Cos’è la capacità di agire. Significato e spiegazione 2022 completa

Capacità e responsabilità di azioni giuridiche e legali: cosa si intende per capacità di agire, chi ce l’ha e quando si perde

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cos’è la capacità di agire. Significato

Cos’è la capacità di agire?

La capacità di agire è la facoltà che ogni soggetto ha di accettare e dare una propria dichiarazione di volontà in modo vincolante. La capacità di agire è, dunque, la manifestazione da parte di un soggetto della facoltà di poter agire in determinati ambiti della vita e avere la capacità di agire significa che il soggetto ha l’attitudine a compiere atti che incidono nella sua sfera giuridica. 
 

Ogni persona che compie 18 anni, secondo quanto previsto dalla legge italiana, acquisisce la cosiddetta capacità di agire, condizione che prevedere diritti e doveri per ogni soggetto. Cerchiamo di dare di seguito una spiegazione 2022 completa della capacità di agire.

  • Cos’è la capacità di agire
  • Chi ha la capacità di agire 
  • Capacità di agire quando si può perdere e soggetti che non la hanno

Cos’è la capacità di agire

La capacità di agire è la facoltà che ogni soggetto ha di accettare e dare una propria dichiarazione di volontà in modo vincolante. La capacità di agire è, dunque, la manifestazione da parte di un soggetto della facoltà di poter agire in determinati ambiti della vita e avere la capacità di agire significa che il soggetto ha l’attitudine a compiere atti che incidono nella sua sfera giuridica. 

Chi è legalmente considerato capace di agire, può contrarre atti giuridici vincolanti, ad esempio una disdetta o le dimissioni.

Chi ha la capacità di agire 

Stando a quanto previsto dalle leggi, come già accennato, hanno la capacità di agire tutti i soggetti che compiono la maggiore età, cioè 18 anni, ma esistono anche alcune situazioni in cui cambia la soglia in cui si viene considerati capaci di agire. I soggetti di età compresa tra i 7 e i 17 anni hanno una capacità di agire limitata, cioè possono concludere atti giuridici validi solo in presenza di determinate condizioni, mentre i bambini sotto i 7 anni sono considerati incapaci di agire.

Per fare qualche esempio, non è raro, infatti, il caso di minori di età inferiori ai 18 anni che decidono di sposarsi ed è una decisione che può essere sostenuta anche se i futuri coniugi sono minorenni se il giudice stabilisce che il soggetto ha la maturità psico-fisica adatta per sposarsi.
 
Un soggetto può anche iniziare a lavorare prima dei 18 anni, anche in tal caso essendo riconosciuto pienamente capace di agire tanto da potersi dedicare ad una attività lavorativa. In questi esempi appena riportati in cui emerge la capacità di agire di soggetti minori si parla di minori emancipati e, pur essendo loro riconosciuta la capacità di agire, gli ambiti in cui essa può essere esercitata sono decisamente limitati rispetto a quelli di una persona maggiorenne. 

Capacità di agire quando si può perdere e soggetti che non la hanno

La capacità di agire così come definita dalla legge è propria della maggior parte dei soggetti maggiorenni ma non di tutti. Ci sono, infatti, condizioni e situazioni che possono privare i soggetti della capacità di agire. La capacità di agire in diversi casi ma soprattutto nel caso in cui un soggetto manifesti disturbi psichici gravi.

La capacità di agire può essere anche tolta o limitata se un soggetto, inizialmente riconosciuto con capacità di agire, risulta poi mentalmente instabile tanto da non riuscire a provvedere in piena autonomia ai propri interessi. E per tutelare i soggetti che si ritrovano in tali situazioni da eventuali truffe e raggiri, le norme attualmente in vigore riconoscono a tali soggetti l’incapacità di agire per poter avere un tutore che si occupi di loro. 

Se la capacità di agire viene completamente tolta al soggetto significa che lo stesso è soggetto all’interdizione giudiziale e gli viene riconosciuta una infermità mentale tale da non poter compiere da solo nessun atto giuridico, né di ordinaria né di straordinaria amministrazione, ed è necessaria la nomina di un tutore. 

Se, invece, la capacità di agire di un soggetto viene solo limitata, significa che il soggetto interessato può compiere atti di ordinaria amministrazione, ma non di straordinaria amministrazione, che vengono affidati ad un curatore.