Stando a quanto previsto dalle tabelle relative agli importi 2022 per risarcimento del danno patrimoniale, nel calcolo della liquidazione del danno parentale devono essere considerati diversi criteri, dal rapporto di parentela esistente con il defunto, in tal caso un genitore, a qualità e intensità della relazione affettiva, a età di defunto e congiunto. E altro fattore che si considera nel calcolo dell’importo di risarcimento del danno patrimoniale è la presenza nel nucleo familiare di altri conviventi o di altri familiari non conviventi fino al secondo grado di parentela.
Quando spetta il danno parentale per figli conviventi? Il danno parentale rientra tra i danni non patrimoniali dovuto per la scomparsa di un parente. La morte di un familiare rappresenta, infatti, un evento doloroso che porta ad un vuoto esistenziale incolmabile e che implica conseguenze, anche a livello pratico, nella vita quotidiana portando ad un totale cambiamento delle proprie abitudini vitali.
A causa del decesso di un congiunto si parla, dunque, di danno parentale. E’ certamente un danno parentale quello che si verifica tra genitori e figli. Vediamo a chi spetta e importo del danno parentale per figli conviventi.
Stando a quanto stabilito dal Codice Civile, il danno da perdita del rapporto parentale rientra nella categoria di danno non patrimoniale risarcibile nei confronti dei familiari di un soggetto defunto a causa di terzi.
E’ la convivenza il presupposto necessario per la risarcibilità del danno da perdita ma precisiamo che, come stabilito dalla Corte di Cassazione, il danno parentale ai figli conviventi spetta solo e soltanto nel caso in cui la perdita del congiunto, in tal caso il genitore, deriva da comportamento illecito di terzi e colpisce in maniera particolare.
Stando a quanto previsto dalle tabelle relative agli importi 2022 per risarcimento del danno parentale, nel calcolo della liquidazione del danno parentale devono essere considerati diversi criteri, dal rapporto di parentela esistente con il defunto, in tal caso un genitore, a qualità e intensità della relazione affettiva, a età di defunto e congiunto.
Altro fattore che si considera nel calcolo dell’importo di risarcimento del danno parentale è la presenza nel nucleo familiare di altri conviventi o di altri familiari non conviventi fino al secondo grado di parentela, considerando che, stando a quanto stabilito dalle norme in vigore, il danno derivante dalla perdita risulta maggiore se il congiunto superstite rimane solo e senza alcuna assistenza morale e materiale garantita dalla convivenza con altri familiari.
In particolare, comunque, stando agli importi delle tabelle per risarcimento da danno parentale, per esempio, ai figli conviventi spetta un importo compreso tra un minimo di circa 168 mila euro e un massimo di circa 336 mila euro.
Precisiamo, infine, che il risarcimento per danno parentale non viene riconosciuto automaticamente e il congiunto, in questo caso il figlio convivente, deve dimostrare il danno subito e tocca al giudice riconoscere e calcolare l’entità del danno da liquidare.
Come si calcola la liquidazione del danno parentale per figli conviventi e importi massimi e minimi previsti: regole in vigore e chiarimenti