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Differenza tra separazione e divorzio ai fini fiscali. Ecco cosa cambia

Quanto conviene divorziare o solo separarsi per aspetti e vantaggi fiscali nel 2024: cosa prevedono norme in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Differenza tra separazione e divorzio ai

Cosa cambia se si divorzia o solo ci si separa da punti di vista fiscale nel 2024?

Le differenze tra separazione e divorzio sussistono non solo da un punto di vista sentimentale e legale ma anche da un punto di vista fiscale. In linea generale, potremmo dire che separarsi conviene sempre rispetto a divorziare definitivamente per godere di vantaggi fiscali e patrimoniali che con il divorzio cesserebbero di esistere.

Cosa cambia se si divorzia o solo ci si separa da punti di vista fiscale nel 2024? Separazione e divorzio sono due fasi differenti del percorso di divisione di una coppia e in cui, precisiamo, la separazione è sempre propedeutica al divorzio.

Con la separazione i coniugi non pongono fine al matrimonio, ma, se si tratta di separazione legale, ne sospendono gli effetti nell'attesa del definitivo provvedimento di divorzio o di eventuale riconciliazione. Il divorzio rappresenta, invece, lo scioglimento vero e proprio del vincolo matrimoniale con reale cessazione degli effetti del matrimonio, sia sul piano personale (uso del cognome del marito, presunzione di concepimento, etc.), sia sul piano patrimoniale. Vediamo quali sono le differenze dal punto di vista fiscale se si divorzia o ci si separa solamente.

  • Divorzio o solo separazione cosa cambia dal punto di vista fiscale
  • Ulteriori differenze tra divorzio e separazione

Divorzio o solo separazione cosa cambia dal punto di vista fiscale

Dal punto di vista fiscale, una coppia che decide solo di separarsi e non di divorziare può ottenere diversi vantaggi fiscali, a partire dalle tasse sulla casa prima condivisa e che poi diventa solo di uno dei due coniugi, presumibilmente, in presenza di figli, del genitore collocatario (la mamma quasi sempre) con cui restano a vivere i figli. 

Quando, infatti, uno dei due coniugi a seguito di separazione lascia la casa coniugale per andare a vivere in un’altra casa, non è previsto il pagamento dell’Imu sull’altra casa che potrebbe essere considerata seconda casa ma che in questo caso non ha rilevanza fiscale. 

Cambiano gli effetti di divorzio e separazione dal punto fiscale anche sull’assegno di mantenimento e sembrerebbe essere più conveniente in tal caso restare solo separati. Con la separazione, il coniuge che deve versare l’assegno di mantenimento all’altro può portare l’importo in deduzione, cosa che non accade con il versamento dell’assegno divorzile che ha un altro obiettivo (in generale) rispetto a quello di mantenimento, contribuendo così ad una riduzione del reddito individuale del coniuge obbligato al versamento, quindi meno tasse da pagare, e ad un contestuale aumento di soldi disponibili peer il coniuge che percepisce l’assegno.

La separazione dei coniugi porta poi ad una riduzione del reddito e un aumento vantaggi fiscali, considerando che con reddito più basso si può accedere a diversi benefici, contributi e agevolazioni statali, nonché riduzione di tasse e imposte e tutti quei costi che dipendono essenzialmente dal reddito.

Tutti i vantaggi fiscali appena riportati di una separazione rispetto ad un divorzio, da riduzione delle imposte, a riduzione del reddito per pagare meno tasse, ad aumento del reddito individuale grazie all’assegno di mantenimento cessano di esistere quando invece si divorzia definitivamente e si torna ad essere due persone libere, ognuna con propria identità non vincolata in alcun modo a quella dell’altro ex coniuge. 

Ulteriori differenze tra divorzio e separazione

Se si divorzia e non ci si separa solo, si esce dall’asse ereditario dell’ex coniuge, a meno che non sussistano particolari condizioni, mentre vi si rientra se ci si separa soltanto. Inoltre, quando ci si separa vige l’obbligo per il coniuge economicamente più forte di versare l’assegno di mantenimento al coniuge economicamente più debole, obbligo che viene meno con il divorzio, perché la misura cambia. 

Conseguenze differenti tra separazione e divorzio sussistono anche per pensione di reversibilità e TTfr (Trattamento di fine rapporto): nel caso di separazione, infatti, la pensione di reversibilità spetta sempre al coniuge separato, mentre al coniuge divorziato spetta solo ed esclusivamente se e fino a quando l’ex coniuge non si risposa, mentre il Tfr non spetta al coniuge legalmente separato mentre, in relativa percentuale (40% dell’importo totale per gli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio), spetta al coniuge divorziato al momento della cessazione del rapporto di lavoro dell’altro coniuge, sempre a condizione che l’altro coniuge non si sia risposato e sia titolare di assegno divorzile. 

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