Sosta e fermata sono segnali stradali rientranti nel Codice della Strada che ne prevede norme da rispettare e sanzioni nei casi in cui le stesse norme vengano trasgredite. Le norme relative ad entrambe i segnali stradali sono riportati nell’articolo 39 del Codice della Strada.
Quando si parla di sosta e fermata, spesso si tende a fare confusione tra i due termini, ignorando le loro differenze specifiche e le relative implicazioni legali. Questo articolo intende chiarire le differenze tra sosta e fermata secondo il Codice della Strada, fornendo una guida chiara e dettagliata per evitare sanzioni e rispettare le normative vigenti.
La fermata si riferisce a una sospensione temporanea della marcia per esigenze brevi, come far salire o scendere passeggeri, in cui il conducente rimane al volante e pronto a ripartire. La sosta, invece, implica una sospensione prolungata della marcia, durante la quale il conducente può allontanarsi dal veicolo, spegnendo il motore. È essenziale conoscere queste differenze per rispettare le normative del Codice della Strada.
La fermata rappresenta una temporanea sospensione della marcia del veicolo. Questa azione è generalmente necessaria per far salire o scendere passeggeri, oppure per altre esigenze di breve durata. Secondo il Codice della Strada, durante la fermata, il conducente deve rimanere al volante e pronto a riprendere immediatamente la marcia, garantendo così che il veicolo non arrechi intralcio alla circolazione. L'importanza della durata della fermata deve essere limitata e non prolungata nel tempo. Ciò distingue la fermata dalla sosta, che può durare più a lungo e permettere al conducente di allontanarsi dal veicolo.
La fermata è permessa anche in aree dove la sosta è vietata, purché non si verifichi un ingombro per gli altri utenti della strada. Le situazioni comuni dove può essere effettuata una fermata includono:
È essenziale essere consapevoli delle condizioni specifiche per la fermata, evitando posizioni che ostruiscono la visuale di segnali stradali o semafori, che potrebbero compromettere la sicurezza stradale. Il Codice della Strada (art. 157) specifica che è vietato effettuare una fermata:
Inoltre, il conducente che effettua una fermata deve sempre essere pronto a riprendere la marcia e garantire che, durante la fermata, il veicolo non ostacoli o crei pericoli per la circolazione degli altri veicoli e per i pedoni.
La sosta è definita dal Codice della Strada come l'interruzione della marcia del veicolo protratta nel tempo. Durante la sosta, il conducente può allontanarsi dal veicolo, che deve essere spento. La sosta implica che il veicolo sia parcheggiato correttamente e non arrechi intralcio alla circolazione. I
La sosta può avvenire in diversi contesti e per varie ragioni, come ad esempio:
Il Codice della Strada (art. 158) stabilisce dove è vietato sostare. È proibita la sosta:
Salvo diverse indicazioni, il veicolo deve essere posizionato il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, garantendo spazio sufficiente per il passaggio dei pedoni. Nelle aree urbane a senso unico, la sosta è permessa anche lungo il margine sinistro, purché resti sufficiente spazio per una fila di veicoli. Inoltre, quando la sosta è consentita solo per un tempo limitato, è obbligatorio segnalare l'orario di inizio della sosta con un disco orario.
Il Codice della Strada italiano regola chiaramente le modalità di sosta e fermata dei veicoli, definendo le zone consentite e vietate, e le relative sanzioni per le infrazioni. L'articolo 158 è il principale riferimento in materia, specificando dove è proibito sostare e fermarsi, come su marciapiedi, in prossimità di curve e intersezioni, e negli spazi riservati ai veicoli per disabili. Comprendere queste normative è essenziale per evitare multe e garantire una circolazione sicura e ordinata.
L'articolo 158 del Codice della Strada disciplina in modo dettagliato le regole relative alla sosta e fermata dei veicoli.
Il comma 1 stabilisce i luoghi dove sono vietate sia la sosta che la fermata, anche in assenza di segnaletica. Tali luoghi includono:
Il comma 2 estende il divieto di sosta in ulteriori specifiche situazioni dove, sebbene la fermata sia consentita, la sosta è vietata. Alcuni esempi includono:
I segnali di divieto di sosta e fermata sono elementi essenziali della segnaletica stradale, utili per garantire la corretta disposizione dei veicoli e la sicurezza della circolazione. Il segnale di divieto di sosta e quello di fermata, pur simili, hanno significati e implicazioni differenti.
Il segnale di divieto di sosta è rappresentato da un cerchio blu con una barra diagonale rossa. Questo segnale indica che è vietato lasciare il veicolo in sosta nel tratto di strada dove è posizionato. Nelle strade urbane, in mancanza di pannelli integrativi, il divieto è valido dalle 8 alle 20. Sulle strade extraurbane, il divieto è permanente, quindi valido 24 ore su 24.
Il segnale di divieto di fermata, invece, è caratterizzato da un cerchio blu con due barre diagonali rosse incrociate a formare una X. Indica che è vietato fermare il veicolo, anche solo temporaneamente, e quindi vieta sia la sosta sia qualsiasi momentaneo arresto volontario del veicolo. Questo segnale ha validità permanente in assenza di pannelli integrativi che specifichino diversamente.
I pannelli integrativi posizionati sotto i segnali possono aggiungere ulteriori dettagli, come:
È importante saper leggere correttamente questi segnali per evitare sanzioni e per garantire il rispetto delle normative vigenti. Il Codice della Strada prevede diverse sanzioni per chi non rispetta i segnali di divieto di sosta e fermata, che possono variare in base alla gravità dell'infrazione.
Il non rispetto della normativa su sosta e fermata comporta multe che variano da 41 a 168 euro per le violazioni comuni. In caso di trasgressioni più gravi, come sostare nei posti riservati ai disabili senza autorizzazione, le sanzioni possono arrivare fino a 335 euro. Inoltre, fermare il veicolo in aree vietate può comportare la rimozione forzata del mezzo. In alcuni casi, come nelle violazioni ripetute o gravi, si può anche subire la decurtazione di punti dalla patente.
Le multe e sanzioni economiche per sosta e fermata irregolare variano in base alla gravità dell'infrazione e al tipo di veicolo. Per le automobili, le multe possono andare da un minimo di 41 euro a un massimo di 168 euro per le violazioni comuni, come il parcheggio in doppia fila o il mancato rispetto dei segnali di divieto. Tuttavia, se la violazione riguarda lo spazio riservato ai disabili senza autorizzazione, le sanzioni possono arrivare fino a 335 euro.
Le sanzioni per i motocicli e ciclomotori sono generalmente più basse: le multe variano da 25 euro a 100 euro per infrazioni comuni. Anche in questo caso, sostare negli spazi riservati senza autorizzazione comporta sanzioni più severe, simili a quelle per le automobili.
È previsto uno sconto del 30% sulle multe se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica. Questo incentivo è volto a incoraggiare il pagamento tempestivo delle sanzioni, riducendo il contenzioso amministrativo.
Oltre alle sanzioni economiche, la normativa prevede la rimozione forzata del veicolo in caso di fermata o sosta in aree particolarmente critiche, come davanti ai passi carrabili, in seconda fila, sui marciapiedi e negli spazi riservati ai mezzi di emergenza. La rimozione del veicolo comporta ulteriori costi per il proprietario, inclusi quelli di trasporto e deposito.
In alcuni casi più gravi, è anche prevista la decurtazione di punti dalla patente. Ad esempio, parcheggiare nei posti riservati ai disabili o nelle aree di fermata degli autobus può comportare la sottrazione di due punti.