Avere una cassetta di sicurezza in una banca rappresenta una soluzione efficace per custodire oggetti di valore, documenti importanti e altri beni preziosi che si desidera proteggere. Questo servizio, offerto dalla maggior parte degli istituti bancari italiani, comporta dei costi specifici che variano in base alla banca scelta, alle dimensioni della cassetta e ai servizi aggiuntivi richiesti.
Analizziamo in dettaglio quali sono i costi delle cassette di sicurezza nel 2025 presso le principali banche italiane, confrontando le diverse offerte disponibili sul mercato.
Le cassette di sicurezza sono spazi dedicati all'interno dei caveau bancari o in locali blindati specificamente progettati per la custodia di beni personali. Questi depositi offrono un elevato livello di protezione grazie a sofisticati sistemi di sicurezza, tra cui porte corazzate, sistemi di allarme e videosorveglianza attiva 24 ore su 24.
Per accedere a questo servizio, è generalmente necessario essere titolari di un conto corrente presso l'istituto bancario scelto. Il processo prevede la sottoscrizione di un contratto specifico e il deposito della propria firma per l'autorizzazione all'accesso. È possibile anche designare delegati che potranno accedere alla cassetta, previa autorizzazione e deposito delle loro firme.
La cassetta di sicurezza funziona con un sistema a doppia chiave: una rimane al cliente mentre l'altra resta in possesso della banca. Per aprire la cassetta è necessaria la presenza di entrambe le chiavi, garantendo così un livello di sicurezza aggiuntivo. Alcune banche offrono anche sistemi più moderni con tecnologie avanzate come badge elettronici, codici PIN o persino sistemi biometrici.
L'accesso al contenuto della cassetta avviene in totale privacy: il cliente viene accompagnato in un'area riservata dove può gestire liberamente i propri beni senza supervisione diretta del personale bancario. Questa riservatezza rappresenta uno dei principali vantaggi del servizio.
Intesa Sanpaolo applica una struttura tariffaria basata sul volume della cassetta, misurato in decimetri cubi (dmc). Per il 2025, il costo annuale si attesta intorno ai 6 euro per decimetro cubo per cassette fino a 250 dmc, con un canone minimo di 45 euro annui. Per cassette di dimensioni maggiori (oltre i 250 dmc fino a 400 dmc), la tariffa sale a 7 euro per decimetro cubo oltre i 250 dmc.
La banca prevede anche tariffe specifiche per volumi superiori: per cassette da 400 a 4.000 dmc viene applicato un importo fisso aggiuntivo di 200 euro, mentre oltre i 4.000 dmc l'importo fisso supplementare è di 1.800 euro. È disponibile anche l'opzione semestrale con tariffe proporzionalmente ridotte.
Per quanto riguarda l'assicurazione, Intesa Sanpaolo include nel canone una copertura base fino a 10.000 euro. È possibile estendere questa copertura fino a un massimo di 100.000 euro, con un costo aggiuntivo di 2 euro per ogni tranche di 500 euro di valore assicurato.
Per disporre di una cassetta di sicurezza presso Unicredit nel 2025, è necessario essere titolari di un conto corrente presso la banca. Il costo annuale si aggira intorno ai 4,30 euro al litro (equivalente al decimetro cubo), con un'assicurazione inclusa nel prezzo che copre beni fino a un valore di 26.000 euro, una delle coperture standard più elevate nel settore bancario.
Unicredit offre cassette di diverse dimensioni, dalle più piccole di circa 13 decimetri cubi (con un costo annuo di circa 63 euro) fino a modelli più capienti che possono superare i 100 decimetri cubi. La cassetta standard di Unicredit ha un'altezza variabile da 60 mm a 900 mm, adatta per la conservazione di oggetti di piccole o medie dimensioni.
Una caratteristica importante del servizio Unicredit è l'obbligo di comunicare alla banca eventuali modifiche significative al contenuto della cassetta. Questo requisito, sebbene possa sembrare limitante per la privacy, serve a garantire che il valore dei beni custoditi rientri nei limiti della copertura assicurativa concordata.
In alcuni casi, Unicredit include il costo della cassetta di sicurezza all'interno del canone mensile di specifici conti correnti premium. Ad esempio, con un conto Genius First, che prevede un canone mensile di 14 euro, il costo della cassetta di sicurezza può essere compreso nel pacchetto. Inoltre, per i clienti con patrimonio superiore ai 75.000 euro in giacenza, è possibile ottenere condizioni vantaggiose sull'utilizzo della cassetta.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Poste Italiane offre il servizio di cassette di sicurezza solo in un numero limitato di filiali selezionate sul territorio nazionale. La disponibilità è significativamente inferiore rispetto alle banche tradizionali, rendendo il servizio meno accessibile geograficamente.
Per il 2025, le tariffe di Poste Italiane per questo servizio variano in base alle dimensioni della cassetta scelta:
È importante notare che, a differenza di molte banche, Poste Italiane non richiede necessariamente di essere titolari di un conto BancoPosta per accedere al servizio, sebbene avere un rapporto bancario attivo con l'istituto possa facilitare la procedura di richiesta e pagamento del canone.
Si consiglia di verificare preventivamente la disponibilità del servizio presso la filiale di interesse, poiché non tutte le sedi Poste Italiane offrono questa possibilità. Per il 2025, Poste ha annunciato un leggero incremento delle tariffe rispetto all'anno precedente, in linea con l'aggiornamento generale dei costi dei servizi postali comunicato a marzo 2025.
Il panorama delle offerte per le cassette di sicurezza nel 2025 è molto variegato anche presso altri istituti bancari italiani. Ecco un confronto dettagliato:
BNL applica una tariffazione scalare in base alle dimensioni:
La copertura assicurativa base è di 5.164,57 euro, estendibile fino a 129.000 euro con un costo calcolato a scaglioni: 4‰ annuo fino a 10.329,14 euro e 6‰ per importi superiori.
BPER Banca offre due tipologie di cassette in base alla collocazione:
I costi variano in base al volume e alla posizione della cassetta, con una maggiore sicurezza e costi più elevati per le cassette situate nel caveau principale.
Per il 2025, Banco BPM propone canoni mensili che partono da circa 10 euro per le cassette di piccole dimensioni, fino a 150 euro per quelle più capienti. Offre anche cassette specializzate per la custodia di oro da investimento con condizioni specifiche.
Credit Agricole applica una tariffa di circa 4,13 euro al litro per beni assicurati fino a 10.329 euro, con possibilità di estensione della copertura assicurativa.
Le BCC tendono ad offrire tariffe competitive, specialmente per i soci. Nel 2025, i costi si aggirano intorno ai 50 euro annui per cassette di piccole dimensioni con copertura assicurativa standard di 5.000 euro, estendibile fino a 50.000 euro con pagamento di premio aggiuntivo.
È importante notare che FinecoBank, essendo una banca prevalentemente digitale con un numero limitato di centri fisici (Fineco Center), non offre il servizio di cassette di sicurezza.
Analizzando le diverse proposte disponibili nel 2025, emergono alcune considerazioni importanti per chi sta valutando questo servizio:
In termini di costo base:
In termini di copertura assicurativa base:
In termini di estensione dell'assicurazione:
Oltre al canone base, è importante considerare anche altri costi che possono incidere sul servizio:
La maggior parte delle banche include nel canone una copertura assicurativa base che varia dai 5.000 ai 26.000 euro. Per valori superiori, è necessario sottoscrivere un'estensione della polizza, con costi che variano notevolmente tra gli istituti:
Molte banche applicano un costo aggiuntivo per ogni persona autorizzata ad accedere alla cassetta oltre al primo intestatario. Nel 2025, questi costi si aggirano mediamente intorno ai 10 euro all'anno per ciascun cointestatario o delegato.
In caso di smarrimento della chiave, la banca dovrà procedere all'apertura forzata della cassetta con sostituzione della serratura. Questi costi, generalmente a carico del cliente, possono essere significativi e variare dai 100 ai 300 euro in base alla complessità dell'intervento.
In alcuni casi, potrebbe essere applicata un'imposta di bollo, specialmente se il contratto non prevede l'addebito diretto su conto corrente.
Nel 2025, diverse banche hanno innovato le modalità di accesso alle cassette di sicurezza, offrendo soluzioni più avanzate rispetto ai sistemi tradizionali:
La maggior parte delle banche utilizza ancora il sistema a doppia chiave, dove l'apertura richiede sia la chiave del cliente che quella della banca. L'accesso è consentito durante gli orari di apertura della filiale, generalmente previa identificazione e verifica della firma depositata.
Alcune banche (come alcune filiali di Unicredit, Banco Azzoaglio e Banca BTM) hanno implementato sistemi automatizzati che consentono l'accesso 24/7 tramite badge, PIN o dati biometrici, offrendo maggiore flessibilità ai clienti.
Tutte le banche garantiscono elevati standard di protezione con:
Considerando i costi che possono arrivare fino a 500 euro all'anno per le cassette più grandi, è legittimo chiedersi quando questo investimento risulti conveniente. Ecco alcuni scenari in cui una cassetta di sicurezza rappresenta una soluzione ottimale nel 2025:
Per gioielli, orologi di pregio, collezioni numismatiche o altri oggetti di valore consistente, il costo della cassetta rappresenta una percentuale minima rispetto al valore protetto.
Con la crescente tendenza a investire in oro fisico (lingotti, monete come Sterline, Marenghi, Krugerrand), la cassetta offre protezione sia contro i furti che contro rischi ambientali come incendi o allagamenti domestici.
Testamenti, contratti originali, titoli di proprietà e altri documenti giuridicamente rilevanti beneficiano dell'ambiente protetto e controllato delle cassette bancarie.
I wallet hardware (come Ledger o Trezor) per la gestione di criptovalute rappresentano un bene particolarmente sensibile che richiede protezione fisica oltre che digitale.
Per chi desidera mantenere alcuni beni o documenti in un luogo sicuro al di fuori dell'ambiente domestico, garantendo un elevato livello di riservatezza.
È importante considerare anche gli aspetti fiscali e normativi relativi alle cassette di sicurezza, che nel 2025 presentano alcune particolarità:
Le banche sono tenute a comunicare all'Anagrafe Tributaria l'esistenza di rapporti di cassette di sicurezza, inclusi i dati identificativi dei titolari e degli eventuali delegati. Dal 2025, questa comunicazione include anche il numero degli accessi effettuati durante l'anno.
L'Agenzia delle Entrate ha il potere di richiedere, nell'ambito di verifiche fiscali e con l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, l'apertura delle cassette di sicurezza per verificarne il contenuto. Questa procedura richiede la presenza del contribuente e deve seguire precise garanzie procedurali.
In caso di decesso del titolare, l'accesso alla cassetta è consentito solo dopo procedura specifica che prevede la presenza di un funzionario dell'Agenzia delle Entrate o di un notaio, insieme a tutti gli eredi legittimi. Viene redatto un inventario dettagliato dei beni rinvenuti, utile anche ai fini della dichiarazione di successione.
I tempi per completare la procedura di successione variano dai 40 ai 120 giorni, con costi che possono oscillare tra 2.000 e 7.000 euro, includendo le spese per periti, notai e adempimenti burocratici.
Nel 2025, oltre alle cassette di sicurezza bancarie tradizionali, sono disponibili alcune alternative che possono rispondere a esigenze specifiche:
Diverse società di sicurezza offrono servizi di cassette di sicurezza con accesso più flessibile (spesso 24/7) anche senza necessità di avere un conto corrente. I costi sono generalmente più elevati rispetto alle banche, ma offrono maggiore flessibilità di accesso.
Le moderne casseforti domestiche certificate offrono elevati standard di protezione, con possibilità di assicurazione specifica. Rappresentano una soluzione intermedia tra la comodità dell'accesso immediato e la sicurezza professionale.
Per la protezione di documenti digitali e informazioni sensibili, esistono servizi di archiviazione criptata su cloud con elevati standard di sicurezza, che complementano (ma non sostituiscono) le soluzioni fisiche per beni tangibili.
Per individuare la soluzione ottimale in base alle proprie esigenze, ecco alcuni suggerimenti pratici: