Deducibilità e detrazioni per auto e carburante per titolari di partita Iva e professionisti cambiano secondo le leggi 2022 aggiornate con nuovi limiti di deducibilità possibili sull’acquisto di auto e detrazioni carburante al 40% ma solo se le spese per il carburante sono documentate con fattura elettronica.
Come cambiano deducibilità e detrazioni auto e carburante per chi ha partita Iva o professionista? I professionisti che siano titolari di partita Iva possono portare in detrazione e deduzione una serie di spese che permettono di recuperare somme sulle imposte da pagare. Si tratta di una possibilità fiscale valida soprattutto per chi ha partita Iva ordinaria. Ma vediamo di seguito come sono cambiate le regole per deducibilità e detrazioni auto e carburante per professionisti.
Stando a quanto previsto dalle leggi aggiornate 2022, le spese per manutenzione, riparazione e noleggio delle auto sono deducibili con diverse percentuali in base a diversi elementi che sono:
Le leggi aggiornate 2022 hanno visto ridursi notevolmente la percentuale di deduzione sull’auto per chi ha partita Iva e professionisti fino al 20%, mentre i rappresentanti la percentuale si è ridotta passando dal 90% all’80% dal per le auto usate dai professionisti che esercitano attività di agenzia o di rappresentanza di commercio, ad esclusione di agenti immobiliari e promotori finanziari.
I costi auto per chi ha partita Iva o professionisti sono, dunque, deducibili nel 2022 nelle seguenti percentuali:
100% per le auto destinate ad uso esclusivamente come beni strumentali dell’attività propria dell’impresa;
20% per le auto aziendali non strumentali e non assegnate a dipendenti;
20% per gli esercenti attività di lavoro autonomo;
70% per le autovetture date in uso promiscuo a dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta;
80% per agenti e rappresentanti di commercio.
Per l'acquisto non è deducibile il costo eccedente i seguenti limiti:
18.075,99 euro per le autovetture e gli autocaravan utilizzati da artisti e professionisti che diventano 25.822,84 euro per gli agenti e i rappresentanti di commercio;
4.131,66 euro per i motocicli per entrambe le categorie;
2.065,83 euro per i ciclomotori per entrambe le categorie.
Chi è titolare di partita Iva e liberi professionisti possono portare in detrazione le spese per il carburante auto per quanto riguarda l’Iva, tassa indiretta che per i liberi professionisti può diventare un vantaggio fiscale considerando che si tratta di una spesa che può essere scaricata.
Per capire come e in che limiti si possono detrarre le spese per il carburante auto per chi ha partita Iva e professionisti, bisogna innanzitutto distinguere tra veicoli ad uso esclusivo e strumentale, veicoli concessi a dipendenti, veicoli concessi ad agenti, veicoli ad uso pubblico e autoveicoli ad uso promiscuo.
In generale, per i veicoli aziendali ad uso promiscuo, l’Iva è detraibile al 40% purché le spese per il carburante siano documentate con fattura elettronica, come previsto dalle leggi attualmente in vigore.
Dunque, per l’Iva sul carburante è previsto un limite forfettario di detraibilità pari al 40% per:
I titolari di partita Iva in regime fiscale semplificato possono portare in deduzione il 50% delle spese sostenute ma solo per i canoni di leasing, a prescindere da eventuali disposizioni del Tuir che stabiliscono specifici limiti di deducibilità.