscuote maggior successo in Italia. Lo sono per via della sicurezza che è in grado di assicurare ai risparmiatori italiani.
Rispetto ad altri strumenti, i rendimenti sono certamente inferiori, ma nel caso in cui il risparmiatore conservi il titolo fino alla scadenza, ecco che può scattare anche un premio fedeltà che consente di aumentare la cifra finale. Le norme vigente consentono pure di vendere in anticipo un Btp. Ma è bene sapere cosa comporta una scelta di questo tipo. Esaminiamo i dettagli:
I Btp Italia sono i titoli di Stato indicizzati al tasso di inflazione italiano, emessi per la prima volta nel 2012, e pensati principalmente per soddisfare le esigenze degli investitori retail. Le caratteristiche principali sono presto dette: durata variabile (3, 5, 7, 10, 15, 30 anni), tasso cedolare reale annuo minimo garantito, cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato ma in caso di deflazione le cedole sono calcolate sul capitale nominale.
Ecco quindi il recupero immediato dell'inflazione in quanto il pagamento della rivalutazione capitale avviene ogni sei mesi e il rimborso del capitale alla pari, anche in caso di deflazione. Infine, i Btp Italia si caratterizzano per l'erogazione del bonus per gli investitori retail che li acquistano all'emissione durante la prima fase del periodo di collocamento e li detengono fino alla scadenza. I buoni possono essere acquistati online, se l'home banking è abilitato al trading. Essendo il solo titolo di Stato che non viene messo all'asta ma collocato tramite la piattaforma Mot, si ha la sicurezza di potersi aggiudicare il quantitativo richiesto alla sottoscrizione.
Innanzitutto precisiamo come sia possibile vendere in anticipo un Btp. Ma per capire cosa succede occorre fare un passo indietro e capire il funzionamento. I Btp Italia sono negoziabili come gli altri titoli di Stato. Il Tesoro garantisce al risparmiatore la liquidità del titolo sul mercato così da favorire gli scambi. Chi acquista i Btp Italia all'emissione e li detiene fino alla scadenza può avere diritto a un premio fedeltà sul valore nominale dell'investimento.
Ebbene, nel caso di vendita in anticipo, questa opzione viene naturalmente a cadere. Allo stesso tempo, nella valutazione della scelta occorre tenere conto della quota della cedola annuale a tasso fisso del Btp. Se inferiore rispetto a quella iniziale, ci sarà maggiore convenienza alla vendita, ma anche maggiore difficoltà a trovare un acquirente. E viceversa poiché dal punto di vista economico, il risparmiatore potrebbe trovarsi nella condizione di non convenienza alla vendita per non perdere sul valore nominale.
In altri termini, è fondamentale tenere conto dei propri obiettivi finanziari. Se lo scopo è investire i risparmi con una cedola sicura, vendere in anticipo può apparire una mossa affrettata. Ben diverso è il caso in cui il risparmiatore ha bisogno di liquidità oppure i fini delle sue azioni sono di carattere speculativo.
Come fa notare il Ministero dell'Economia, i Btp Italia assicurano un tasso reale annuo minimo garantito che rappresenta una certezza per i risparmiatori che decidono di affidarsi a questo strumento di investimento. Il tasso di interesse è fisso e calcolato sul capitale rivalutato all'inflazione del semestre di riferimento sulla base dell'indice Istat sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati con esclusione dei tabacchi.
Con Btp Italia recuperi immediatamente l'inflazione perché ogni 6 mesi viene corrisposta la rivalutazione del capitale. In caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito quindi con una doppia protezione: sul capitale e sugli interessi. Come per tutti gli altri titoli di Stato, la tassazione sugli interessi è agevolata al 12,5%. Nessuna commissione bancaria alla sottoscrizione.