Il credito d'imposta per depuratori d'acqua 2022, stando a quanto stabilito dalla nuova Legge di Bilancio, sarà riconosciuto nella misura del 50% delle spese sostenute fino a 1.000 euro per ogni unità immobiliare o esercizio commerciale e fino a 5mila euro per gli esercizi pubblici e vale per privati, imprese, enti del Terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti.
Via libera ad un nuovo credito di imposta per chi decide di installare depuratori di acqua potabile: tra le nuove misure della Legge di Bilancio 2022 figurano diversi nuovi bonus e aiuti messi a punto dal governo soprattutto a causa della emergenza Covid-19 che ha letteralmente abbattuto l'economica italiana creando molte difficoltà a cittadini, famiglie e imprese. Tra le novità approvate un credito di imposta per chi decide di acquistare depuratori di acqua potabile.
Vediamo a chi spetta il nuovo credito d’imposta per depuratori d’acqua 2022 e quali sono i requisiti necessari per usufruirne.
Il nuovo credito di imposta per chi decide di installare depuratori e sistemi di filtraggio dell'acqua potabile, stando a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, spetta alle seguenti categorie di persone:
Non sono richiesti particolari requisiti per l'accesso al nuovo credito di imposta per depuratori di acqua potabile se non quello di acquistare i sistemi previsti per cui vale il credito e conservarne i documenti che attestano spesa fatta e pagamento effettuato.
Il credito d'imposta per l'acquisto dei depuratori di acqua potabile viene riconosciuto nella misura del 50% delle spese sostenute fino a 1.000 euro per ogni unità immobiliare o esercizio commerciale e fino a 5mila euro per gli esercizi pubblici.
Per fruire del credito d'imposta per depuratori di acqua potabile 2022, i soggetti interessati devono presumibilmente autodichiarare la spesa sostenuta in sede di dichiarazione dei redditi, avendo sempre cura di conservare apposita documentazione dove sono riportati tutti i dati delle spese sostenute agevolabili nell’eventuale caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Termini e modalità di impiego del credito di imposta saranno definiti da apposita circolare delle stesse Entrate.