Cos’è e come funziona la cessione del quinto

La richiesta può essere fatta per le diverse esigenze. Magari per consolidare una precedente situazione debitoria oppure per aiutare un figlio che vuole acquistare una casa o per realizzare un sogno

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
Cos’è e come funziona la cessione del qu

Che cos’è la cessione del quinto?

Quando matura la necessità di richiedere un prestito, i dipendenti a tempo indeterminato o i pensionati, possono usufruire di questa opportunità. Tale prestito si onora con una trattenuta sul proprio reddito da stipendio o da pensione.

Cessione del quinto per chi è prevista

Una volta compreso cosa si intenda per cessione del quinto dello stipendio lo step successivo è quello di capire per chi è prevista questa possibilità. La richiesta può essere fatta per le più disparate esigenze. Magari per affrontare e provare ad estinguere debiti contratti in precedenza che possono essere più rischiosi della richiesta stessa di cessione del quinto. Oppure perché serve maggiore liquidità per andare in soccorso di qualche amico o parente o familiare che ne ha bisogno. Il prestito è previsto per lavoratori dipendenti statali oppure per quelli del comparto privato. Questi ultimi, però, dovranno aver in precedenza sottoscritto un contratto a tempo indeterminato. Anche i lavoratori statali e para statali assunti da almeno tre mesi con busta paga, potranno usufruire della cessione del quinto così anche a chi è sottoposto a contratto a progetto o a termine, a patto che il prestito non duri più del periodo per cui il richiedente lavorerà. La cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta anche da pensionati e i soggetti protestati.

Questo prestito personale può avere una durata minima e massima. La prima corrisponde a due anni, mentre la seconda può arrivare anche a un periodo di dieci anni. Ovviamente, nel caso in cui il richiedente è un pensionato, la banca pretende determinate garanzie. In questi casi, infatti, la scadenza del prestito non può superare il novantesimo anno di età. Il tempo necessario a concretizzare la richiesta della cessione del quinto tra la presentazione di tutto l’incartamento necessario al concreto versamento dei soldi può passare anche una settimana lavorativa. Se si tratta di un caso più difficile questo tempo può allungarsi ad un massimo di due o tre settimane. Non di più. Uno dei documenti da produrre per ottenere il prestito è il certificato di stipendio, dove è specificata la retribuzione netta del dipendente. È possibile, tuttavia, chiedere un acconto fino al cinquanta per cento dell’importo richiesto, denominato prefinanziamento, da ottenere nel giro di una settimana.

Come funziona la cessione del quinto

L’istituto che ha concesso il prestito può chiedere indietro il capitale, in caso di rischio troppo elevato, tenendo presente il trattamento di fine rapporto che resta in azienda senza essere disponibile per lo stesso lavoratore che ha richiesto la cessione del quinto. Questo dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la stipula di un’assicurazione non porta vantaggi per il lavoratore, ma solo per la società di assicurazione. Se il caso in esame è quello di un rischio che riguarda la vita la società assicuratrice non può rifarsi sui legittimi successori. Cosa succederà nel momento in cui il prestito con cessione del quinto sarà stato accordato? Nel caso del lavoratore, ad essere coinvolta nel prestito non sarà solo la finanziaria, ma anche e soprattutto l’azienda, che si occuperà di versare ogni mese e trattenere un quinto della busta paga del dipendente.

Il datore di lavoro non potrà rifiutarsi e, nel caso in cui il rapporto di lavoro termini, sarà sua cura trattenere il totale di quanto il lavoratore ha maturato nella sua azienda per versarlo alla banca ed estinguere in modo parziale o totale, il debito del suo dipendente alla banca. Se si tratta invece del nostro pensionato, allora tale incombenza spetterà all’ente di previdenza presso cui è iscritto. Un altro aspetto da tenere ben presente è rappresentato dal fatto che anche i protestati e le persone che sono registrate come cattivi pagatori alle centrali rischi possono richiedere questa speciale formula di prestito. Per evitare ogni rischio d’insolvenza, però, il debitore non potrà revocare il contratto e ogni mese gli sarà detratta la cifra necessaria a estinguere il debito.

Cessione del quinto garanzie richieste

La prima garanzia in possesso dell'istituto è, chiaramente, rappresentata dalla stessa busta paga da cui viene eseguito il prelievo rateale mensile. Ulteriori garanzie che possono essere richieste riguardano il tfr maturato dal contraente e la stipula di un'assicurazione sulla vita o sul rischio, la quale serve a proteggere la banca da eventuali licenziamenti, infortuni o decessi. Tale polizza è richiesta nel caso in cui la cifra erogata superi il valore del tfr dell'intestatario.

I vantaggi della formula di finanziamento della cessione del quinto risiedono principalmente nella semplicità di gestione delle pratiche. Il debitore non è vincolato a effettuare alcuna operazione poiché il rimborso della somma dovuta avviene mediante un meccanismo automatizzato. È una formula che, avvalendosi di garanzie tangibili, ha di solito un'elevata possibilità di essere approvata dalla banca, la quale, a propria volta, affronta una soglia di rischio più bassa rispetto a quella riscontrabile in altre forme di credito.