Cumulabilità tra assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza nel 2022

Quali sono le condizioni di cumulabilità tra assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza: cosa prevedono norme in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Cumulabilità tra assegno sociale, pensio

E’ possibile la cumulabilità tra assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza nel 2022?

Secondo quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza sono cumulabili. Assegno sociale e reddito di cittadinanza sono cumulabili ed entrambe le misure sono compatibili con l'assegno sociale 2022.
 

E’ possibile la cumulabilità tra assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza nel 2022? Le misure a sostegno del reddito sono in alcuni casi cumulabili tra loro e anche con trattamenti pensionistici ma tutto dipende dall’aiuto che si percepisce e dai requisiti dei singoli soggetti che ne beneficiano, e soprattutto reddituali. Vediamo di seguito se, quando e come sono cumulabili assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza.

  • Assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza sono cumulabili o no?
  • A chi spettano assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza

Assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza sono cumulabili o no?

Secondo quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza sono cumulabili. Assegno sociale e reddito di cittadinanza sono cumulabili ed entrambe le misure sono compatibili con l'assegno sociale 2022.

L'assegno sociale è compatibile con il reddito di cittadinanza nella misura in cui può integrare l'assegno sociale fino a 780 euro mensili, importo massimo previsto dal reddito di cittadinanza, se chi fa domanda paga mutuo o affitto e fino a 1092 euro in caso di coppia coniugata. 

Secondo le leggi in vigore, l'assegno sociale spetta anche agli invalidi civili titolari di assegno mensile, ai titolari di pensione di invalidità totale e ai sordi titolari di pensione non reversibile, che acquisiscono automaticamente il diritto all'assegno sociale erogato dall'Inps. L'assegno sociale spetta automaticamente a chi è già stato riconosciuto invalido civile. 

A chi spettano assegno sociale, pensione invalidità e reddito di cittadinanza

L’assegno sociale è una misura che spetta a cittadini italiani o di un Paese europeo e ai cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, che abbiano 67 anni di età e con determinati limiti di reddito.

I requisiti per avere l'assegno sociale sono i seguenti:

  • aver compiuto 67 anni di età (requisito anagrafico richiesto per andare in pensione di vecchiaia);
  • avere la cittadinanza italiana o la cittadinanza di un Paese europeo;
  • essere un cittadino di un Paese Terzo ma con regolare permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • avere residenza stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio italiano;
  • avere un reddito non superiore a 5.989,59 euro annui (5.953,87 euro per il 2021), se il richiedente non è coniugato;
  • avere un reddito non superiore a 11.979,19 euro annui (11.907,74 euro per il 2021), se il richiedente è coniugato.

Passando alla pensione di invalidità, per poter presentare domanda, bisogna avere una percentuale di invalidità riconosciuta dalla Commissione Sanitaria Asl al 100%, ma al di la della pensione di invalidità, sono previste prestazioni anche per invalidità comprese tra il 74% e il 99% e l’importo spettante dipendente dal reddito del beneficiario.

Il richiedente la pensione di invalidità deve essere cittadino italiano residenti in Italia o cittadino comunitario o extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Infine, per il reddito di cittadinanza, i requisiti da soddisfare nel 2022 per cittadini maggiorenni italiani o dell’Unione Europea, o familiari che abbiano un diritto di soggiorno, o cittadini di Paesi terzi in possesso di regolare permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, sono i seguenti:

  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, oltra ad una eventuale casa di proprietà;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, aumentato di 2mila euro in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10.000 euro, e di 7.500mila euro per i nuclei familiari con componenti con disabilità;    
  • non avere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, o navi e imbarcazioni da diporto;
  • non essere sottoposti a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, o condannati in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per delitti;
  • obbligo di accettare un’offerta di lavoro se la retribuzione è superiore a 858 euro, cioè il 10% rispetto alla misura massima dei 780 previsti dal reddito di cittadinanza.