Il cumulo dei contributi Inps è un sistema che, insieme a totalizzazione e ricongiunzione, permette di riunire tutti i contributi versati in diverse gestioni previdenziali ed è una forma di somma contributiva completamente gratuita. Il cumulo dei contributi permette di maturare in anticipo il diritto alla pensione e aumentare l’importo della pensione finale.
Nel corso della propria vita lavorativa può certamente accadere di cambiare lavoro, essere prima un lavoratore libero professionista con Partita Iva e poi diventare lavoratore dipendente con regolare contratto di assunzione. I cambiamenti lavorativi come quello appena descritto possono portare il lavoratore a versare contributi previdenziali in diverse gestioni o fondi e spesso ci si chiede come fare a fine carriera, o quasi, per riunire tutti i propri contributi previdenziali versati nel corso della propria carriera?
Sono diverse le possibilità che permettono di riunire i contributi nel tempo versati in diverse gestioni previdenziali. Una di queste è il cumulo contributi Inps. Vediamo come funziona per il 2022.
Il cumulo dei contributi previdenziali versati in diverse gestioni o fondi non sempre si può fare. E’ possibile cumulare i contributi previdenziali per:
Il cumulo dei contributi 2022 Inps non vale per il raggiungimento dei requisiti di pensione per uscire con opzione donna o Ape social.
Il cumulo dei contributi pensionistici Inps è vantaggioso perché non prevede costi per la riunione di tutti i contributi previdenziali versati nel corso della propria vita lavorativa pur un diverse forme di gestione o fondi, ed è gratuito anche per le libere professioni, e perchè prevede la valorizzazione dei contributi nella gestione separata dell'Inps ma non lo è sempre ai fini dei calcoli prettamente pensionistici.
Le regole di calcolo della pensione finale con cumulo dei contributi previdenziali prevedono che ogni ente presso i quali sono stati versati i contributi liquidi la pensione in base ai propri calcoli e ogni quota liquidata finisce nella pensione finale che viene erogata al lavoratore.
Stando ad alcune simulazioni effettuate, il cumulo dei contributi previdenziali Inps risulta conveniente per lavoratori con retribuzioni decrescenti negli ultimi anni di lavoro a causa di disoccupazioni o lavori precari. E’ bene, inoltre, precisare che scegliendo il cumulo dei contributi previdenziali la data di liquidazione del Tfr o Tfs (Trattamento di fine Rapporto per i dipendenti statali) è fissata dopo 12 mesi + 90 giorni dal compimento dei 67 anni di età, requisito richiesto per la pensione di vecchiaia 2022.
Con il cumulo dei contributi previdenziali, dunque, per l’erogazione del Tfr ci vuole un po’ di tempo che, invece, non serve se, per esempio, per la riunione di contributi versati in differenti gestioni previdenziali si sceglie la ricongiunzione. In questo caso, pur non essendo un sistema gratuito come il cumulo, si può ottenere subito il Tfr spettante.
La domanda di cumulo dei contributi previdenziali versati in diverse gestioni deve essere presentata presso l'ente previdenziale dove risulta accreditata l'ultima contribuzione e poi la pensione liquidata sarà una sola e pagata dall’Inps.
Il calcolo della pensione, invece, sarà il risultato derivante dalla somma dei diversi calcoli effettuati dalle diverse gestioni coinvolte nel cumulo, in base ai periodi d’iscrizione maturati nelle stesse gestioni e rispettive regole di calcolo (contribuivo/retributivo). Una volta calcolata la pensione dovuta con il cumulo dei contributi, la pensione viene pagata dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.