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Di quanto si viene pagati di più se si lavora al sabato o domenica? Calcoli ed esempi in base normative e CCNL 2025

Quanto si guadagna in più lavorando il sabato o la domenica nel 2025: percentuali di maggiorazione, esempi pratici e cosa prevedono i principali CCNL e la normativa vigente

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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La retribuzione per chi svolge attività lavorativa durante il fine settimana è oggetto di specifiche normative e disposizioni contrattuali. Quando un dipendente presta servizio al sabato o alla domenica, le aziende sono tenute a riconoscere un supplemento retributivo secondo quanto stabilito dai contratti collettivi di riferimento. Analizziamo nel dettaglio come vengono calcolate queste maggiorazioni e quali sono i diritti dei lavoratori per l'anno 2025.

Maggiorazioni per lavoro nel fine settimana, quadro normativo 2025

Il sistema normativo italiano prevede un trattamento economico differenziato per chi svolge mansioni lavorative nei giorni di sabato e domenica. La regola generale applicabile nel 2025 stabilisce che ai lavoratori spetti un compenso aggiuntivo quando prestano servizio in questi giorni, con particolare attenzione alla domenica, tradizionalmente considerata giorno festivo.

È importante precisare che tale principio si applica principalmente ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) che prevedono un orario settimanale standard dal lunedì al venerdì. Per i settori in cui l'attività ordinaria comprende anche il sabato, le maggiorazioni retributive riguarderanno esclusivamente le prestazioni domenicali o quelle straordinarie del sabato.

Le percentuali di maggiorazione variano significativamente in base al settore di appartenenza e possono essere ulteriormente integrate da accordi aziendali specifici. Questi supplementi retributivi rappresentano un diritto acquisito del lavoratore e devono essere correttamente riportati in busta paga.

Differenze tra i principali CCNL nelle maggiorazioni weekend 2025

L'entità delle maggiorazioni per il lavoro nei fine settimana non è uniforme ma varia sensibilmente in base al settore produttivo e al CCNL applicato. Ecco una panoramica delle principali differenze tra i contratti collettivi più diffusi:

  • CCNL Commercio: prevede una maggiorazione del 30% sulla retribuzione ordinaria per la giornata di domenica
  • CCNL Turismo: stabilisce un incremento del 10% per il lavoro domenicale
  • CCNL Trasporti: riconosce una maggiorazione del 20% per il lavoro domenicale diurno, che sale al 50% per quello notturno
  • CCNL Chimico: applica una maggiorazione del 50% per la domenica
  • CCNL Tessile: prevede un aumento del 38% per il lavoro domenicale diurno e del 54% per quello notturno

Oltre a queste disposizioni generali, molti contratti distinguono ulteriormente tra lavoro straordinario, festivo e notturno, con combinazioni di maggiorazioni che possono sommarsi tra loro in determinate circostanze.

Come calcolare l'importo delle maggiorazioni weekend

Per determinare correttamente l'ammontare delle maggiorazioni spettanti per il lavoro nel fine settimana, è necessario seguire un procedimento specifico. Il calcolo si basa sulla retribuzione oraria ordinaria, a cui viene applicata la percentuale di maggiorazione prevista dal contratto collettivo.

Formula di calcolo e passaggi da seguire

Il metodo di calcolo prevede questi passaggi fondamentali:

  1. Calcolare la retribuzione oraria dividendo lo stipendio mensile lordo per il coefficiente orario (generalmente 173 ore mensili)
  2. Moltiplicare la retribuzione oraria per la percentuale di maggiorazione prevista dal CCNL
  3. Sommare la retribuzione oraria ordinaria alla maggiorazione calcolata
  4. Moltiplicare il risultato per il numero di ore lavorate nel giorno festivo o nel weekend

Esempio pratico di calcolo per il settore Trasporti

Prendiamo come esempio un lavoratore del settore Trasporti che percepisce uno stipendio mensile di 2.000 euro lordi e che ha lavorato 11 ore di domenica nel 2025:

  1. Retribuzione oraria: 2.000 € ÷ 173 = 11,56 € lordi/ora
  2. Maggiorazione domenicale (20%): 11,56 € × 20% = 2,31 €
  3. Retribuzione oraria maggiorata: 11,56 € + 2,31 € = 13,87 €
  4. Importo totale per 11 ore: 13,87 € × 11 = 152,57 € lordi

Questo calcolo rappresenta l'importo aggiuntivo che il lavoratore percepirà per il lavoro domenicale, al lordo delle ritenute fiscali e contributive.

Casistiche particolari e deroghe per il 2025

La normativa sul lavoro nei giorni festivi e nei fine settimana prevede alcune situazioni specifiche che meritano un'analisi approfondita. Esistono infatti numerose eccezioni e deroghe che possono influenzare il calcolo delle maggiorazioni.

Lavoro nei giorni festivi infrasettimanali

Quando un giorno festivo cade di sabato o domenica, si possono verificare situazioni di cumulo delle maggiorazioni. In questi casi, molti CCNL prevedono un trattamento economico ancora più favorevole, con percentuali di maggiorazione che possono superare il 50% della retribuzione ordinaria.

Ad esempio, nel 2025, per festività come il 1° maggio o il 25 dicembre che cadono nel weekend, alcuni contratti collettivi riconoscono sia la maggiorazione per il lavoro festivo che quella per il lavoro domenicale.

Settori con continuità di servizio

Per i settori che richiedono continuità di servizio (sanità, forze dell'ordine, trasporti pubblici, ecc.), il lavoro nel fine settimana può essere considerato ordinario. In questi casi, le maggiorazioni potrebbero essere diverse o integrate da specifici sistemi di turnazione che compensano la particolare distribuzione dell'orario di lavoro.

Nel comparto sanitario, ad esempio, i turni di sabato e domenica possono essere retribuiti con indennità specifiche oltre alle maggiorazioni previste dal CCNL di riferimento.

Diritti aggiuntivi per chi lavora nei weekend

Oltre alle maggiorazioni economiche, chi presta servizio durante i fine settimana può avere diritto a ulteriori tutele e compensazioni, come previsto dalla normativa vigente e dai contratti collettivi.

Riposi compensativi

La legislazione italiana prevede che il lavoratore abbia diritto a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive ogni sette giorni, di regola coincidente con la domenica. Quando ciò non è possibile per esigenze produttive, il datore di lavoro deve garantire un riposo compensativo in un altro giorno della settimana.

Questo principio, ribadito dall'articolo 9 del D.Lgs. 66/2003, si applica anche nel 2025 e rappresenta una tutela fondamentale per il benessere psicofisico dei lavoratori.

Accordi di flessibilità

Alcuni contratti collettivi più recenti, aggiornati per il 2025, prevedono sistemi di flessibilità che consentono di concordare diverse modalità di compensazione per il lavoro nei weekend. Queste possono includere:

  • Banca ore in cui accumulare le maggiorazioni
  • Permessi retribuiti aggiuntivi
  • Sistemi di turnazione che distribuiscono equamente i fine settimana di lavoro

Tali accordi devono sempre rispettare i minimi inderogabili previsti dalla legge e dai CCNL di riferimento.

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