Stando a quanto reso noto dall’Inps con un nuovo messaggio, il Modello Isee 2023 può essere richiesto, come previsto dalle norme attuali, dal primo gennaio del nuovo anno e dal primo aprile 2023 si potrà presentare un nuovo modello Isee corrente 2023, con i valori del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'anno precedente, per il 2023 il riferimento è all’anno 2021.
Con un comunicato ufficiale, l'Inps ha annunciato novità relative alla presentazione del Modello Isee 2023, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che misura la ricchezza delle famiglie italiane e che serve a tutti, singoli cittadini e famiglie di richiedere bonus e accedere ad agevolazioni fiscali e prestazioni agevolate.
Resta fondamentale tra i documenti necessari da presentare, per tutti i componenti del nucleo familiare, il documento che indica saldi e giacenze medie di conti correnti, carte prepagate e libretti postali, che si può ottenere facilmente richiedendolo alla propria banca o alla Posta. Vediamo quali sono le novità previste per il modello Isee 2021 e date e tempi in cui si potrà presentare.
Il Modello Isee 2023 può essere richiesto, come previsto dalle norme attuali, dal primo gennaio del nuovo anno e dal primo aprile 2023 si potrà presentare un nuovo modello Isee corrente 2023, con i valori del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'anno precedente, per il 2023 il riferimento è all’anno 2021.
Cambia, inoltre, il tempo di validità dell’Isee Corrente, che oggi rimane è di sei mesi e dal 2023 sarà valido fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento. Ciò significa che qualsiasi variazione che sarà comunicata relativamente al valore Isee con l’Isee Corrente avrà validità fino al 31 dicembre, a meno che non si tratta di una variazione della componente reddituale e in tal caso la validità dell’Isee Corrente resterà comunque di sei mesi.
Diverse le altre novità previste per l’Isee nel 2023: stando, infatti, a quanto reso noto, sarà possibile dal prossimo anno considerare ai fini dell’Isee Corrente anche il patrimonio immobiliare e mobiliare dell’anno precedente, invece dei due anni precedenti.
Per poter, però, considerare il patrimonio riferito all’anno precedente di presentazione dell’Isee, bisognerà considerare l’eventuale variazione avvenuta. Si potrà, infatti, richiedere l’Isee Corrente considerando:
Non devono essere poi dichiarati nel patrimonio immobiliare ai fini dell’Isee, gli immobili dichiarati inagibili o distrutti dopo eventi calamitosi naturali. Come comunicato dall’Inps, tutte le variazioni reddituali ai fini dell’Isee 2023 si potranno comunicare dal primo gennaio fino al 31 marzo, mentre tutte le eventuali variazioni patrimoniali si potranno comunicare dal primo aprile.
Dal prossimo anno, infine, è obbligatorio comunicare la modifica della situazione patrimoniale e reddituale per ogni Isee Corrente conseguente al primo.