Da quando sono validi gli effetti della notifica di una raccomandata se destinatario è assente per leggi 2022

Effetti notifica di una raccomandata da quando viene recapitata all’indirizzo del destinatario pur se assente: leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Da quando sono validi gli effetti della

Da quando sono validi gli effetti della notifica di una raccomandata se destinatario è assente?

Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, gli effetti della notifica di una raccomandata partono dal momento in cui la raccomandata viene recapitata alla residenza anagrafica del destinatario, anche se non viene ritirata dal destinatario perché assente.
 

Quando si invia una raccomandata, generalmente viene consegnata in quattro giorni lavorativi al destinatario e il mancato recapito delle raccomandate costituisce un reato di cui è responsabile la stessa persona incaricata di consegnare la raccomandata, in tal caso il postino, mentre se è l’Ente che non distribuisce la Posta, allora è lo stesso Ente responsabile della mancata consegna della raccomandata al destinatario. 

Se la raccomandata non viene consegnata perché il destinatario è assente e si trova nella cassetta della posta l’avviso di giacenza, il destinatario deve recarsi all’ufficio postale riportato sull’avviso di giacenza per ritirare la raccomandata. Da quando sono validi gli effetti della notifica di una raccomandata se destinatario è assente?

Da quando sono validi effetti della notifica di una raccomandata se destinatario è assente

Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022, gli effetti della notifica di una raccomandata partono dal momento in cui la raccomandata viene recapitata alla residenza anagrafica del destinatario, anche se non viene ritirata dal destinatario perché assente. La raccomandata è considerata valida e con tutti gli effetti legali che ne derivano, a prescindere dal fatto che si ritiri o meno, dunque, dal momento in cui viene lasciata dal postino presso l’indirizzo del destinatario. 

In ogni caso, quando il destinatario è assente viene lasciato un avviso di giacenza che è il documento che dimostra il tentativo di lasciare la raccomandata e che la stessa deve essere ritirata nel relativo ufficio riportato entro il termine massimo di dieci giorni o di trenta giorni a seconda dei casi e ogni avviso di giacenza che viene lasciato riporta il codice relativo alla raccomandata e da ritirare che lascia ben sapere che tipo di raccomanda è stata inviata. 

Nel momento in cui dunque il postino non trova il destinatario della raccomandata, perché assente, e lascia l’avviso di giacenza, la raccomandata si considera regolarmente notifica al destinatario e recentemente la stessa Corte di Cassazione ha chiarito che una raccomandata si considerata inviata dalla data in cui l'ufficio postale rilascia il relativo avviso di giacenza per cui gli effetti della notifica di una raccomandata partono dal momento in cui la stessa viene recapitata al destinatario e in sua assenza viene lasciato l’avviso di giacenza. 

La Cassazione ha, inoltre, chiarito che per la notifica di un atto fiscale o di un atto giudiziale tramite il servizio postale, se il destinatario è assente gli effetti della notifica della raccomanda decorrono dal momento in cui viene lasciato l’avviso di ricevimento della cosiddetta raccomandata informativa. Solo la raccomandata informativa garantisce l’effettiva notifica e l’avvenuto ricevimento della raccomandata non avvenuta personalmente al destinatario perché assente.